Vivere all'estero

7 anni in Australia: tempo di crisi?

Written by Amiche di fuso

7 anni fa atterravo in Australia per la terza volta, pronta a cominciare la mia vita Down Under, ma ancora inconscia che quella volta sarebbe stata definitiva. Come dicevo ero già al mio terzo viaggio nella terra dei canguri – il primo per vacanza e il secondo per studio –, la relazione con il mio fidanzato australiano – oggi marito – continuava felicemente nonostante la distanza degli anni precedenti, e la vita in Australia mi piaceva… ma ero pronta a dire sì all’Australia per sempre?

All’epoca non lo ero. Ero partita, è vero, con un biglietto di sola andata per Adelaide, ma nella mia testa – e alla mia famiglia e ai miei amici – continuavo a ripetere che “andavo per dare una chance concreta alla mia relazione e che, se laggiù non fossi stata bene, potevo sempre tornare indietro”. Non ero partita per emigrare né per diventare cittadina di un altro paese. Non ero partita per dire addio per sempre al mio. Ero partita per inseguire un amore in cui credevo fortemente, e che poteva crescere solo con la quotidianità che la mia vita in Italia e la sua in Australia non ci consentivano.

Se mi seguite però saprete che da quell’atterraggio del 25 giugno 2011 non mi sono più voltata indietro. Il biglietto di ritorno poi l’ho comprato, ma era per ritornare in Australia dopo ogni viaggio in Italia. Questa terra così lontana, così selvaggia e così meravigliosa, è diventata casa senza che lo volessi. Giorno dopo giorno ha saputo farmi innamorare, dandomi sempre più di quello che mi ha tolto. Presto ricorreranno i 3 anni dalla mia cerimonia di cittadinanza, che ha segnato per sempre il mio legame indissolubile con questo paese.

Oggi sono 7 anni che mi sono trasferita in Australia. Ho lasciato la mia casa, la mia famiglia, la mia cultura a 20.000 km di distanza. Ho dovuto ricostruire tutto qui, in un paese nuovo, con nuove regole, nuove usanze, una nuova cultura. È stato facile? Direi proprio di no e, oggi che io e l’Australia festeggiamo questo settimo anniversario, mi viene spontaneo chiedermi se ne sia valsa la pena. Posso ancora dirmi felice e soddisfatta di questa relazione, o comincio ad accusare i primi sintomi di una crisi?

È facile amare l’Australia e penso che ogni turista che sia passato dalle sue spiagge bianche, dalle sue acque cristalline e dalle sue città pulite e sicure possa confermarlo. L’Australia è un paese immenso e per questo ha veramente tantissimo da offrire dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. In una nazione che è grande più o meno come gli Stati Uniti, qui trovate veramente di tutto. Dal deserto cocente alle montagne innevate, dalle foreste pluviali ai boschi temperati, dai vigneti delle zone mediterranee ai campi di canna da zucchero di quelle tropicali.

Per chi ama la natura e tutte le attività fattibili all’aria aperta, l’Australia è davvero un paradiso. Ma è un paradiso grande, enorme, e non è per niente facile girarlo tutto – a meno che non abbiate il lusso di un tempo (e portafogli) infinito.

7 anni in Australia

Le Whitsundays sono sicuramente tra i gioielli più belli d’Australia

Le grandi città in Australia si contano letteralmente sulle dita di una mano. Il resto sono cittadine e paesoni che, visti una o due volte, difficilmente valgono la pena di essere visitati nuovamente. E quindi cosa resta? Niente, l’Australia è spettacolare e bellissima – a mio avviso – dal punto di vista del paesaggio. Ma, appunto, per vederla tutta e bene, bisogna avere tanto tempo e soldi a disposizione. Purtroppo, con i giorni di ferie limitati e due famiglie che, giustamente, vorrebbero passare le vacanze con noi, le occasioni non sono mai molte.

Non vi nascondo che, dopo 7 anni, questo isolamento sta cominciando a logorarmi. Mentre voi in Europa avete la fortuna di poter fare weekend qua e là, in città interessanti e paesi nuovi, a costi irrisori, qui purtroppo non si può andare da nessuna parte. Certo, la Nuova Zelanda e l’Indonesia sono relativamente vicine, ma si tratta comunque di diverse ore di volo in entrambe le direzioni, e sono quindi mete impossibili per un weekend (almeno a mio parere).

E così ogni weekend è uguale al precedente, nonostante io cerchi sempre di scoprire quanto più possibile della mia città e dintorni… e ogni tanto vorrei poter prendere un aereo e in un paio d’ore massimo essere in una città diversa, nuova, interessante… che non sia la solita Melbourne o Adelaide!

Certo, i problemi sono altri, me ne rendo ben conto! Ma per il resto davvero non posso lamentarmi della mia vita australiana. Non ho mai fatto mistero di amare profondamente Sydney, la mia città adottiva, e lo stile di vita che mi permette di fare.

Amo le sue spiagge così come i suoi parchi, amo i suoi festival così come i suoi musei, amo il suo centro così come i suoi sobborghi più particolari. Amo il suo passato di colonia inglese così come il suo presente di hub multiculturale, amo le sue cucine etniche così come i suoi ristoranti più rinomati, amo il suo amore per il fitness così come quello per l’arte. Adoro il suo essere mare e il suo essere montagna. Ci sono anche tante altre cose che non amo, ovviamente, perché suvvia, nessuna città è perfetta, e sicuramente Sydney non lo è. Ma fa tutto parte del pacchetto, Sydney tanto ti dà e qualcosa di toglie, questo è innegabile.

Eppure per me, dopo 7 anni d’Australia, di cui quasi 5 a Sydney, la vita quaggiù ha ancora dell’incredibile. Giorno dopo giorno riesco ancora a stupirmi del suo cielo infinito e dei suoi strani animali. Della cortesia dei suoi abitanti e della poesia di un tramonto sul mare. Ancora oggi, dopo 7 anni, giorno dopo giorno scelgo l’Australia e quindi direi che no, non è ancora tempo di crisi per noi.

Claudia, Australia

Claudia ha collaborato con Amiche di Fuso da dicembre 2014 a novembre 2019.

Potete leggere Claudia qui

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

5 Comments

  • 7 anni non sono pochi e se hai scelto di rimanere significa che la crisi non c’è stata, o se c’è stata in fondo era solo qualcosa di passeggero. Significa che in fondo questo grande e meraviglioso continente anche se ti sembra stretto, in realtà ti dà molto. E questo non è poco.

    • Sono d’accordo. In 7 anni ci sono e continueranno ad esserci ovviamente momenti di dubbio e di sconforto, ma come in qualsiasi relazione, se questa continua vuol dire che tutto sommato non e’ poi cosi’ male… e io qui sono ancora molto contenta!

      • Ciao Claudia bellissimo articolo! Hai centrato appieno uno dei miei principali problemi, te lo dico io che vivo a Perth.
        In ogni caso, è fai bene attenzione a quello che scrivo: l’Europa è un paese morto… Anzi no è un morto che cammina ma non sa che ormai tutto finirà, rimarrà ben poco del suo fulgido passato. Ormai una vera e propria invasione è in corso e continuerà incessante. Tra 20/30 anni l’Europa sarà un altro paese come mai non lo avevi visto prima.

        • l’Europa è proprio così ricca perché ha subito ed accolto molte invasioni, come le chiami tu.

          Io sono stata un anno e mezzo in NZ e dopo un po’ l’isolamento di cui si parla nell’articolo non l’ho più retto. Ho girato molto, due volte in Australia, isole del Pacifico e Oriente, ma mi mancava prendere un bus o un treno ed essere in un paio d’ore in un borgo, mi mancava la storia e la differenza. L’unica cosa che rimpiango sono gli amici e i soldi

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