Family&Kids

Come limitare i danni dell’uso del cellulare?

Written by Federica Italia

Se ricordate, qualche mese fa vi avevo raccontato che mio figlio undicenne desiderava ricevere il cellulare come regalo di Natale perché i suoi compagni di classe lo avevano già tutti. Sono contenta di dirvi che sono riuscita a non cedere alle sue recriminazioni e a scegliere altri regali. Ovviamente il giorno di Natale c’è rimasto un po’ male, ma se ne è fatto una ragione e ha rilanciato sulla promozione della prima media. Vedremo…

Se però i vostri figli già posseggono un cellulare, come potete far sì che le conseguenze dannose che vi ho elencato qui, siano arginate il più possibile?

Esistono varie azioni che possiamo intraprendere per limitare i danni dell’uso del cellulare per i nostri figli. Ed è spesso la stessa tecnologia che ci viene in auto. Vediamo tutto ciò che possiamo fare.

Come limitare i danni dell’uso del cellulare

È condiviso da tutti i pediatri che bambini e adolescenti non dovrebbero passare più di un’ora o due al giorno davanti ad uno schermo. Considerato che per “schermo” si intende TV, computer o smartphone, è chiaro a tutti che la maggior parte dei nostri figli supera abbondantemente questo tempo-limite. Quindi la prima regola è limitare il tempo in cui possono avere il telefono in mano.

È meglio essere chiari prima che il cellulare venga regalato e stilare una serie di regole: vietato il telefono a tavola perché è un momento di incontro per la famiglia e non tenere il telefono a portata di mano durante lo studio. Occorre fargli capire che non è educato guardare i messaggi mentre qualcuno ti parla o non distogliere lo sguardo dallo schermo quando si incontrano gli amici. Sul portare o meno il cellulare a scuola bisognerebbe scrivere un capitolo a parte e lo farò prossimamente.

Se, nonostante le regole che avete fissato, vostro figlio passa troppo tempo davanti allo smartphone, esistono delle app che ci vengono in aiuto e permettono di programmare il tempo massimo in cui vostro figlio può utilizzarlo. Un esempio è Tim Protect che, ad un prezzo limitato, permette di impostarlo anche da remoto quando siete al lavoro e vostro figlio non è con voi. Con queste applicazioni si può per esempio impedire che vostro figlio utilizzi il telefono negli orari in cui dovrebbe dedicarsi allo studio. Lo stesso servizio lo offre Kids Zone o Spazio bimbi per Android.

Un altro punto importante per limitare i danni dell’uso del cellulare è fornire loro gli strumenti necessari e le competenze per gestirlo. Avere uno smartphone vuol dire essere a contatto con tutto il mondo di internet, ma spesso i nostri figli non ne conoscono le regole basilari. Occorre spiegare loro che non si possono inserire nome, cognome ed età ovunque con leggerezza. Così come le proprie foto. Su Instagram o gli altri social pretendere che abbiano un profilo privato e che accettino l’amicizia solo delle persone conosciute anche nella vita reale. È necessario informarli del perché è bene applicare queste regole e non imporgliele senza spiegazioni. Meglio metterli a conoscenza di fenomeni come la pedofilia online o il cyberbullismo. Perché essere consapevoli è spesso la prevenzione migliore.

Uno dei problemi a cui si è andati incontro in questi ultimi anni, è che non tutta la generazione dei genitori d’oggi è competente digitalmente. Molti non usano i social network e di conseguenza non ne conoscono funzionamento e rischi connessi. Anche se non volete farvi un profilo sui vari social cercate di interessarvene. Chiedete ai vostri figli di farvi vedere come funzionano. Ricoprite insomma il ruolo di educatore anche in un settore come quello dei Social che non conoscete bene perché i vostri figli lo frequenteranno sempre di più.

Promuovete un uso condiviso dello smartphone soprattutto se si tratta di un bambino. Non lo lasciate solo a lungo e verificate l’uso che ne fa. Con gli adolescenti è più difficile perché è giusto rispettare la loro privacy, ma fategli capire che dovete poter avere accesso al loro telefono se ce n’è necessità e ritenete di avere dei dubbi sulla loro condotta. Non fatelo però spesso e per spiarli, dimostrategli fiducia. Se usate dei social comuni, verificate però cosa postano.

La strategia migliore è sempre la stessa: parlare, parlare, parlare. (Alberto Pellai)

Quando gli regalate lo smartphone dotatelo di tutti gli accorgimenti che la tecnologia vi mette a disposizione affinché navighino in internet in un ambiente protetto. Impostate le funzioni di “parental control”. Nelle impostazioni si può anche scegliere cosa bloccare in base all’età di vostro figlio a seconda che sia un bambino o un adolescente. Contenuti pornografici o che hanno a che fare con droga, prostituzione e pedofilia sono ovviamente bloccati per tutti i minorenni. Quasi tutti i servizi di telefonia inoltre forniscono ulteriori servizi di protezione come Rete sicura di Vodafone. Esistono anche servizi a pagamento per alzare i livelli di sicurezza. Uno dei più completi è sicuramente Norton Family.

Se siete genitori particolarmente ansiosi o vostro figlio ha iniziato a frequentare ambienti che non vi piacciono, esistono delle app molto in voga negli USA che vi permettono sempre di sapere dove si trovi vostro figlio. Un esempio è Trova i miei amici per IOS. Su iPhone si può utilizzare anche la funzione “Trova il mio iPhone” purché conosciate l’ID del cellulare di vostro figlio.

Potete approfondire la vostra conoscenza sulle App esistenti per il controllo sul cellulare dei vostri figli qui. 

Per ultimo, ma non meno importante, ricordiamo che siamo un esempio per i nostri figli. Inutile chiedere a loro di non stare sempre con il cellulare in mano quando siamo noi i primi a farlo! Anche perché i nostri figli non distinguono se noi lo utilizziamo per lavoro, cose utili o futili. Per loro abbiamo semplicemente il telefono in mano! Quindi cerchiamo di dare noi per primi il buon esempio.

Se vi va raccontatemi nei commenti cosa fate per limitare i danni dell’uso del cellulare con i vostri figli.

Federica, Italia

 

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Author

Federica Italia

6 anni vissuti fra Cina e Thailandia. Un figlio nato a Shanghai e uno in Italia. Con 11 traslochi all'attivo mi sembra di aver vissuto più vite. Guardo il mondo con occhi curiosi, di solito dietro all’obiettivo della mia Canon. Adoro leggere e scrivere sui miei blog: Mamma in Oriente sulla Thailandia e My Travel Planner, il mio nuovo progetto dedicato ai viaggi!

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