Family&Kids

La banca del tempo delle mamme

Written by Amiche di fuso

Quando vivi dall’altra parte del mondo, diciamo a San Francisco per essere più precisi, non hai a disposizione la folta schiera di amici e parenti che potrebbero generosamente – e gratuitamente! – offrirti la loro disponibilità per babysitterare. Gli aiuti, se li vuoi, te li devi pagare, come già vi raccontavo qui! E visto che a San Francisco la vita costa davvero cara, devi prevedere che giusto un paio d’ore libere ti costeranno dai 40$ in su.
Ora, c’è chi non avendo problemi economici può spendere tranquillamente questi dollari senza preoccuparsene troppo, ma c’è anche chi come me tiene d’occhio il portafoglio per cercare di ridurre al minimo le spese extra. E anche se potrebbe sembrare assurdo per certi versi, per me mamma full-time alle prese col suo toddler, la babysitter costituisce proprio un extra!

Ci sono state serate (due in più di un anno e mezzo!) in cui mio marito ed io ci siamo comunque concessi del tempo per noi. Ma per una cena in città, in un locale economico, con film in un piccolo cinema, abbiamo speso circa 200$ tra “sfizi” e babysitter.
200 dollari per qualche ora fuori senza bambini, se ci pensate, sono tanti… specialmente se si è molto attenti al risparmio già nel quotidiano. Ma del resto quanto vale (non in termini monetari) quel tempo tutto per noi come coppia? Tanto… almeno per me.

Vista la situazione, mi sono quindi dovuta ingegnare e da più di un anno a questa parte ho messo in atto una banca del tempo con altre due mamme, una italiana e una di origini turche conosciute qui a San Francisco. In pratica, io offro 4 ore del mio tempo per ricevere indietro le stesse ore in un altro giorno della settimana. In questo modo, ognuna di noi si occupa di due bambini una volta a settimana, mentre l’altra è libera di fare ciò che vuole in quelle stesse ore.
Questo ha permesso per esempio alla mia amica turca di non dover pagare ogni settimana la babysitter per frequentare i corsi al college e alla mia amica italiana di risparmiare quei soldi che avrebbe speso in babysitter per scrivere la sua tesi di dottorato. A me invece queste quattro ore di libertà sono servite a a prendermi cura di me andando alle visite dal medico o facendo agopuntura, a cercare lavoro, ma anche a sistemare un po’ la casa, a cucinare o a fare la spesa in tranquillità. Il tutto senza sentirmi in colpa o di fretta per i soldi da dare alla babysitter!

Attualmente la banca del tempo con la mia amica turca funziona in settimana, mentre quella con la mia amica italiana ha luogo nel weekend e coinvolge anche i mariti! Ogni coppia ha diritto a 4 ore libere nel fine settimana grazie all’altra coppia che tiene il nostro bambino insieme alla loro. Poi ci si organizza per la restituzione delle ore in un weekend successivo! Questo sistema quindi mi permette di avere del tempo per me ma regala anche del tempo libero a me e mio marito insieme.

I veri protagonisti della banca del tempo

I veri protagonisti della banca del tempo

Ovviamente non tutto fila costantemente liscio. Non è sempre facile organizzarsi al meglio pianificando a inizio settimana quali saranno i momenti utili per lo scambio. Pero’ devo dire che ho avuto la fortuna di incontrare due donne e due mamme che sono, come me, molto disponibili ad adattarsi velocemente anche a cambi di piano improvvisi. Altra cosa che risulta piuttosto complicata alle volte è l’incastrare gli impegni di ognuna tenendo presenti le nostre consuetidini e quelle dei nostri bambini. Ma credo che ciò che ci distingue – e che probabilmente ci ha permesso di continuare questo progetto per più di un anno e mezzo – siano sicuramente una forte volontà e una notevole flessibilità. Ecco, voleste cominciare anche voi una banca del tempo tenete presenti questi aspetti!

I vantaggi sono numerosi sia per la mamma sia per il bambino: questi sono quelli che mi vengono in mente così su due piedi.

Vantaggi per la mamma:
Essenzialmente uno, ma importantissimo: ogni settimana hai del tempo da dedicare a te stessa e puoi:
– prenderti cura di te (cosa che si dimentica facilmente quando ci si occupa di un bimbo o di più di uno 24 ore su 24!);
– fermarti un attimo a respirare;
– dormire per 4 ore di seguito, se ne hai bisogno;
– metterti comoda e rilassarti, senza dover tenere gli occhi puntati su un piccolo esploratore che non ha ancora ben chiaro il concetto di “pericolo”;
– camminare con calma, senza spingere un passeggino o portare in braccio tuo figlio;
– lasciare a casa pannolini-cambio-salviettine e uscire con una borsa di dimensioni ridotte contenente solo chiavi, portafoglio e telefono; magari andare anche a fare un po’ di shopping e, pensa: potresti persino evitare del tutto il reparto bambini! Insomma, puoi tornare ad essere donna oltre che mamma almeno per un paio d’ore;
– andare in un parco e stare lì a goderti il sole e magari a leggere un buon libro; ovvero riprendere a nutrire il tuo spirito recuperando parte di quelle energie che ogni giorno spendiamo nel crescere i nostri piccoli;
– praticare dello sport;
– trovarti con qualcuno per scambiare quattro chiacchiere in santa pace, cose da adulti a cui non sei neanche più abituata…
– oppure puoi fare tutte quelle commissioni che sarebbero più impegnative con tuo figlio al seguito, non sarà il massimo ma è comunque un’altra vita!
In pratica puoi avere del tempo da gestire  come meglio credi!! E lo puoi fare senza preoccuparti dei soldi che stai spendendo di babysitter!
Se poi sarai davvero fortunata, potrai anche instaurare un bel rapporto d’amicizia con la mamma che intraprende insieme a te questa avventura: un’esperienza di questo tipo ti avvicina sul serio!

Qualche svantaggio:
– per quanto riguarda il rapporto con l’altra mamma, sappi che se questo non terrà botta, la banca del tempo andrà a farsi benedire e tu ti troverai di nuovo alla ricerca di una babysitter;
– se invece il progetto resiste, una volta a settimana, per 4 ore dovrai prenderti cura di 2 bambini invece che solo di uno! Potrà succedere che i due bimbi, specialmente se vicini di età, piangano, abbiano fame, facciano pipì e cacca o cadano nello stesso istante; le tue mani saranno sempre due ma dovrai imparare a cavartela in queste situazioni difficili e quindi decidere velocemente a chi o a cosa dare la priorità! (training utile se poi avrai dei gemelli :);
– ci saranno pertanto dei momenti in cui penserai di non aver fatto altro che cambiare pannolini. Possibile che i bambini possano farla anche tre volte a pomeriggio?? Sì, possibile… e 3 x 2 = 6, significa 6 cacche in 4 ore. Successo a me, giuro!);
– quando poi i due bimbi diventeranno più “autonomi”, cioè si trasformeranno in due temibili toddlers, non solo dovrai avere quattro occhi per controllare che mentre uno gioca da una parte del parco, l’altro non s’ammazzi dalla parte opposta (e a volte, perderai qualche anno di vita…), ma dovrai anche gestire le crisi di ognuno e i litigi per lo stesso gioco (il concetto di “condivisione” è ancora lontano!).

Vantaggi per il bambino, ai miei occhi di mamma:
– il distacco dalla mamma potrebbe risultare meno traumatico visto che trascorrerà del tempo insieme ad un’amica di mamma, una donna di cui lei si fida e a cui vuole bene (queste cose un bambino le percepisce benissimo!);
– non avrà semplicemente un adulto, cioè una babysitter che gioca con lui, ma sarà insieme ad un altro bambino e i loro giochi saranno supervisionati da un adulto, l’amica di mamma appunto;
– se le due mamme parlano lingue diverse, il bambino potrà anche entrare in contatto con un’altra lingua – e un’altra cultura – con risultati a dir poco sorprendenti (mio figlio capisce il turco!!);
– pranzerà e farà merenda insieme ad un altro bambino, cosa che può essere divertente (a meno che non puntino entrambi l’ultimo cetriolo sulla tavola!);
– e poi, trascorrerà del tempo fuori insieme ad un altro bambino, imparerà a conoscere una casa o un playground diversi dai suoi e avrà accesso ad un’altra stanza giochi (e si sa, i giochi degli altri hanno sempre un fascino speciale!);
– i due potranno anche diventare grandi amici ma questo dipende da loro!

Svantaggi:
– tuo figlio vedrà te prendersi cura anche di un altro bimbo e  sarà a volte difficile da sopportare, sebbene io creda sia una cosa tanto utile per la sua crescita (e se figlio unico magari lo aiuterà anche un po’ a prendere meglio l’arrivo di un possibile fratellino/sorellina?);
– verrà svegliato nel bel mezzo del suo riposino quotidiano dalle urla dell’altro che, di dormire a quell’ora, proprio non ne vuole sapere e non riuscirà a dormire come al solito;
– si troverà a dover condividere cibo e giochi con un altro bambino e sarà impegnativo, anche questo, a volte difficile da sopportare (ma anche tanto utile per la sua crescita!);
– nel caso in cui i due non si piacciano proprio, non so dire che cosa possa succedere! A noi è andata bene in entrambi i casi, anche perché mio figlio è particolarmente socievole, ma immagino che se i bimbi non vanno proprio d’accordo, la banca possa diventare difficile da gestire.

So che ci sono di banche del tempo attive in Italia anche tra mamme. Questo post vuole essere di incoraggiamento per quelle mamme che vogliono sperimentare questo modo di prendersi cura dei propri figli pur pensando anche ad avere un po’ di tempo per se stesse senza sensi di colpa.
Per la serie “Se non ci si aiuta tra mamme…”

Sabina, California

Ha collaborato con Amiche di Fuso da Luglio 2014 a Settembre 2016

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

15 Comments

  • Ciao, grazie del tuo racconto, è molto interessante.
    Personalmente ho sempre cercato di essere di aiuto alle altre mamme ed è capitato di tenersi i bimbi a vicenda, ma non è mai stato un appuntamento fisso.
    Qui a Perth ci sono famiglie, quasi sempre numerose, che si danno il turno al week end. Noi non abbiamo ancora provato…per ora ci godiamo la nostra nuova au pair 😉

    • Beh, anche la au pair è un’ottima soluzione!
      Per la banca del tempo bisogna davvero trovare qualcuno che creda come te nei benefici di questa “impresa”! Ma è una bella avventura! =)

  • Anche noi abbiamo una coppia di amici con cui facciamo questa specie di sodalizio che vale soprattutto per il tempo in coppia, funziona davvero alla grande soprattutto perchè i nostri figli si adorano e sono praticamente coetanei. Non è una cosa fissa, ma va bene comunque 🙂

  • Che bella idea! Grazie, ci penserò, abbiamo i nonni, ma per non “sfruttarli” sempre e dar loro respiro…ci sta!

    • Se vivessi in Italia, sicuramente penserei di coinvolgere le amiche con figli che potrebbero essere interessate! Purtroppo per noi vivere in California significa anche non avere i nonni a disposizione e avere una cerchia di amici piuttosto ridotta… Fammi sapere se riesci ad avviare la tua banca del tempo, ne sarei felice! =)

  • Necessita’ aguzza l’ingegno, e’ proprio il caso di dirlo. Bravissima e complimenti per l’organizzazione! Peccato che siamo tutte cosi’ lontano l’una dall’altra, un abbraccio

    • Dici bene: la necessità aguzza l’ingegno, è proprio vero! E noi mamme eravamo proprio disperate qui a San Francisco… ma, per usare un altro detto, potrei dire anche che: “L’unione fa la forza”! Magari non lo sai ma ci sono altre mamme in Galles che potrebbero essere interessate ad una banca del tempo anche lì!

  • Secondo me è una bellissima idea. Un po’ una cosa che in modo naturale mi è sempre capitato di fare….ma organizzato così ti concede di programmarti anche delle cose.
    Con i figli più grandi per esempio qui a Dubai succede che io ogni martedì prendo il figlio di questa amica a scuola e lo tengo a casa per un paio di ore e lei in cambio lo fa il giovedì. In questo modo una volta la settimana non dobbiamo correre a scuola e prendercela con calma!
    Ottima idea!!

    • Credo che coi bambini più grandi ci siano piaceri e difficoltà diverse, no?
      Ricordo che mi dicevi che quando avevi altri bambini a casa, i tuoi erano ancora più impegnati e alla fine tu potevi fare anche altre cose mentre loro erano tutti intenti a giocare! Mi sembra proprio una bella cosa

  • Appena ho intravisto il tuo post mi sono ricordata di circa 7, 8 anni fa, al cinema, che guardo mio marito pensando ai figli in progetto e gli dico: “Sai cosa? Perché non inventano tipo uno scambio, che due o tre famiglie si accordano per tenersi i figli, così ogni coppia ha per esempio un week end al mese libero?” Come mai mi ponessi il problema, visto che ero ancora sfigliata, non lo so. Ma, da allora, ho fatto 3 bambini, e credo siano troppi da piazzare, anche se l’idea è davvero buona!

    • Eri stata lungimirante allora!
      Effettivamente credo che tre bambini siano un po’ difficili da piazzare tutti insieme… ma forse con una famiglia con altri 2 bambini potreste provare ad organizzare qualcosa! Non so, forse è solo a me che piacciono le imprese considerate impossibili! E io troverei divertente una banca del tempo con così tanti bambini per casa =)

  • Ci sono passata anch’io, quando mia figlia aveva un anno circa: io lavoravo part-time e usavo le ore del nido privato solo per coprirmi gli orari di lavoro. Con un’amica conosciuta la corso pre parto ci scambiavamo babysitting nei pomeriggi per poter sbrigare qualche faccenda senza stress. Una mano santa!

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