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Dall’Erasmus in Finlandia a Londra di Letizia

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Letizia, 23 anni, expat dal 2015. E’ più o meno da quando ho 10 anni che sogno di andarmene da casa e vedere il mondo e tutto ciò è sempre stato rappresentato dall’ Erasmus. Quindi al primo anno di università la prima cosa che ho fatto è stata compilare il formulario per il programma Erasmus, in Finlandia. Perchè non l’importante non è il posto, l’importante è essere sicuri di andare e quanta gente avrà mai fatto l‘application per la Finlandia?

Infatti ad Agosto parto, destinazione Turku. Ex capitale della Finlandia, piccolina, con due discoteche, due pub, ma una stupenda università e tanta bella gente. Mi resterà sempre nel cuore.

Qua conosco il mio ragazzo dell’epoca, per il quale, a dire il vero un po’ per lui, un po’ per il mio bisogno di andare, ho continuato la mia esperienza expat anche dopo l’ Erasmus. Durante l’estate decidiamo di trasferirci a Londra, grandi possibilità di lavoro, non è troppo lontana da casa e posso continuare l’università anche vivendo fuori, tornando a Torino giusto per dare gli esami.

Dopo litigate con i miei, pianti e pianificazioni a ottobre partiamo. In due giorni troviamo lavoro, litigo con l’agenzia immobiliare che ci vuole fregare i soldi, troviamo casa. Siamo appena arrivati e la vita è già più frenetica e diversa da come era la mia vita Erasmus in Finlandia. Dopo tre mesi cambio lavoro, odio i miei colleghi, mi deprimo, i miei manager sono terribili, in un giorno ne trovo un altro, il mio umore migliora.

Ci lasciamo, e, dopo un breve periodo di disperazione, la mia vita prende un’altra piega. Cambio casa, cambio lavoro di nuovo, di bene in meglio, se nel mio secondo posto di lavoro avevo trovato dei grandi amici, qui ho trovato la mia famiglia londinese, delle grandi persone che mi hanno fatto apprezzare di più la mia vita qui.

Prendo una gatta, Frida, la mia lifesaver, perchè non si può stare senza un peloso che ti fa le fusa, a prescindere dalla parte del mondo in cui stai.

Mi sono laureata, in tempo, nonostante io stia vivendo e lavorando all’estero. I miei non sono più arrabbiati come all’inizio, sono fieri di me, soprattutto mia mamma, che adesso si iscrive anche a tutti i vari gruppi dedicati alle mamme di ragazze all’estero, e che mi ha fatto scoprire anche la pagina delle Amiche di Fuso!

Sono stata accettata alla Birbeck University qua a Londra e non vedo l’ora di iniziare. E poi si andrà in cerca di un’altra avventura, perchè c’è chi dice che chi è stanco di Londra è stanco della vita, ma Londra non è per tutti e decisamente non è per me.

Le sono grata per le esperienze che mi ha fatto fare e le persone che mi ha fatto conoscere, e soprattutto per avermi spinta a credere in me stessa, perchè ho capito che se voglio posso fare tutto, senza bisogno di supporti esterni, perchè alla fine siamo noi i migliori amici di noi stessi e non dobbiamo lasciare che la nostra felicità dipenda da altre persone.

Si vagliano varie possibilità su dove trasferirsi e si accettano consigli, per questo seguirò ancora di più la vostra pagina sperando mi sia di ispirazione. Poi, come dicono le Amiche di Fuso, le brave ragazze vanno in paradiso, le expat ovunque, quindi perchè limitarsi a una sola città?

Letizia,Inghilterra

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1 Comment

  • Condivido in pieno il tuo pensiero su Londra, assolutamente non il mio posto nel mondo ma quello che mi ha dato la carica di essere quella che voglio.

    Buona fortuna, Letizia!

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