Succede anche che si ha un lavoro abbastanza sicuro e che si scelga di lasciarlo per avere di più, nella vita e per il futuro ed è per l’appunto la storia di Laura che insieme al suo ragazzo ha deciso di cercare fuori dall’Italia quel qualcosa in più e l’ha trovato ad Amsterdam, in Olanda. Seguitela nelle sue avventure sul sul blog Aroundaura.
La mia non è una storia di disperazione e di fuga da un’Italia senza opportunità. Ma una scelta, fatta insieme al mio compagno in un momento in cui il mio lavoro per quanto sicuro non mi soddisfaceva, al contrario mi provocava notti insonni e ansie quotidiane. Covavo da molto l’idea di mollare tutto e vivere all’estero, dai tempi dell’università e dell’esperienza Working Holiday in Australia e sentivo che era arrivato il momento.
Amsterdam non è mai stata una meta scontata: avevamo considerato l’Australia, poi il Canada, la Nuova Zelanda. L’idea era proprio quella di partire e andare lontano, ma tra i requisiti per il visto, i costi, i problemi della distanza e mille altre complicazioni l’Europa è sembrata l’opzione più “facile”. Alla fine, nonostante le ricerche preliminari degne della migliore analisi di mercato, complice il caso, una vacanza e una buona dose di sconsideratezza abbiamo optato per l’Olanda.
A decisione presa la ricerca del lavoro è stata tutt’altro che semplice: serate e weekend a scorrere centinaia di annunci online e a candidarsi ad altrettanti e l’email che si affollava di responsi negativi tutti uguali ed impersonali. La conoscenza dell’olandese richiesta praticamente ovunque. Poi un po’ per caso, un po’ per fortuna durante l’ennesima serata di ricerca intensiva ho conosciuto via Linkedin una recruiter del mio settore e dopo 4 colloqui via Skype ho ricevuto l’offerta dalla mia azienda attuale. A distanza di un mese da quella sera lasciavo l’Italia, un contratto a tempo indeterminato, un lavoro che nel frattempo era cambiato e che mi piaceva, per l’incertezza di un contratto determinato, un futuro difficile da prevedere, ma anche un’opportunità.
Oggi, ho ancora paura per il domani. Ma sono felice e convinta di aver fatto la scelta giusta. La città è splendida, carica di energia e semplice da vivere. Ho lasciato le ore di fila in tangenziale per la bicicletta. Ho trovato un clima lavorativo rilassato e accogliente, dove il venerdì si stappa una birra tutti insieme e il lavoro è valutato in qualità e non in quantità. Non so dire come andrà a finire questa storia, la sto vivendo e non vedo l’ora di poterla condividere con il mio compagno.
Io, nel frattempo, nella solitudine in cui spesso si ritrovano tanti expat, mi faccio forza, cerco di scoprire, Amsterdam e farla mia. Sono ancora agli inizi, probabilmente nella fase in cui tutto sembra migliore. O forse ho solo bisogno di convincermi della mia scelta. Fatto sta che è semplice e bello chiamare questa Amsterdam: casa.
Laura, Olanda.
Ciao Laura, ho letto con interesse la tua esperienza, che in parte è simile alla mia. Anche io sono ad Amsterdam da quasi un anno, e a poco a poco sto “facendo mia” la città. La solitudine a volte si fa sentire, è vero, ma le occasioni per incontrare gente e stringere legami forti sono tante 🙂 Perciò in bocca al lupo per la tua avventura, leggerò volentieri i tuoi aggiornamenti 😉
Ciao Sara, grazie mille! Per fortuna la città è splendida e accogliente. Un grosso in bocca al lupo anche a te.
Mi e’ piaciuto il tuo scritto, sincero e onesto. Ti auguro che la tua avventura sia completa e inebriante come ora. Ciao, Lx
Non importa quanto si pianifichi, le cose vanno spesso come vogliono. Ma non mi lamento e vivo l’esperienza giorno dopo giorno per come viene. Grazie mille per il tuo messaggio. Un abbraccio.
Ciao Laura, io vivo a Scheveningen, Den Haag, da 8 anni, con mio marito e due gatti. Da Aprile ad Ottobre passo molto tempo in Francia, ma se ci teniamo in contatto possiamo incontrarci, se ti va, o anche solo chiacchierare un po’ on line se ti senti sola. Un abbraccio e in bocca al lupo!