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Come vivo il mio espatrio di Valeria

Un’expat di lunghissima data con tante esperienze vissute in diverse città nel mondo: Valeria ci lascia diversi e interessanti punti di riflessione che noi cogliamo a braccia aperte perché ci auguriamo di raggiungere anche noi questo state of mind prima o poi! 
Ho lasciato Taranto, la mia città natale, che non avevo 18 anni e ora ne ho quasi 43.
Prima per studio, poi per lavoro e ora per seguire la mia famiglia, non mi sono mai fermata in un posto per più di qualche anno vivendo in varie città italiane prima, poi l’estero: la Spagna, l’Inghilterra, l’America, la Russia ed ora gli Emirati Arabi Uniti a Dubai.
 
All’inizio è stato per necessità ma poi è diventato un vero e proprio stile di vita del quale, devo ammettere, sono ormai dipendente.
Amo il cambiamento, amo le nuove sfide e quella sensazione di “disagio” che senti nello stomaco quando affronti l’ignoto, amo incontrare nuove persone e ne ho trovate davvero di meravigliose sul mio cammino! Amo ciò che di nuovo portano nella mia vita, ma soprattutto amo la possibilità che tutto ciò mi regala: poter scoprire nuove parti di me che non avrei mai immaginato. 
 
Adoro quando scopro che ciò che io credevo di essere, ciò che pensavo fosse assoluto, si sfalda invece sotto i miei occhi. Quella sensazione di crescita ed evoluzione davanti alla quale i miei occhi si illuminano di stupore e eccitazione!
 
Ovviamente non è sempre facile. Si impara non tanto a non affezionarsi a posti, persone, routine, ma piuttosto a non darle per scontate perché sai che prima o poi dovrai lasciarle. E specialmente ora, con una figlia di otto anni, se da una parte sono contenta delle opportunità che  possiamo offrire a lei, del fatto che possa essere in contatto con tante culture diverse e che impari la tolleranza e il rispetto, dall’altra come mamma mi preoccupa il pensiero che cresca lontano dalla famiglia, dai nonni, che non abbia fisse radici, che debba lasciare gli amichetti, che debba anche lei imparare così presto a doversi ricostruire il suo mondo di continuo…
Per ora devo dire se la sta cavando alla grande; vedremo man mano che si avvicina l’adolescenza!
 
Aver dovuto lasciare la mia carriera, almeno per il momento, è stato ovviamente uno dei lati più difficili da digerire. Come donne spesso ci troviamo a dover scegliere fra carriera e famiglia e, anche se non è giusto trovarsi a questo bivio, perché non importa cosa scegli e a qualcosa dovrai comunque rinunciare, io ho deciso comunque di viverla come scelta e non da vittima. 
 
E devo dire che l’avere più tempo per me e l’essere stata costretta a rallentare all’inizio mi ha un po’ destabilizzato, abituata come ero a lasciare che ciò che facciamo definisca chi siamo. Poi col tempo si è rivelato il regalo più bello che io abbia mai ricevuto! Ho avuto l’occasione per la prima volta di poter rivolgere la mia attenzione a ciò che è dentro di noi piuttosto a ciò che ci circonda, quel tram tram quotidiano che non ci lascia il tempo e l’energia per ascoltarci veramente… e oggi posso dire davvero che sono semplicemente felice e grata per la vita che vivo. 
 
Sfide, preoccupazioni e momenti difficili inclusi.
 
Valeria, Dubai.
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