Food Viaggi

A bite of the Big Easy

imperdibili di New Orleans
Written by Amiche di fuso

Quando si pensa alle mete tipiche del Nord America, New Orleans non è senz’altro il cima alla lista. Tuttavia, negli ultimi anni, ha iniziato ad attirare anche i turisti italiani  che, mano a mano, ma stanno scoprendo come meta molto interessante.

Sono stata contattata in passato da alcune lettrici che stavano per venire a visitarla e che chiedevano qualche consiglio. Ho pensato, quindi, di mettere insieme una piccola guida, di cosa credo sia indispensabile provare in tre giorni nella Big Easy.

New Orleans è patria di Jazz e questo lo sanno tutti, ma non tutti sanno che è l’unica città degli Stati Uniti a vantare una cucina propria originaria del posto. Quindi, ogni visita che si possa definire completa, dovrà assolutamente prevedere sia l’esperienza musicale che culinaria.

Ogni periodo dell’anno è buono per una visita, i freddolosi possono godere di un clima molto mite d’inverno, mentre l’estate è per gli amanti del caldo afoso (esistono?), ma clima a parte, ogni stagione offre una miriade di festival, la maggior parte dei  quali gratuiti, in cui poter assaporare piatti tipici accompagnati da musica locale.

Unica città d’America dove gli chef sono trattati come super star, non posso non menzionare alcuni dei miei ristoranti preferiti insieme ai locali che offrono musica.

Per la colazione, come per tutti gli altri pasti, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Per chi vuole gustare una colazione tipica e ormai molto rara da trovare, suggerisco Elizabeth’s nel Bywater dove potrete trovare dalle soft shell crab eggs al bacon pralinato serviti in un’atmosfera familiare a due passi dal Mississippi e dal nuovo Crescent City Park. Buonissime anche le paste da Croissant d’Or nel quartiere francese. Un piccola pasticceria  che occupa gli antichi locali di Angelo Broccato, lasciati come nell’originale dei primi del secolo scorso. Croissant, torte, ma anche semplici ottime baguettes con burro e marmellata sfornate fresche ogni giorno. Nei giorni festivi si può optare per un brunch, imperdibile, a mio parere, una visita da Cafè Amelie. Seduti nel suo bellissimo cortile ombroso, vi consiglio di provare gli shrimp and grits, anche se è difficile trovare qualcosa sul menù che non valga la pena di provare.

Come spuntino, beignets da cafè du Monde o da cafè Beignet, entrambe ubicati nel quartiere francese. Per chi volesse l’esperienza tipica, si possono gustare accompagnati da caffè au lait (caffè di cicoria, sappiatelo). Consiglio di non vestirsi di scuro perchè i beignet sono ricoperti da due dita di zucchero a velo… Per gli amanti del salato, il must è la salsiccia di alligatore sul bastoncino, che si può acquistare al mercato francese da una piccola bancarella a forma di barca.

Per smaltire questa prima botta di calorie consiglio una passeggiata lungo il Moon Walk o il nuovissimo Crescent City Park, entrambe lungo la sponda est del Mississippi, oltre all’esplorazione del Quartiere Francese, bellissimo sia di notte che di giorno.

New Orleans è molto orgogliosa dei suoi trecento anni, che ricorrono proprio a maggio 2018, ed offre ai  propri turisti una scelta vastissima di tour per esplorare i suoi angoli più antichi. Consiglio caldamente una visita guidata (non si può più accedere senza tour) al museo St. Louis number 1, situato alle spalle del Quartiere Francese. Cimitero che ospita, tra le altre, le spoglie della famosa Marie Laveau, indimenticata sacerdotessa voudou ed anche un bizzarra piramide che Nicholas Cage si è assicurato come futura tomba. Altri piccoli musei da non perdere sono quello della farmacia e quello dal sopraccitato voudou, sempre in zona Quartiere Francese.

Se vi sentite in vena di gite un po’ più distanti, consiglio un tour delle bayou e delle piantagioni. Personalmente amo la Jean Lafitte Preserve per la possibilità di esplorare le paludi a proprio passo e Oak Alley Plantation per le sue querce maestose.

A cena non posso non indirizzarvi da Jacques-imo’s via streetcar (un’esperienza nell’esperienza visto che si tratta del tram più antico d’America ancora in funzione), dove dovrete assolutamente provare l’alligator cheescake – fidatevi, mi ringrazierete dopo – e qualsiasi altra cosa sul menù. Il locale è così fantasioso all’interno che merita una visita solo per quello. New Orleans è famosa per le ostriche, personalmente amo quelle alla griglia e le migliori sono sicuramente quelle di Drago’s, mentre per quelle  crude vi consiglio Casamento’s, un locale aperto da moltissimi anni, come dimostrano le pareti ricoperte da piastrelle d’inizio ‘900 stile pescheria, che lasciano sempre molto perplessi i turisti americani che non le hanno mai viste prima. Da ricordare che questo ristorante rimane chiuso in periodo estivo.

A parte gumbo e jambalaya, pochi sanno che New Orleans è anche famosa per la cucina vietnamita, portata qui dai rifugiati nei primi anni ’70. Si possono trovare ottimi ristoranti un po’ in ogni quartiere della città, ma il mio prediletto è Dong Phuong, a 20 minuti di macchina dal Quartiere Francese. La panetteria annessa è meta di pellegrinaggio durante carnevale, pare che la loro king cake sia ma migliore di tutti i tempi.

Anche se ormai non la frequento più, so che Bourbon St rappresenta uno dei luoghi più amati dai turisti, quindi non voglio dissuadervi dal visitarla, ma voglio consigliarvi di provare bar poco distanti dalla bolgia e a mio parere molto migliori, dove potrete apprezzare la compagnia dei locali e dei turisti allo stesso tempo. Ottimo Erin Rose dove vi consiglio di provare il frozen irish coffee e tentare la fortuna con i dadi per shots a $2. Per chi viaggia con bambini, su Bourbon può trovare uno dei pochi bar che ammettono minori all’interno, si tratta di Cafè Beignet, alloggiato all’interno del Legend Park, dove potrete bere ed ascoltare musica all’aperto in un atmosfera da tipico cortile newoleaneano.

Infine, non potete andare via finché non avete ascoltato una jazz session nella Preservation Hall. La fila è lunga, munitevi di pazienza e di un drink da asporto. Non ve ne pentirete.

Quindi eccovi solo alcuni degli imperdibili di New Orleans! Insomma, questi sono solo alcuni piccoli spunti, ci vorrebbe un post enciclopedico per potervi consigliare tutti i ristoranti, bar e attrazioni di cui mi sono innamorata in questi anni 🙂

Alessia, Louisiana

Alessia ha collaborato con Amiche di Fuso da luglio 2014 a gennaio 2020.

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

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