#expatimbruttito

Maccarone, m’hai provocato… e io ti sputo!

Written by Amiche di fuso

Ormai si sarà capito che la mia vita ruota principalmente attorno al cibo. Sono sempre stata una buona forchetta con buona pace di chi mi doveva imboccare da piccola e crescendo sono diventata quello che oggi chiamano una Foodie.

Ad ogni viaggio mi preparavo ad azzannare le prelibatezze locali, per le quali avevo già l’acquolina in bocca dal giorno in cui ne ero venuta a conoscenza su qualche guida cartacea (sì, parliamo dell’epoca pre internet). Ma c’erano altri canali attraverso i quali avevo accumulato una lista di piatti fantasmagorici che avrei fagocitato alla prima occasione… i maledettissimi films e le serie tv.

In cima alla lista, fino al 2004, anno del mio primo viaggio in U.S.A., c’era il famoso cestellazzo di pollo fritto, onnipresente in ogni storia dove comparissero una tv e un divano. Al secondo posto c’erano loro, protagonisti della cena al microonde di Kevin in Mamma ho perso l’aereo e re incontrastati di ogni pasto americano del piccolo schermo per tutti gli anni ’90: i maccheroni al formaggio.

E fu proprio la traduzione, credo, a trarmi in inganno.

Da sempre me li ero immaginati buonissimi, gratinatissimi e formaggiossissimi. Una roba tipo una pasta al forno ai 4 formaggi per capirci. Rigorosamente basata su un maccherone al dente e rigato. Una roba che mi pregustavo da almeno 15 anni prima di quel fatidico viaggio sopraccitato.

Oh quanto è crudele la realtà a volte… mortacci sua…

Durante il mio soggiorno a San Francisco a casa dell’amica Sharlene, in quel lontano autunno di 12 anni fa, si era deciso di fare una maratona di Gilmore Girls, telefilm amatissimo da entrambe. Mentre guardavamo il primo degli  episodi, ecco spuntare il mac n cheese. Sharlene mi guarda, le si illuminano gli occhi, e mi dice: “vuoi che anche noi facciamo cena con i maccheroni al formaggio?”
La guardo con la bava alla bocca stile Homer Simpson, ma poi mi ricompongo, perché per preparare una teglia di quella prelibatezza gratinata al forno, insomma, si sarebbe persa tutto il resto della puntata, e poi, che ospite maleducata sarei ad obbligarla spignattare per due ore?!
Declino con educazione spiegando la motivazione. Sharlene mi guarda e ride: “no ma guarda che i pochi minuti sono pronti!”

Allora penso che forse anche lei aveva nel freezer i maccheroni al formaggio di Kevin McCallister, belin (non dimentichiamo la mia origine ligure), il sogno si stava per avverare!

La lascio andare in cucina mentre mi crogiolo nella poltrona, assumendo  sempre più le fattezze di  Homer Simpson.

Sharlene riemerge pochi secondi dopo, ha in mano una scatola di cartone blu, me la mostra con orgoglio dicendomi che i mac n cheese sono li dentro.
Io, povera scema, credo ancora in qualche specie di trucco magico… o forse nelle doti sovrannaturali nascoste di Sharlene cuoca sopraffina e continuo a  sognare teglie formaggiose e fumanti, coperti da gratinature perfette.

Ritorna in cucina dove rimane per 10 minuti. Non sentendo nessuno dei suoni che avrei immaginato una tale produzione culinaria dovrebbe provocare, iniziavo a chiedermi come li stesse preparando sti cavolo di mac n cheese…

Poco dopo sbuca dalla porta della cucina con due piatti fondi in mano, dentro pare esserci pure una forchet…
A no, da vicino capisco che è un cucchiaio… Aspetta, ma cos’è sta sbobba gialla in cui è immersa la posata?!

Sharlene, con un sorriso che le va da un orecchio all’altro mi annuncia di darci dentro.

Con la stessa riluttanza con cui Ewan McGregor si tuffa nel cesso peggiore della Scozia in Trainspotting, mi accingo a mettere in bocca una cucchiaiata di sta brodaglia con dentro una pasta di forma indefinita. Me la immaginavo orrida, ma la realtà, a volte, supera l’immaginazione.

L’istinto era di sputare tutto a mo’ di bambina in via di svezzamento, ma mi sono trattenuta. Mi sono trattenuta talmente tanto che, non riuscendo a convincermi a deglutire sta poltiglia immonda (si, era pure riuscita a fa scuocere la pasta) l’avevo spinta nelle ganasce, imitando scoiattoli e criceti.

Lei mi guarda dicendo: “vado a prenderne ancora, ne vuoi? Guarda che ne ho fatti tantissimi!”

Io che non faccio mai complimenti a prendere seconde porzioni, con gli occhi lacrimanti dallo schifo, scuoto la testa e trangugio i primi 5 bocconi in una volta sola, implorando di avere un altro bicchiere d’acqua per liberarmi del dolciastro del formaggio sintetico.
Per fortuna mi aveva dato un piatto piccolo, normalmente l’avrei finito in due forchettate, ma mi ci sono voluti 20 minuti e una concentrazione che manco Buddha, per buttare giù quella mestolata di melma e pasta scotta.

L’orrore ancora permane della memoria e ora, quando sento dire Mac n Cheese mi sale la nausea come ad Alex di Arancia Meccanica dopo il trattamento di riabilitazione.

So che esistono Mac n Cheese commestibili a questo mondo, ma se anche voi sognavate paste al forno succulente, sappiate che dovrete fingervi morti in caso vi offrissero quelli provenienti da scatole di cartone.

 

Alessia, Louisiana

Alessia ha collaborato con Amiche di Fuso da luglio 2014 a gennaio 2020.

Trovate Alessia qui

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

5 Comments

  • Scusi, una curiosita’: ha provato a prepararli lei secondo il suo gusto ideale e a farli assaggiare ad un americano?
    Se si’, mi piacerebbe sapere la reazione.
    Grazie, e non se la prenda: per una esperienza negativa, sicuramente ce ne sono state e ce ne saranno molte altre positive.

    • Caro Francesco, ebbene si, visto che mi pareva impossibile non trovarne di buoni, mi sono cimentata io, e mi hanno detto che non erano mac & cheese XD
      Niente, piacciono solo con la salsetta un po’ dolciastra, d’altronde è un loro comfort food e quindi li lascio mangiare la loro melma. Comunque ne ho trovati di meno peggio, ma non sono una cosa su cui mi avvento quando la vedo sui menù o nei buffet, molto meglio andare per altri piatti che sono ottimi

    • può essere 😀 io ricordo uno dei tacchini arrosto e gravy migliori che abbia mai mangiato per il ringraziamento erano proprio stati fatti da americani che stavano al momento in Italia XD

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