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Home sweet home anche in affitto? why not! di Nicoletta

Cercare un appartamento in affitto è la prima tappa obbligatoria di ogni expat: trovare quello giusto è sempre un terno al lotto in qualsiasi parte del mondo e non si impara mai abbastanza; ecco che ci viene in aiuto Nicoletta che ci regala qualche consiglio prezioso per far meglio al prossimo cambio di casa.
Seguitela sul suo blog  e sul suo account Instagram.

Capita nella vita di dover prendere in affitto un appartamento per un periodo più o meno lungo.
Nella città d’origine, per emanciparsi dalla famiglia e cominciare una nuova vita a lungo termine; nel posto prescelto per le due settimane di vacanze grattate e ben crociate sul calendario dell’ufficio lottando contro sgomitoni, oppure in qualche città estera dove siete stati catapultati per ragioni di lavoro, per un periodo non chiaramente definito. Carichi di entusiasmo ed evidenziatori colorati si comincia a spulciare l’elenco delle offerte: cercate, sottolineate, telefonate, poi vi vestite un po’ carini e andate – che gli agenti immobiliari, si sa, sono sempre eleganti!

Mi sono trovata nella seconda e nella terza situazione, ma probabilmente capiterà ancora. Allora con calendario e atlante alla mano, mi stavo chiedendo quali possano essere, in linea di massima, le considerazioni basilari da fare per non sbagliare di grosso una scelta importante come questa.
Attenzione, perché il problema non si presenta veramente la volta in cui vi è stata descritta una reggia e all’apertura dei battenti si appalesa il tugurio di Pallin Pescatore. Per quanto deprimente possa essere, quella è la situazione migliore in cui incappare, perché potrete immediatamente alzare i tacchi e darvi alla fuga. I veri problemi si presentano quando ci si trova, confusi, a scegliere un appartamento esteticamente carino, organizzato e rifinito con una mano di vernice alla moda. I luccichii annebbieranno il nostro acume già messo a dura prova dalle pregresse esperienze negative, e i nodi verranno al pettine, uno per uno, appena cominceremo ad accomodarci a casa, rovinandoci il periodo di soggiorno.
Ma noi non glielo permetteremo!!

Dunque, prima di firmare un contratto di affitto, mettiamo a fuoco:

  1. La luce: è relativamente importante se vivremo poco la casa durante il giorno.
    Probabilmente andrete a lavoro o viaggerete… Quello che veramente conta è il BUIO! Controllate che gli infissi siano comprensivi di ante oscuranti o che le tende siano di quei tessuti molto spessi, impenetrabili. In molti paesi del nord questi dettagli vengono tradizionalmente trascurati. Ormai però le luci notturne delle città sono molto invasive e dannose per la salute, per non parlare del Sole che sorge prestissimo anche la domenica mattina… che pretese!
    Insomma, per una casa poco luminosa durante il giorno credo si possa trattare al ribasso sul prezzo, ma il problema di una casa irrimediabilmente illuminata durante la notte, quello sì che è un difetto! Croce sopra!
  2. Il materasso: sediamoci sul letto, testatiamone la morbidezza e controlliamo la resistenza delle reti, sdraiamoci un momento e assicuriamoci che non si tratti di uno scarto vecchio del proprietario, uno di quei pezzi anteguerra con la lana appallottolata all’interno e le punte delle molle a fior di pelle. In una casa di campagna materassi di questo genere possono essere affascinanti, ma dormirci per un anno o più… Non so! Se invece  il trasferimento è una decisione a lungo termine, potremmo mettere in conto l’acquisto di un letto tutto vostro. Evvaii!
  3. Il bagno: Difficilmente all’estero troveremo bagni all’italiana. Le variabili umane e tecniche sull’argomento, ahimè, sono infinite e sempre sorprendenti. Fate un po’ voi. Mi viene in mente solo di quando, incintissima, non riuscivo a superare il lavandino, una sera, in un locale in cui altrimenti sarebbe stato carino passare la serata. Insomma, non vorrei entrare nel merito delle scelte di ognuno – più che altro, consideriamo gli spazi!
  4. Il vicinato: una domandina su chi abita nel condominio la farei. Perché le famiglie con bambini possono essere moleste, me ne rendo conto. Lo scalpitio continuo dei cavallini imbizzarriti dal piano di sopra è snervante, ma state certi che per le otto e trenta di sera finisce tutto come per magia, e i genitori e voi godrete della pace sudata e meritata. Il vicino discotecaro che organizza rave party… beh, quello sì che è un problema! Croce sopra!
  5. Il condominio: rimanendendo sul tema dei rumori, mi informerei sulle intenzioni dei condomini circa l’inizio di lavori di muratura, ristrutturazione della facciata del palazzo, rifacimento delle scale perché partire per sei mesi, un anno e trovarsi a vivere in pieno tutti i disagi arrecati da questo tipo di situazione, non è il massimo. Chi ve lo fa fare?! Croce sopra!
  6. Il riscaldamento: l’impianto deve funzionare. I condizionatori devono funzionare. L’acqua calda deve funzionare. E non lo darei per scontato… Ecco! Non ho altro da aggiungere sull’argomento.

home sweet home affitto amiche di fuso

 

Per quanto mi riguarda, questi punti appena elencati sono i fondamentali quando si è in cerca di un appartamento in affitto. Un capitolo a parte ci vorrebbe, per lo spostamento di una famiglia con bimbi piccoli, passeggini e necessità inimmaginabili ai più. Magari un’altra volta. Come sempre, se vorrete aggiungere altri suggerimenti basandovi sulle vostre esperienze, sarò felice di leggerli! Vi prego, illuminatemi! Potrebbe essere grottesco scoprire fin dove si spingono i proprietari di casa, ma divertente!

Coraggio, La vita è un’estate!
Per tutto il resto c’è ikea!

Nicoletta, Italia.

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4 Comments

  • complimenti per la bella foto a Efeso innanzi tutto… chissà quando potremo fare di nuovo un viaggio tranquillo in Turchia…
    A parte la premessa vorrei dirti perché su un punto sono in totale disaccordo con te.
    Ho comperato una casa, grande, con tante finestre, inondata di luce e senza nemmeno un’imposta. Abito in una frazione di Sanremo, non in Scandinavia, la luce di giorno è tanta, ma quando dormo dormo (anche in spiaggia a luglio!) e sai quanto risparmio ho in termini di tempo e in termini di soldi a non dover pulire, riverniciare, restaurare periodicamente antoni o tapparelle? I doppi vetri fanno da isolante termico e io non mi sono mai pentita di questa scelta. Con ciò non voglio certo dire che tu sbagli, ma che ci sono altri modi di vedere le cose. Se si ha davanti un bel panorama è piacevolissimo vederlo appena svegli e comunque anche quando abitavo a Milano avevo le tapparelle nel condominio, ovviamente, ma le lasciavo sempre su…e non ho paura del buio 😉 Grazie per tutti i validissimi consigli 🙂

    • Ciao! Grazie!!
      Si, anche io amo molto la luce e le case luminose. In Bulgaria però mi son trovata ad avere questo problema di non riuscire ad avere un bel buio di notte ed è stato faticoso… avevo sempre la sensazione di non aver dormito molto bene… 🙂 ma è chiaro che nei paesi del ord, freddi, fanno così per approfittare di ogni minimo bagliore… hanno ragione…

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