Oggi vorrei raccontarvi come funziona la scuola dei miei figli tra orari, materie e organizzazione generale.
Il 28 agosto mio figlio Tommaso ha iniziato year 2, la 2^ elementare. Riccardo invece è in year 1 e, con molta ansia e preoccupazione, ha iniziato il suo percorso alla Primary School.
I miei figli frequentano la “Multinational School – Riyadh”, una scuola che ha adottato il programma di studi australiano, in particolare il “Victorian Essential Learning Standards”. Questa scuola ha aperto nel settembre 1998 con un centinaio di studenti e, ad oggi, conta più di 1600 bambini. Lo scorso anno infatti è stata presa d’assalto da numerosi europei arrivati a Riyadh per i lavori della Metro e non solo.
Ogni classe ha una sola insegnante, un’assistente ed una helper che ha il compito di gestire un bambino con particolari esigenze. In ogni classe, infatti, è presente un bambino con special needs. Solitamente si tratta di bambini che non hanno problematiche troppo gravi, in quanto per quelli esiste un dipartimento a loro dedicato. Questa cosa mi piace moltissimo e ci ha fatto vivere una bella esperienza. L’anno scorso infatti, Riccardo aveva stretto un’amicizia fatta di abbracci e attenzioni speciali con il suo compagno che presentava alcune disabilità. Lo scoprii un giorno quando la scuola organizzò una mattina di giochi tra genitori e figli. Io e suo padre partecipammo e fu molto emozionante vedere come si prendeva cura del suo amico e come lo aiutasse a compiere ogni gioco.
Vediamo ora nello specifico come si svolge la giornata scolastica.
Orari e organizzazione della nostra scuola a Riyadh
La campanella suona alle 7:50 ogni mattina.
Il circle time è l’attività che apre la mattinata a scuola. Si fa l’appello, una breve descrizione delle attività che verranno svolte e si scrive giorno, mese e anno sul calendario della classe. Dopodiché si dà il via alle lezioni!
Ogni bambino ha un posto assegnato su un tavolo colorato (bianco, rosso, blu, verde….), qui infatti non viene utilizzato il classico banco singolo, ma i bambini sono seduti attorno ad un tavolo assieme ai loro amichetti. In ogni classe ci sono circa 6 tavoli con 4 bambini per tavolo. La composizione del tavolo viene decisa dall’insegnante e mantenuta per tutto il trimestre.
In ogni classe ci sono al massimo 24 bambini. Ad esempio, la classe di Riccardo è composta da 19 bambini mentre quella di Tommaso da 22.
Tommaso mi ha raccontato che ogni giorno l’insegnante elegge un Table Leader che ha la responsabilità di mantenere l’ordine e il silenzio sul proprio tavolo.
Lezioni della nostra scuola a Riyadh
Le materie svolte sono simili a quelle della scuola italiana:
– Inglese, che è ovviamente la lingua in cui avvengono tutte le lezioni.
– Matematica.
– Musica.
– Arte.
– Lingua straniera, dove si può scegliere tra arabo e francese. Lo scorso anno scelsero arabo mentre quest’anno hanno voluto essere spostati nella classe di francese e devo dire che gli piace moltissimo.
– IT, i bambini vengono portati nel laboratorio dove ogni bambino ha a disposizione il proprio computer. Talvolta utilizzano dei giochi educativi, altre devono scrivere copiando dalla lavagna o disegnare su un foglio word e poi salvare il documento. Insomma, iniziano ad avvicinarsi alla realtà del pc.
– Ginnastica. A turno i bambini vanno per 6 settimane in piscina. Quindi, la ginnastica normale viene sostituita dalla piscina per un mese e mezzo circa. I turni sono dovuti al fatto che ci sono tante classi e non riescono ad assicurare tutto l’anno questo servizio. Inoltre, la palestra è in ristrutturazione e quindi devono usare altri spazi per l’ora di ginnastica.
– Scienze.
– Integrated studies, che loro chiamano anche Humanities, che consistono non solo in geografia e storia, ma spesso riguarda lo studio di un tema o di un argomento particolare. Ad esempio, Riccardo ha affrontato il tema della famiglia, dove gli obiettivi erano sviluppare le capacità di comunicazione vocali e il senso di identità dei figli all’interno della ‘famiglia di classe’.
Poi ci sono materie che riguardano in specifico questo Paese, come ad esempio Kingdom Arabic. Durante la lezione un’insegnante araba ha il compito di dare un’infarinatura di arabo e di cultura locale ai bambini.
Ciò che mi colpisce molto è il fatto che i bambini cambiano spesso attività, non rimangono mai seduti per due ore ad ascoltare passivamente l’insegnante che spiega, ma prendono parte attivamente alla lezione. Naturalmente ci sono momenti in cui l’insegnante spiega, ma questi sono subito seguiti da attività per mettere in pratica ciò che precedentemente è stato spiegato.
Ad esempio, quando nel calendario sono segnate due lezioni consecutive di inglese significa che ogni 15 minuti i bambini cambiano attività. Quindi, per 15 minuti fanno spelling, poi passano al tavolo di reading, poi a quello di writing e così via fino a coprire i 6 tavoli presenti in classe.
Durante la serata informativa a scuola, l’insegnante di Tommaso ci ha mostrato che su ogni tavolo è presente un vocabolario (Jolly Dictionary) che serve ai bambini come supporto durante le attività.
Ogni lezione dura circa 45 minuti.
Un’altra cosa che apprezzo molto è il cambio di aula. La mattinata di lezioni infatti non si svolge tutta nella stessa aula.
Esiste la classe di musica con all’interno diversi strumenti musicali, tra i quali l’ukulele.
Esiste la classe di IT con tutti i computer, la classe di francese e quella di arabo.
Mi piace l’idea che i bambini associno una materia ad un’insegnante e all’aula ad essa dedicata. Mi piace che possano staccare, alzarsi, uscire dall’aula per raggiungere l’altra classe e iniziare una nuova materia.
Durante la mattinata ci sono due intervalli: il primo break viene fatto alle 9.30 mentre il secondo alle 12.30.
La scuola termina alle 14.
La mia esperienza in Italia fu di un solo anno in una scuola internazionale privata, quindi non posseggo termini di paragone per dire se la scuola pubblica italiana sia organizzata meglio o peggio rispetto alla Multinational School qui a Riyadh. In realtà, questo non era nemmeno l’obiettivo del mio post.
Oggi volevo semplicemente condividere con voi come sono organizzate le lezioni a scuola dei miei figli e quali sono le materie di studio.
Ora mi piacerebbe sapere quali sono le particolarità della scuola che frequentano i vostri figli.
Quali materie svolgono? Quanto dura una lezione? Rimangono sempre nella stessa classe o cambiano in base alla materia?
Drusilla, Arabia Saudita
Le mie bimbe frequentano una scuola pubblica in Australia, quindi ci sono ovviamente moltissime analogie ;). Unica differenza è che la seconda lingua è unica per tutta la scuola, nel nostro caso il mandarino. Altre scuole hanno italiano, francese, giapponese o tedesco. Il governo australiano ha però deciso che dal 2017 solo mandarino, italiano e forse un’altra lingua saranno quelle “ammesse” come lingua straniera!
Sul tema della relazione tra apprendimento dei bimbi e movimento, leggevo anche su un articolo di progettazione architettonica per le scuole, che i bimbi muovendosi apprendono di più. Anche il dondolarsi sulla sedia aiuta!!! Mia figlia, mentre fa i compiti, ogni due secondi ruota con la sedia girevole…a me innervosisce ma ora me ne sto zitta 😉
Vi seguo dall’inizio della vostra avventura e i post sulle scuole all’estero sono davvero interessanti e ricchi di spunti.
Io abito in Italia con la mia famiglia, non abbiamo in programma spostamenti, ma mi capita di vedermi in qualche altro posto…chissà! (in questo mio “girovagare virtuale” voi AdF siete preziosissime!).
Il mio bimbo grande frequenta una materna pubblica e cambia aula ed insegnante a seconda delle “materie”: queste attività strutturate sono svolte in gruppi di età omogenea; ha poi momenti di attività libera in classi con bambini di età diverse.
Trovo questo sistema, per quanto ne possa capire, interessante e stimolante, oltre che utile al bambino che viene facilitato nell’apprendimento associando spazio-educatrice-attività.
Temo che con l’ingresso nella scuola primaria rimarrò delusa. 🙁
@Mammarch, posso chiederti qualche dettaglio in più sulle tue letture? Sono architetto e ultimamente questi argomenti mi interessano molto.
Grazie!
Ciao. Si trattava di un articolo americano sui materiali migliori da usare per i pavimenti nelle scuole, in modo da facilitare il movimento degli arredi e dei bimbi durante le ore di apprendimento. Se ti interessa ti posso girare il link 😉
Il ricciolino è ancora alla materna, dunque non posso dirti delle elementari ma, da quel che so e sento, l’organizzazione è rimasta quella dei nostri tempi: classi fisse e lezioni per lo più frontali, con ginnastica in palestra e corsi di nuoto annuali. Già alla mia epoca c’erano però laboratori che organizzava ciascuna scuola, con insegnante ad hoc, a volte, e aule apposite. Io ad esempio facevo già un po’ di programmazione e sistema binario con il PC in classe (uno per classe, però, non a bambino!) Era eccezionale, per l’epoca ma si trattava pur sempre di Ivrea, la città della Olivetti. E poi facevamo inglese una volta a settimana, canto e musica e yoga. Quest ultimo in alternativa a religione. Qui in Valle d Aosta ancora non so come sarà. Nella materna del ricciolino ci sono tre classi, ciascuna con bambini di età diverse; fanno sia attività divisi per classe sia attività divisi per età, cambiando aule e mischiando le classi standard. Così i grandi stimolano i piccoli, i piccoli imparano ad interagire con i grandi e viceversa ma ci sono anche stimoli indirizzati alle singole fascia di età. Inoltre i bimbi possono spostarsi liberamente da una classe all altra per alcune attività che preferiscono ed è lasciato ampio spazio al gioco libero ed alle camminate nella natura, che qui abbiamo a due passi. Io, come ho scritto in un post recente, la fortuna a scuola, sono soddisfatta e mi sento fortunata della materna trovata. Fanno molta arte, musica e teatro, un po’ di inglese (veramente pochissimo, però) una volta a settimana e francese in certi momenti della giornata.
Caterina frequenta la scuola primaria in Cina in una scuola cinese non internazionale (attualmente addirittura statale) e devo dire invidio molto le liberta’ e le attenzioni che leggo in tutti i post letti fino ad ora. La scuola cinese (anche privata ma cinese non internazionale) non ha classi con meno di 40 studenti, i bambini seguono le lezioni in totale silenzio (e ciò’ per mia figlia e’ un problema non tace nemmeno quando dorme) e fermi al banco, le lezioni sono di 4o minuti per i primi 3 anni per allungarsi a 50 dal quarto. In teoria nell’orario settimanale avrebbero musica, arte, scienze, PE e computer ma spesso se la maestra di lingua cinese, matematica o inglese necessitano di ore aggiuntive le prime vengono cancellate. Ogni materia ha un insegnante diversa (come alle medie da noi) e per le materie come musica o scienze vanno in aule predisposte. L’intervallo del mattino si svolge tutta la scuola insieme nel campo principale dove tutti i bimbi devono correre per almeno 1 km poi si rientra in aula. Durante i cambi lezione ad oggi hanno il divieto di uscire dall’aula e di alzarsi (questo perché essendo 47 in classe sarebbe impossibile recuperarli tutti per ricominciare lezione ma per me e’ un orrore) devono stare seduti e leggere o al massimo fare i compiti. I bambini entrano a scuola alle 7.30 e iniziano lezione alle 7.50 un break alle 10.10 poi fine lezione alle 11.40 al pomeriggio si rientra alle 13.10 e escono alle 16.20. Non esiste l’esposizione orale, e la maggior parte delle lezioni sono tenute in modo frontale (stile università) non esiste la possibilita’ se non in rare occasioni di instaurare discussioni o interventi degli studenti. Ogni 15 giorni vengono svolti test scritti di ogni materia con punteggio in centesimi, ogni giorno ci sono almeno 2 ore di compiti dopo la scuola.
Insomma un sistema con cui spesso litigo e con cui mi scontro, che ha dato a mia figlia la competenza di una madrelingua in cinese e un alto grado di preparazione di matematica (anche se peccano in ragionamento logico ,qui si fa come dice la maestra non che puoi cercare altre strade) che manca pero’ della componente essenziale per me nella scuola, la capacita’ di far amare l’apprendere e il processo che vi sta dietro, per questo noi a casa lavoriamo tanto su stimoli alternativi spesso venendo sgridati perché non svolgiamo tutti i compiti.
Insomma un sistema scolastico molto rigido e severo che mal si adatta al mio essere italiana e per la libertà di espressione.
Ciao, dalla foto vedi che alloggi nel mio stesso compound.
Per adesso sono da solo, perchè non mi sono ancora stabilito in modo permanente a Riyadh. Vorrei farti alcune domande, come ad esempio come vi trovate tu ed i tuoi figli nel compound e come vi relazionate con la città.
Mio figlio deve iniziare la prima elementare a settembre.
grazie,
Flavio