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Dal Lussemburgo: Valentina

Written by Guest

Come sapete ci piace ospitare le storie di tutte voi. Oggi vi presentiamo Valentina nota per il suo blog Bellezza Rara nonché scrittrice di un ebook molto divertente “Se mi lasci non vale” e di un romanzo di prossima uscita  “Il resto è ossigeno” un libro attesissimo da tutti noi che la seguiamo e già segnalato dalla stampa di settore come la promessa imperdibile del 2016.
Dall’estate scorsa Valentina è diventata  expat come noi e si è trasferita a Lusseburgo. In pochi mesi ha cambiato vita, lasciato la sua amata Torino e ha avuto un’altra bambina. Ha l’entusiasmo e la meraviglia di chi affronta una nuova vita. Oggi però ci racconta un aspetto della vita di expat in cui sono sicura vi riconoscerete in tanti. Buona lettura.

 

Non ti rendi conto di quanto ti manca la tua città fino a quando non ci torni e ci stai per un po’. Da quando mi sono trasferita a Lussemburgo (luglio 2015) ero tornata a Torino solo una volta a novembre e per pochi giorni. Era stato bello, intenso, ma così breve da essere quasi impalpabile.

A Natale invece siamo stati a Torino per quasi tre settimane.

Torino è la mia città, è la città in cui sono nata, in cui ho studiato, amato, lavorato, riso e pianto. Per 38 anni – fatta eccezione per quel meraviglioso anno di Erasmus a Lisbona – ho abitato lì, in case diverse ma sempre immersa nel mio mondo. In quella dimensione in cui vive tutto: il tuo passato, il tuo presente e quello che immagini sarà il tuo futuro.

Vivere nella tua città significa girare l’angolo e trovare un ricordo. Bello o brutto, non importa: è un ricordo, è un pezzo della tua vita che ti saluta, e se ne sta lì, perché magari il tempo ti porta via la panchina dove hai dato il  primo bacio, o il locale della festa dei tuoi 18 anni, ma il ricordo, quello rimarrà per sempre.

Questo Natale è stato bellissimo e difficile. Perché sono arrivata con un elenco di nomi da incontrare – amici, parenti, conoscenti, persone con cui condivido progetti – e poi sono riuscita a fare un decimo di ciò che avevo programmato. E perché Torino era lì, con il suo cielo azzurro e quella bellezza che non devi nemmeno andare a cercare perché è in ogni palazzo, in ogni strada, in ogni volto del centro . Ed io, certo, sono ancora in piena luna di miele con il Lussemburgo, sto benissimo qua anche se spesso al posto del cielo c’è una cosa grigia-bianca che gocciola 24 ore su 24 e sono davvero felice di essermi trasferita, ma…la bellezza e la leggerezza del modo di vivere che ha l’Italia, pur con tutti i suoi enormi problemi, è unica.

Ho vissuto queste tre settimane con il cuore pieno: di nostalgia, di allegria, di emozione, ma anche di consapevolezza che ormai la mia casa non è più lì, ma qui, da dove sto scrivendo ora. In questo minuscolo paese pieno di stranieri, questo granducato che sembra non avere una cultura sua ma in realtà è come il bianco, che non sembra un colore e invece è l’insieme di tutti i colori.

E poi, alla fine delle tre settimane, ho cominciato a pensare alla partenza. E mi sono trovata in una situazione strana, perché avevo tantissima voglia di tornare a casa. Qua, in questa casa che adoriamo e in cui ormai c’è tutta la nostra vita, e allo stesso tempo, non avevo nessuna voglia di andarmene da dove stanno le mie radici.

La sera prima della partenza stavo tornando da un aperitivo con il mio migliore amico e mia figlia nel solito locale, quello in cui abbraccio il proprietario e mi sento a casa. Avevo bevuto un bicchiere di barbaresco che mi aveva dipinto le guance di rosso. Mi sono fermata a fare una foto alla mia piazza preferita, e su Facebook ho scritto «Quanto può mancarti la tua città ancora prima di lasciarla?».

Torino – Dal Lussemburgo: ValentinaPuò mancarti da morire la tua città, che non è solo un insieme di vie e piazze, ma è il groviglio delle tue radici, in cui scorrono i ricordi, come linfa.

E ho pensato che in fondo è proprio grazie a quella linfa che oggi sono felice di vivere in un altro posto. E mi sono detta che non è questione di partire o restare. Il punto fondamentale è avere quelle radici, e quella linfa, e avere la forza per spiccare il volo e andare ovunque nel mondo.

Valentina, Lussemburgo

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Se anche tu sei come noi una #adieffina per il mondo, alle prese con nuove abitudini, costumi, lingua e fusi sei la persona che fa per noi. Raccontaci la tua storia, chiacchiera con noi, allarga i nostri orizzonti. Questo spazio è tutto per te .

7 Comments

  • Bellissimo e verissimo!
    Sto vivendo le stesse Sensazioni in questi giorni con la mia Milano che mi ha accolto con un cielo blu da favola!
    Sapere che “sta bene” mi da però la forza per tornare a Casa lontano dall’Italia, con la consapevolezza che le mie radici sono sempre lì ad aspettarmi 😉

  • Come hai ragione Valentina. Io vengo da Milano e abito a Sydney. Non mi è mai piaciuta la prima mentre amo la seconda… eppure adesso quando torno a Milano mi assalgono la nostalgia e i ricordi!

  • Tutto vero. La stessa sensazione che provavo io quando dovevo tornare in Cina. Sapevo che ciò che lasciavo, restava lì ad aspettarmi. Ed era una bella sensazione.

  • Da torinese espatriata ti capisco..ogni volta che torniamo cerco di godermi ogni minuto nella mia città e di assaporarne i paesaggi, gli scorci e le persone così familiari. Io sono andata a vivere vicino a Varese a 24 anni e poi 2 anni fa ci siamo trasferiti a Kuala Lumpur ma Torino è sempre il mio grande amore e spero in un futuro più o meno lontano di poterci tornare stabilmente. Per me non c’è nessun altro posto così al mondo.

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