Diplomata al Liceo Linguistico e in seguito laureata in Lingue e Letterature straniere, le lingue sono sempre state una passione per me. Durante l’università ebbi la grande fortuna di trascorrere un anno all’estero e di poter praticare l’ Inglese e il Tedesco.
Arrivata il 1° Ottobre 2005 a Magdeburgo, quel giorno la mia vita cambiò per sempre. Una volta tornata a casa, nell’Agosto 2006 mi resi immediatamente conto che prima o poi sarei ripartita. Fu dura ma, nel 2010, presi nuovamente la valigia e tornai in Germania.
Inizialmente pensai che la ragione principale fosse la mancanza di lavoro in Italia e che nel giro di poco tempo, con un po’ di esperienza, sarei tornata a casa e avrei trovato un lavoro vicino ai
miei. Il pensiero di lasciarli soli era devastante. Mi sentivo in colpa profondamente.
miei. Il pensiero di lasciarli soli era devastante. Mi sentivo in colpa profondamente.
Pian piano mi ambientai, trovai degli amici, un buon lavoro e l’idea di rientrare in Italia quasi sparì. Tornò alcune volte, ma più che altro si trattò di nostalgia mista a ricordi mitizzati. Nel 2015 decisi di lasciare il mio lavoro.
Mi ero occupata di Export per 4 anni. Mi piaceva ma il lavoro era diventato troppo stressante e la mia salute ne risentiva. Mi licenziai pensando di riposarmi per un po’ di tempo, ma poco dopo mi fu offerto un lavoro a Berlino e decisi di accettare.
La capitale mi attraeva tantissimo. Dopo un mese dal mio licenziamento già vivevo a Berlino. Fu un cambiamento forte e traumatico all’inizio, ma ben presto però iniziò per me un periodo di rinascita e di scoperta della città e di me stessa. Pensai di restare lì per sempre durante i primi mesi, ma poi lentamente si insinuò in me il pensiero di lasciare la fredda Germania per una città calda, con visi e costumi simili ai miei, con una lingua a più dolce e familiare. Barcellona?
Dopo tanti tentennamenti lo scorso Agosto ho lasciato, col cuore a pezzi, Berlino. Ho pensato di riposarmi sul serio questa volta. Tornata Italia a fine Agosto sono stata coi miei fino al 2 maggio scorso, giorno in cui sono arrivata a Barcellona per un nuovo inizio. Per ora mi sento quasi a casa a Barcellona e mi godo questa fase iniziale.
Prima di chiudere vorrei aggiungere solo una cosa. Secondo la mia piccola esperienza chi lascia casa può fare due viaggi. Uno è fisico. Andare a vivere lontano dagli affetti e dalla quotidianità di casa propria. Uno stravolgimento totale. A volte straziante ma spesso interessante, entusiasmante e divertente.
Il secondo viaggio è interiore con importanti, a volte complicati e stupendi effetti sulla vita di tutti giorni. Lontano da casa si riparte da zero. Possiamo essere più facilmente chi siamo e non solo come i nostri cari, ciechi d’amore, si aspettano. Sta a me e a voi però vedere cosa c’è dentro di noi e dar spazio al nostro meraviglioso IO, condividendolo anche con chi sempre e comunque ci aspetta a braccia aperte sulla soglia di casa, quando torniamo per le vacanze.
Auguro a tutte noi tanta fortuna, libertà, salute e gioia nel vivere la possibilità di fiorire come e dove desideriamo in compagnia di chi ci ama vicino o distante che sia.
Elisabetta, Barcellona