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Team abbracci o team stammi lontano?

Written by Valentina Svizzera

In principio volevo scrivere un post di gratitudine, per sottolineare quante cose belle, nonostante tutto, mi ha portato questo malefico e spaventoso anno. Perché una volta che ti ci sei allenato, non ne puoi più far a meno di pori con gratitudine. Non Per esser in odor di santità, ma per puro, spicciolo egoismo: voglio stare bene, e la gratitudine è uno degli strumenti più utili, economici, e potenti per farlo. Però ogni tanto mi concentro pure io su quello che mi manca, oh se lo faccio… e due sono le cose che mi sono mancate e mi mancano di più quest’anno: i viaggi e gli abbracci, che fanno pure una bella assonanza!

Secondo la scienza l’abbraccio favorisce la produzione di ossitocina, l’ormone della felicità che allontana stress e favorisce la memoria. E nel mondo esiste un movimento, quello dei “Free Hugs”, ideato un ragazzo australiano, che abbraccia gli sconosciuti regalando loro affetto e calore umano! Vi sembrerò pazza, ma anche in tempi non sospetti io adoravo vedere questi matti con il loro cartello Free Hugs nelle piazze, portatori sani di abbracci! Un altro strumento di benessere a gratis. O forse sono gli effetti collaterali di questo isolamento forzato, probabile.

Non soffro per lo shopping natalizio (e lo shopping in generale) mancato, tantomeno per quella carrellata di aperitivicenesalutirecitecoridi Natale, quel “se non ci vediamo prima, buon Natale!” tanto ormai non vediamo più nessuno praticamente! Insomma ci saltiamo lo sbattone dicembrino con risparmio di tempo ed energie e festa finita. Sì, sono un mix tra Scrooge e il Milanese imbruttito, praticamente un caso da ricovero.

Ma visto che sono anche una Gemelli, o forse un pochetto bipolare, in imperfetto equilibrio tra introversione e estroversione, gli abbracci, quelli, mi mancano da morire. Sono cresciuta in una famiglia lombarda che definire parca in smancerie è riduttivo, non mi hanno cresciuto certo a suon di abbracci e baci. Un po’ il contrario di quello che avviene oggi coi miei figli che sono per mia fortuna degli abbracciatori seriali (che nemmeno dentro al c…o possiedi un tuo momento – chi indovina la citazione vince un abbraccio).

Però mi mancano gli abbracci con le amiche, quelli veri, in cui ti perdi e ti stritoli anche un po’ per ricomporti internamente. Mi manca da morire non poterle stringere. O consolare. O far andare a posto tutti quei pezzi sciogliendo un po’ di tensione e tristezza tra le braccia delle persone a cui vogliamo bene. Il contatto fisico. Quello buono.

E ho paura che quando tutto questo sarà finito abbraccerò anche il corriere che porta i pacchi Amazon, il postino, le maestre, il preside, il cassiere e la farmacista. Essendo in Svizzera mi denunceranno, poco ma sicuro. Ma che bello sarà?!

E voi da che parte state: Team abbracci o team ho trovato finalmente il modo per farvi stare lontani?!

Valentina, Svizzera

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Author

Valentina Svizzera

All'estero dal 2006, viaggiatrice da sempre, trismamma, autrice, formatrice e life e parent coach certificata, mi visualizzavo in un Paese caliente e vivo in Svizzera, sogno un mondo di bambini felici e adulti consapevoli, per ora mi limito passo a passo a costruire il cambiamento supportando gli altri nel loro percorso! E sapete cosa? Questo mi rende estremamente felice e grata, ovuqnue mi trovi nel mondo. :-)

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