Perché è bello vivere a Houston

Scrivere questo articolo per raccontarvi le cose belle di Houston non è stata una cosa che mi è venuta naturale. Chi mi conosce sa che non amo particolarmente l’America nonostante ne riconosca enormi pregi. E’ una questione di aspettative tradite ma anche di convinzioni radicate a cui ho fatto fatica a dissociarmi. 

Io a Houston sono felice, lo dico a gran voce perché è la verità, ma anche perché mi serve per combattere la nostalgia della mia terra e delle sue imperfezioni che dopo tanti anni di espatrio torna ciclicamente e prepotentemente a galla. 

Ho un gruppo di amiche cospicuo che non ho mai avuto nel resto dei miei espatri e questo rende tutto più semplice. Per esempio queste righe che ho il privilegio di scrivere sono il frutto di una delle tante chat di Houston a cui mi sono rivolta per farmi aiutare a raccontare il volto migliore di questa città enorme e controversa. 

Non ho la pretesa di convincervi a trasferirvi qui, ma solamente voglio raccontarvi le cose più belle di questo posto, che è oggi la mia casa. Houston ci da lavoro, accoglienza e calore. 

1. Le case sono grandi, immense. La percentuale di gente che vive in appartamento è davvero minima. La maggior parte vive in case molto confortevoli, con ampi spazi, cucine grandi quanto un appartamento di NYC, giardini accoglienti che spesso includono piscine dalle forme più varie, complici e solidali delle calde temperature esterne. I prezzi non sono altissimi comparati con l ‘Europa o con altri stati Americani il che sta creando migrazioni di massa dalla California verso il Texas.  
2. Gli inverni sono miti. Ricordo di aver utilizzato le giacche davvero in rarissime occasioni. La maggior parte dell’anno siamo in maglietta e scarpe aperte.  Ovviamente tutti hanno una felpina a seguito, ma spesso più per l’’utilizzo smodato dell’aria condizionata in posti pubblici che per altro. 
3. Le strutture sanitarie al netto dei costi, come vi avevo raccontato già qui, sono molto belle e all’ avanguardia. Houston è sicuramente uno dei riferimenti mondiali sulla ricerca medica e tutto il mondo accademico sogna di fare ricerche qui o nello sfortunato caso di malattie importanti farsi curare in questi ospedali. 
4. Le possibilità di lavoro sono molto alte. Il tasso di disoccupazione in Texas sfiora il 4 %. una percentuale tutto sommato bassa se la compariamo a quella di altri paesi. 
5. La comunità internazionale è una delle più cosmopolite mai incontrate. Sembra che Houston ospiti una varietà multiculturale molto vasta, addirittura pare stia superando quella di New York. Questo sicuramente è strettamente legato alle possibilità di lavoro che hanno portato, per quanto possibile, intere comunità a trasferirsi. 
6. In Texas le tasse da pagare sono nettamente inferiori alla media statunitense. Esiste una tassa federale, come ogni Stato, ma non viene applicata quella statale. 
7. A Houston ci sono una quantità impressionante di ristoranti multietnici e di differenti prezzi. Se una cosa è certa è che qualsiasi cosa il tuo palato desideri, ci sarà un posto, più o meno caro, che saprà soddisfarlo. 
8. Durante le feste, da Natale ad Halloween ma spesso anche a Pasqua le case vengono addobbate con adorni di ogni tipo che decorano i vialetti e le finestre. A Natale è facilissimo imbattersi in veri e propri villaggi illuminati dove, spinti da una sana competizione, sembra di stare in un film americano vero. 
9. I Texani sono mediamente gentili. Spesso nel mio vicinato ho la sensazione di vivere in un Truman show, quando uscendo di casa la mattina, tutti rigorosamente col cane, ci si scambia con un sorriso a trecento denti il classico “Good morning, how are you ? “, che non serve a niente sia chiaro, ma che almeno trasuda gentilezza e non malumore. 
10. Non frega a nessuno come ti vesti. 

Non ho lasciato l’ultimo punto a caso. Non sono una donna particolarmente curata e vivere qui ha assecondato la mia natura sciatta dove anni ed anni di scoutismo hanno lasciato un’impronta notevole sulla mia essenzialità e praticità a danno dell’estetica e del buon gusto.
Houston non è una città dove l’eleganza della gente spicca particolarmente, il che qualche volta mi manca ricordando l’Italia e la moda parigina da dove provenivo.
La scarsa abitudine a vestirsi accuratamente spesso abbruttisce me e il mio guardaroba che si è ridotto ad abiti confortevoli e scarpe da ginnastica. Però la cosa straordinaria che nutre la mia indole è quel momento sublime in cui, andando al supermercato in tuta, dimessa e senza trucco mi guardo allo specchio e dico: “Fregatene Diletta, tanto ci sarà sempre qualcuno messo peggio di te, col  pigiama spaiato e le ciabatte con le calze.” 

Diletta, Houston