Vivere all'estero

Alle porte di un nuovo espatrio

Febbraio torna a stupirmi e questa volta con una ventata di croissant al burro e baguette impropriamente messe sotto le ascelle: si riparte per un nuovo espatrio e la Francia ci aspetta per Luglio! 

A questo giro tutto però è un poco più complicato: il bagaglio è raddoppiato con due pargoli da togliere dalla loro oramai assodata routine, devo lasciare un lavoro che mi piace e, last but not least, i nonni e gli zii sono più difficili da salutare. 

Aggiungiamoci anche lo stress di cercare casa e trovarla come e dove vorremmo che non sembra essere così facile. Abbiamo visto bellissimi appartamenti con pavimenti in legno consumati, finestre altissime e un fascino speciale, ma in zone poco comode e tutti assolutamente senza parcheggio. Continuo a monitorare i vari siti ma ho il dubbio che arriveremo a Luglio senza casa e già prevedo la ricerca disperata!

Ci è riuscito però l’intento di trovare almeno la scuola per i bambini e questa è una bella vittoria perché toglierli da quella che frequentano e dove si trovano bene mi dispiace moltissimo. Speriamo questa sia all’altezza e che loro prendano bene il cambiamento.

E il francese? Non ne esco bene nemmeno con la lingua: nei dieci giorni trascorsi a girare quartieri, case e scuole ho capito che è da recuperare totalmente. Mi vien facile leggere e capire se mi parlano piano ma per quanto riguarda il parlare non ci siamo, inizio una frase e la termino in inglese. Tutta la fatica che ho fatto per conquistarlo ed ecco che finisco dove invece dove non si parla! 

Poi devo ricominciare tutto da capo: le amicizie, la caccia alla mozzarella di bufala, scovare i migliori ristoranti e supermercati, innamorarmi di alcuni posti e evitarne altri, provare le specialità francesi, sentire la mancanza di casa, immergersi nella cultura francese, avere a che fare con una nuova burocrazia e un diverso sistema sanitario…  

Alcune cose mi entusiasmano, altre le salterei a piè pari. Al primo espatrio non sai cosa ti aspetti e si è carichi di aspettative, ma senza appunto la possibilità di essere deluse perché tutto è nuovo, bello, diverso. Al secondo passa forse un po’ quella poesia?

Forse ora sono solo troppo presa tra il lavoro e l’essere mamma 24/7 perché mio marito è già via da non riuscire a godermi a pieno e con il giusto entusiasmo l’attesa per questa nuova avventura che ci aspetta. Mi manca un po’ quell’adrenalina pre partenza e non vedo l’ora che salga, magari con la fine della scuola mia e dei bimbi e l’inizio dell’inscatolamento… ecco questo lo eviterei alla grande!

Fortunatamente ci è capitata una bellissima città: Lione, un gioiellino in cui  siamo già stati varie volte a trovare amici che abbiamo conosciuto a Milwaukee e si sono trasferiti lì…destino?

Stay Tuned, o meglio Restez à l’écoute (non ho la più pallida idea se sia giusta come traduzione ma passatemela), per le mie prossime avventure francesi!

Greta, Italia
Ha collaborato con Amiche di Fuso dal 2014 al 2018

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

6 Comments

  • In bocca al lupo per questa nuova esperienza expat, Greta! Vedrai che andrà tutto bene. I bambini sono ancora piccoli e si adatteranno in poco tempo alla nuova realtà e questa volta non ci sarà un oceano a dividervi dalle famiglie in Italia, perciò quando la nostalgia sarà insopportabile riuscirai a tornare più facilmente e verranno a trovarvi più spesso. E per l’adrenalina…sono certa che a fine maggio prenderai più coscienza del trasferimento imminente e l’emozione arriverà 🙂

  • Che bella notizia, io sono sempre a favore delle nuove esperienze 😉
    Ho una carissima amica con 3 bimbi che vive a Lione. Se hai bisogno di dritte lancia un fischio!

  • Lione è meravigliosa e mi dà l’idea che sia veramente vivibile al top per una famiglia! I fiumi secondo me sono un valore aggiunto per tutte le città, i parchi ti fanno sentire in vacanza anche a pochi passi da casa, il vecchio e il nuovo si mescolano in modo armonico, la collina offre cose diverse dalla città bassa, i musei non sono quelli vecchi e stucchevoli e quando avrete finito di scoprirla tutta e avrete voglia di nuovo, avrete tante belle mete da visitare a un tiro di schioppo. Buon inizio di avventura lyonnaise!

  • In bocca al lupo Greta! Lione è una città molto carina, metà del mio gruppo di lavoro vive lì…e l’Italia non è lontanissima, probabilmente anche per la famiglia che rimane sarà più facile venirvi a trovare 🙂

  • La caccia alla mozzarella di bufala…ecco la mia vita ruota attorno a una parola chiave come questa :D. Dopo la delusione, perchè è quasi sempre una delusione l’assaggio, mi consolo dicendo: Tanto rientro in Italia tra poco!
    C’è un filo conduttore nei racconti di molte di voi: l’innamorarsi di un posto. Io sono emigrata in Francia passando per il Lussemburgo, non a seguito di un marito, ma della voglia di contunuare a fare il lavoro che mi piace. Eppure io non mi riesco ad innamorarmi di questi posti. Sono belli, si’ certo…Apprezzo la quieta della campagna mosellana ogni volta che rientro da Milano ma tutta quell’eccitazione che si percecipisce in una grande città mi manca, vai a capire perchè…saro’ fatta male.
    Un grosso in bocca al lupo per Lyon…il francese è come la bicicletta, basta risalire in sella perchè non si dimentica mai.

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