Vivere all'estero

5 motivi per emigrare in Australia

Written by Amiche di fuso

“L’Australia non ha colpi di stato, non esaurisce le risorse ittiche con una pesca dissennata, non finanzia despoti impresentabili, non produce cocaina in quantità imbarazzanti, non usa la propria influenza in maniera arrogante e inappropriata. E’ un paese stabile, pacifico e buono”, scrive Bill Bryson in “Una terra bruciata dal sole”.

E da più di 5 anni questo incredibile paese è casa per me. Ma se devo essere del tutto onesta, io sono emigrata in Australia per stare con il mio allora fidanzato (e ora marito). Ho scelto questo paese per stare con lui, senza pensare, o neanche essere consapevole, dei pro e contro di questa mia decisione. Ma se non ne ero conscia all’epoca, nei 5 e passa anni che sono passati da quel momento, ho preso piena consapevolezza di cosa e quanto l’Australia abbia da offrire. E allora oggi voglio raccontarvi i miei 5 motivi per emigrare in Australia, uno per ogni mio anno Down Under.

1. Unicità e bellezza del paesaggio e della natura. Questo è l’aspetto più ovvio dell’Australia, di cui ci si può rendere conto anche durante una vacanza. L’Australia per me è sinonimo di grande bellezza naturale, e soprattutto durante il mio primo anno Down Under ho cercato di riempirmi gli occhi e il cuore di questi paesaggi. I grandi spazi e la varietà di natura ancora incontaminata da visitare sono davvero unici al mondo. L’Australia è un paese enorme e presenta una varietà enorme di climi e paesaggi appena fuori dalle grandi città. Dal sud temperato al nord tropicale, dalle montagne della Tasmania al deserto arido del Red Center, foreste pluviali, paludi di mangrovie, praterie e boschi: in Australia si può trovare praticamente di tutto.

2. La sicurezza. La seconda cosa che ho notato fin dai miei primi viaggi in Australia è l’estrema sicurezza di questo paese. Ho vissuto ad Adelaide e poi a Sydney, ho visitato varie volte Melbourne e sono stata a Perth e in Gold Coast. E in tutte queste città, più o meno grandi, mi sono sempre sentita al sicuro. Sia che fossi in giro da sola, sia che fossi con mio marito. Sia di giorno che di sera, sia in macchina che sui mezzi pubblici.
Lo stabile sistema politico, l’ottima manutenzione delle strade, il basso tasso di criminalità e gli elevati standard sanitari rendono l’Australia una meta facile e sicura da esplorare, anche in solitaria. Le grandi città, inclusa Sydney, sono quasi sempre sicure e sono veramente pochi i quartieri in cui c’è da avere timore a girare da soli. Con un po’ di buon senso, l’Australia si può visitare in tutta sicurezza, sia nelle grandi città che nel vasto Outback.

3. Qualità di vita. Sono le piccole cose a fare la differenza nella qualità della vita Down Under. Alcune risultano evidenti fin da subito, anche ai turisti di passaggio: le città, i parchi e le spiagge sono pulite ed i mezzi di trasporto sono (solitamente) efficienti. I bar e i ristoranti sono normalmente pieni e nei weekend la gente è fuori a godersi la vita.
Altre qualità necessitano di più tempo e della quotidianità trascorsa in questo paese per essere scoperte: il sistema sanitario è efficiente, l’educazione è ottima, gli stipendi sono mediamente più alti che in altri paesi, la disoccupazione è piuttosto bassa. Non per niente l’OCSE, ovvero l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, attraverso il Better Life Index colloca l’Australia al secondo posto come miglior paese dove vivere. L’Australia infatti si presenta al vertice delle classifiche sia per la dimensione dell’impegno civile sia per la qualità ambientale e lo stato di salute, le abitazioni e la sicurezza personale, l’istruzione e la competenza sul lavoro, il benessere soggettivo e le relazioni sociali, l’occupazione e i guadagni.

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4. La multiculturalità. Ricordo che una delle prima cose che mi stupirono durante la mia prima visita fu quanto l’Australia fosse un paese multietnico e multiculturale: passeggiavo per il campus dell’università di Adelaide e intorno a me vedevo solo asiatici… decisamente un aspetto dell’Australia che non conoscevo e che inizialmente mi lasciò molto stupita! Nonostante l’Australia sia ancora a prevalenza bianca, sono moltissime le minoranze etniche e linguistiche, ed intere aree delle principali città sono popolate solo da non bianchi. Sicuramente questa multiculturalità non va a genio a tutti, soprattutto a chi si trasferisce in Australia aspettandosi un paese bianco, ma per me è uno dei principali pregi di questo paese. Che siano i moltissimi ristoranti di qualsiasi etnicità presenti in città o i moltissimi festival tipici delle varie culture che si tengono durante l’anno, che sia la varietà di lingue parlate o di religioni professate, per me questo melting pot culturale arricchisce di moltissimo la mia vita qui in Australia! Senza contare che qui il fatto di essere italiano non provoca la benché minima reazione!

5. Possibilità lavorative e opportunità di crescita. I turisti di questo chiaramente non si preoccupano, e neanche i molti backpackers o fruit pickers che vengono qui per fare un’esperienza di vita breve. Ma per chi ha intenzione di rimanere in Australia per il lungo periodo, questo è senza dubbio la cosa più positiva e importante che questo paese possa offrire.  E’ indubbio che per il lavoro specializzato qui ci siano molte possibilità: c’è infatti un minor rapporto offerta/domanda e questo garantisce miglior opportunità come paga e carriera. Allo stesso tempo, come Londra una volta, qui in Australia ci sono ancora molte possibilità per lavoratori non qualificati, come camerieri, baristi e commesse. In Australia sono il 72% le persone comprese tra un’età dai 15 ai 64 anni ad avere un impiego retribuito, laddove il tasso medio di occupazione registrato dall’OCSE è di solo il 65%. La mobilità sia orizzontale che verticale è molto alta, è possibile e apprezzato riqualificarsi e cambiare carriera anche a un’età avanzata, e la meritocrazia è ancora una parola con un certo valore da queste parti. Detta in altre parole, il lavoro pagato in Australia non manca e questo di sicuro contribuisce a renderla uno dei luoghi migliori dove voler vivere.

L’Australia ha molti difetti: è lontana, è costosa, ha le stagioni invertite e molte ore di fuso orario rispetto all’Italia. Diverse tra le Amiche di Fuso non sceglierebbero mai l’Australia come prossima meta di espatrio, e sicuramente vivere quaggiù comporta numerosi sacrifici. Ma la qualità di vita molto alta, la bellezza della sua natura e le possibilità lavorative che questo paese offre mi ripagano di tutto.

Claudia, Australia

Claudia ha collaborato con Amiche di Fuso da dicembre 2014 a novembre 2019.

Potete leggere Claudia qui

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

7 Comments

  • Gentile signora, mi permetto di dire che non capisco. Nel suo post si parla di multiculturalita’ come di un pregio dell’Australia. Altri post apparsi su questo sito la considerano invece un paese, senza mezzi termini, razzista, per lo meno quanto a Sidney, che comunque e’ una citta’ molto importante, mi par di capire piu’ o meno come Milano rispetto all’Italia.
    Dove sta la verita’? Puo’ aiutarci a capire meglio?

    • Gli austliani sono molto razzisti e vedono noi italiani un po’ come noi vediamo gli stranieri che sbarcano nel nostro paese. Questa ragazza ancora deve entrare nel mondo del lavoro in Australia. Appena lo farà cambierà nuovamente idea.
      Io sono appena tornato dal Australia, posto bellissimo, ma sinceramente preferisco l’Italia

      • Caro Mattia, sono quasi 5 anni che vivo in Australia e in questo periodo ho lavorato, non mi sono certamente girata i pollici. Non so su cosa dovrei cambiare idea. Che l’Australia sia un paese multiculturale è un dato di fatto, e di certo non una mia opinione. Che in Australia ci siano persone razziste, è sicuramente un altro dato di fatto. Ma ovviamente non è possibile generalizzare, nè per gli australiani nè per gli italiani, e dire che tutti gli australiani siano razzisti.

    • Caro Francesco,
      la multiculturalità di un paese non esclude che in questo paese ci possano essere persone razziste. Anzi, molto probabilmente una causa l’altra. L’Australia è un paese di migranti, si contanto moltissime nazionalità e lingue. Questo, purtroppo, causa in alcune persone e in alcune situazioni, episodi di razzismo. La prima (multiculturalità) io la trovo una cosa molto bella, mentre la seconda (razzismo) molto triste. Ma ovviamente non si può generalizzare sul razzismo, ci sono moltissimi australiani che sono molto aperti al diverso, così come molti altri che non lo sono.
      Spero di essermi spiegata meglio ora.

    • Bisognerebbe capire se e’ un caso isolato, e soprattutto come e’ finito. Le discriminazioni sono brutte, piu’ brutte se colpiscono i bambini.

    • Grazie per aver condiviso questo articolo Luxor. In questo caso (molto triste) la discriminazione (che non ci dovrebbe mai essere) penso sia avvenuta per la questione del visto temporaneo più che per l’etnia del bambino. In ogni caso è una situazione molto triste e grave e spero che fosse un caso isolato

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