Vivendo agli antipodi, le ore di volo che separano il paese d’origine e quello di adozione sono sempre almeno venti e gli aerei da cambiare sempre almeno due. Tra l’Australia e l’Italia c’è di mezzo letteralmente metà mondo. Da una parte o dall’altra che si viaggi, nelle interminabili ore sospesi nel vuoto c’è tutto il tempo del mondo per imparare a memoria il planisfero e sognare i paesi esotici che sorvoliamo.
Ogni expat o viaggiatore seriale che si rispetti ha la sua compagnia aerea e il suo scalo preferito. Per me da sempre è Singapore con la sua Singapore Airlines. Sarà che nei primi due viaggi in Australia sono stata costretta a passare ben 21 ore per volta chiusa in questo fantastico aeroporto o che Singapore è stato il mio primo assaggio d’Asia. Sarà che la breve infarinatura che i tour gratuiti della città organizzati dall’aeroporto mi avevano lasciato una gran voglia di tornarci ed ecco che, dopo aver passato il Natale 2017 in Italia con la mia famiglia, abbiamo finalmente avuto l’occasione per scoprire questa città da me tanto agognata!
Qua su Amiche di Fuso vi abbiamo raccontato varie storie di expat che hanno scelto proprio questa città per viverci. E non sono le sole: infatti, secondo le statistiche circa il 65% dei residenti di Singapore è composto da expat! E non vi nascondo che anche noi in passato – e ancora tutt’ora a dire la verità – ci abbiamo fatto un pensierino, perché sono davvero tante le qualità di questa città. È sicura, pulita, moderna, ben connessa, multiculturale e accogliente. Ed offre anche tantissimo da vedere!
Lasciate allora che vi racconti cosa visitare a Singapore, crocevia di culture e religioni.
Il downtown moderno
Il Civic District è dove l’eredità storica, architettonica e culturale di Singapore cominciò. La Singapore moderna ebbe inizio qui, quando il fondatore di Singapore, Sir Stamford Raffles, progettò questa zona della città nel 1822. Alcune delle istituzioni cruciali per il funzionamento della città furono erette proprio qui e sono ancora visitabili oggi, riportate alla gloria passata da un preciso lavoro di ristrutturazione. Tra questi, assolutamente imperdibili sono il Raffles Hotel – in assoluto il più famoso hotel di Singapore e esempio glorioso del passato coloniale della città –, la Cattedrale di St Andrew’s, il vecchio parlamento e la vecchia corte suprema – entrambi ora gallerie e musei d’arte –, e il bellissimo Victoria Theatre.
Imperdibile poi è la zona del downtown the ruota intorno al Marina Bay Sandy. Questo quartiere ultramoderno sorge oggi su quello che fino agli anni ’70 era l’oceano ed è considerato un vero capolavoro di architettura moderna. Sono molte le icone del Marina Bay che costellano lo skyline del downtown e che non potete assolutamente perdervi, anche se solo da fuori. Il Marina Bay Sands è l’inconfondibile icona della città grazie alla sua forma inusuale, tre torri sormontate da una barca. Così come simbolo della città sono diventati i Gardens by the Bay, con i suoi Supertrees e le sue uniche e meravigliose serre. Infine, non perdetevi la vista sul downtown da Merlion Park, dove si trova un’altra delle icone preferita di Singapore: Merlion.
I quartieri tradizionali
Gli storici quartieri di Chinatown, Little India e Kampong Glam sono un insieme eclettico di nuovo e vecchio, tradizionale e moderno e, tra templi, moschee, mercati, negozi e caffè, scoprirete un’atmosfera davvero unica! Dimenticatevi il passo veloce e moderno del centro città. Qui i resti del passato e della storia di questi quartieri sono evidenti ovunque. Tra stradine costellate di gioiellerie a gestione famigliare e negozi di medicina tradizionale, case da thè e chioschi di cucina locale.
A Chinatown assolutamente da non perdere sono le shophouses intorno a Tanjong Pagar e Duxton Rd, oltre che lungo la storica Ann Sian Hill.
Altre attrazioni imperdibili del quartiere sono il Buddha tooth relic temple – un imponente tempio che ospita quello che si ritenga essere il canino sinistro di Buddha –, il Thian Hock Keng Temple – il più vecchio tempio cinese in Singapore (1839), che un tempo sorgeva proprio di fronte al mare – e il Sri Mariamman Temple – il più vecchio tempio indù nel cuore di Chinatown, costruito dai primi immigrati provenienti dal sud dell’India nel 1827.
Kampong Glam è anche conosciuto come il quartiere arabo di Singapore, dalle antiche tradizioni ancora in vita al giorno d’oggi, ottimi ristornanti e negozi trendy che lo rendono uno dei quartieri più glamorous della città. L’atmosfera vibrante di questa città può essere percepita e apprezzata passeggiando per la colorata Haji Lane – dove troverete boutiques, bars e caffè moderni – oppure per le più tradizionali Arab e Bussorah Street. L’attrazione principale del quartiere è senza dubbio la splendida Masjid Sultan, anche conosciuta come la Sultan Mosque. Con la brillante cupola dorata e l’enorme sala per la preghiera, è sicuramente uno dei luoghi più importanti del quartiere e uno dei più iconici della città.
E infine Little India. Dove una volta si trovavano pastori di bestiame, forni per mattoni e una pista per le corse di cavalli, oggi sorge un quartiere più moderno ma che ha saputo conservare la sua storicità. Il mix di culture che sono passate da questo quartiere è evidente nell’alternarsi di templi indù e cinesi, moschee e chiese che sorgono lungo Serangoon Road. Non perdetevi Sri Veeramakaliamman Temple – uno dei più vecchi templi indù di Singapore e uno dei punti di riferimento del quartiere – e Sri Srinivasa Peruman Temple – costruito a metà ‘800 nello stile tipico del sud dell’India.
Ed eccovi una breve guida su cosa visitare a Singapore, crocevia di culture e religioni. Per me è stato amore a prima vista con questa città così moderna, ma dall’anima così tradizionale e antica. E voi che mi dite? Ci siete mai stati? Vi è piaciuta?
Claudia, Australia
Claudia ha collaborato con Amiche di Fuso da dicembre 2014 a novembre 2019.
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