Vivere all'estero

“Segui i tuoi sogni, lanciati…” La storia coraggiosa di Chiara in UK

Written by Guest

Ho sempre sognato di andarmene all’estero e avere una vita eccitante e diversa da tutti gli altri, ma per 32 anni questo era rimasto un sogno chiuso nel cassetto vista la poca conoscenza della lingua inglese che mi frenava nel lanciarmi. 

Sono sempre stata un persona allegra e solare, ma il lavoro mi stava uccidendo, mi sentivo frustrata, sottopagata e sfruttata, tornavo a casa e non facevo altro che lamentarmi, e non si può vivere cosi … al lavoro passi più ore che a casa e non puoi stare male.

Cosí ad un certo punto 4 anni fa ho preso coraggio e appoggiata dal mio allora compagno (ora marito),  abbiamo cominciato questo percorso per cambiare completamente le nostre vite.

La scelta di trasferirsi in UK e’ nata dal fatto che alcuni miei amici e colleghi (io sono una fisioterapista) avevano fatto questo passo. Ho chiesto informazioni e ho iniziato subito il processo di conversione della mia laurea per potermi iscrivere all’albo inglese ed essere abilitata a lavorare, e di conseguenza ho iniziato a prendere lezioni di inglese.

Pochi mesi dopo aver  iniziato questo percorso, mi sono licenziata (finalmente aggiungerei!) ho preso i miei risparmi e sono partita per Bristol, dove ho frequentato una scuola d’inglese e ho praticato la lingua nel vero senso della parola. 

E’ stata un’esperienza fantastica che consiglio a tutti anche se l’eta’ avanza non é mai troppo tardi.

Quando sono tornata ho dovuto attendere 3 lunghi mesi per avere il responso dall’albo inglese, ma quel giorno arrivò, ricevetti un email in cui mi dicevano che tutto era andato a buon fine e che ero iscritta all’HCPC.
Non potete capire l’emozione di esserci riuscita, quando avevo tutti contro, e quasi nessuno che credesse in me e in questo progetto.

Ho iniziato quindi ad iscrivermi a tutti i canali di ricerca di lavoro come physio, a mandare una cosa come 10 application al giorno… applicavo per qualsiasi specialità pur di trovare qualcosa per potermi trasferire.
Una notte però prima di andare a dormire trovo quest’annuncio, per un lavoro come women’s health physio che scadeva il giorno seguente, non ci ho pensato un attimo e ho mandato la richiesta di getto perchè questo era proprio il campo in cui recentemente mi ero specializzata e per cui era nata una passione.

Mandata la richiesta, la mia vita va avanti, e continuo a programmare un paio di interviews tra Londra e Bristol.
Parto e durante questi giorni in UK ricevo un email che mi invita a fare l’interview in 2 giorni… cancello il volo di ritorno e organizzo tutto per prepararmi, andare e spaccare tutto!

Quel giorno non lo dimenticherò mai, ho attraversato il sud dell’Inghilterra da ovest a est svegliandomi alle 4am per essere alle 11 alla mia interview.
Uscita di lí mi sono detta: “Chiara hai dato il massimo, di più non potevi fare (con il limite della lingua che comunque non era eccellente)!”

Quella sera stessa  ricevetti un messaggio sulla segreteria telefonica: Chiara we offer you the job!!

WHAAAAAT???

Immaginate il mio stupore,  la mia felicità la mia soddisfazione, e qualcosa che non riesco nemmeno a descrivere… proprio io ce l’avevo fatta!!! Avevo ottenuto il lavoro che sognavo.

Da li un escalation di emozioni, tornare a casa, organizzare trasloco, trovare una sistemazione e tutto quello che ne consegue.

Il nostro piano, mio e del mio compagno era che io partissi da sola e superati i 6 mesi di prova lui mi raggiungesse.

E cosi fu.

Il lavoro é partito alla grande, la mia manager mi ha supportata ed aiutata in tutto.
Il team per il quale lavoro è qualcosa di mai visto in Italia.
Qui ti ringraziano durante i meetings, qui puoi parlare e dire ciò che pensi perchè vieni presa in considerazione, qui leggono davanti a tutti i commenti dei pazienti dove vieni elogiata perchè loro ci tengono a stimolarti e farti sentire utile perchè cosi lavori meglio e ti senti gratificata.

Un mondo che sembrava surreale e che però mi rendeva finalmente felice e soddisfatta lavorativamente.

Non avrei mai creduto che passati i 30 anni avrei avuto ancora l’opportunità di cambiare la mia vita in meglio.

Trasferirmi qui mi ha aperto la mente. Ha cancellato tanti preconcetti.

In 3 anni in UK io e mio marito abbiamo iniziato tanti progetti, ci siamo sposati, abbiamo comprato casa  e ora abbiamo un piccolo amore in piu’ con noi, il nostro piccolo Thomas di 11 mesi. Inoltre, mio marito ha iniziato il college cosí da migliorare la sua situazione lavorativa e avere l’opportunita’ di fare carriera.

Per noi trasferirci qui e stata la cosa migliore che ci sia capitata, il nostro rapporto si e’ solidificato ancora di più e sapere che gli anni a venire saranno sempre migliori ci riempie di positività e speranza verso il futuro, ogni giorno che passa.

Non voglio sembrare superficiale e non nego che le difficoltà non mancano essendo qui da soli e che comunque tutti i luoghi hanno i loro difetti, ma di sicuro noi qui abbiamo trovato la nostra serenità.

E quello che voglio dire a tutti voi e che tu abbia 20 30 40 o più anni non ha importanza…segui i tuoi sogni, lanciati, ma con intelligenza, e fai in modo di sentirti realizzato, perchè la vita e’ una sola e hai tutto il diritto di essere felice.

Chiara Russolillo

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Se anche tu sei come noi una #adieffina per il mondo, alle prese con nuove abitudini, costumi, lingua e fusi sei la persona che fa per noi. Raccontaci la tua storia, chiacchiera con noi, allarga i nostri orizzonti. Questo spazio è tutto per te .

1 Comment

  • Ciao Chiara,
    È staro molto bello leggere la tua storia: una storia di tenacia e capacità.
    Anche io come te ho mollato tutto a 34 anni…sono finita in Lussemburgo e sì è vero che non tutto ciò che luccica è oro ma le condizioni di lavoro sono molto diverse dall’Italia. Come te invito chi abbia voglia di cambiare a crederci e a farlo. Si può riuscire senza raccomandazioni e con qualche sacrificio. E sì, la famiglia, il sole, il cibo… mi mancano ma va bene anche così. Un abbraccio

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