Food Guests

Aloha da Rosa e ricetta della sua cake al salmone

Written by Food Guest

Aloha, grazie per avermi aperto la porta e fatto entrare.

Mi presento un pochino: sono Rosalinda.

Nata a Perugia negli anni ’60, secondo me l’Italia più bella dove crescere da bambini e la più serena nei miei ricordi d’infanzia. Le corse in bicicletta nei campi di margherite, la TV in bianco e nero, le amicizie non virtuali, ma vere. Quelle che durano una vita.

Tuttavia, ho sempre sentito l’Italia come una terra dove mettere radici, non ali. Alcuni di noi nascono per volare, altri no. Il fascino del viaggio, dell’avventura, della scoperta di come si vive in altri parti del pianeta che ci accomuna, sono stati un mio chiodo fisso sin da piccola. L’America è stata sempre nel mio cuore sin da quando ne ho memoria.

A cinque anni, quando tutte le mie amichette volevano vestirsi da Damigella dell’800 o da Principessa per Carnevale, io mi vestivo da Toro Seduto. Alle medie la mia maglietta preferita aveva palme e lustrini e la scritta “Palms Springs”.

Nella vita credo che le occasioni si creino, e poi si debba avere la forza di coglierle. Una perfect storm di preparazione ed opportunità capita poche volte e dura un instante.

La mia occasione si presentò nel ‘96 quando decisi di mollare tutto alla veneranda età (per gli standard Italiani) di 30 anni ed andare a studiare in Oregon, il polmone verde d’America, nella West Coast, chiamata anche Pacific Northwest. Una cosa tira l’altra e da studente a laureata a residente, a cittadina, la storia sembra breve. In realtà sono stati 20 anni di scelte, sacrifici, gioie, dubbi, che mi hanno fatto diventare la persona che sono oggi. Ringrazio le lacrime che mi hanno dato forza, ringrazio i sorrisi che mi hanno dato speranza.

Ora vivo sempre in America, ma l’America delle vacanze nell’immaginario collettivo: le Hawaii. Una piccola collana di Isole distante un paio di Oceani e di Continenti da dove sono nata.

La vita qui mi ricorda molto quella della mia infanzia, il mare che amo e la gente espansiva. Sembra di vivere costantemente in technicolor e non darò mai per scontata la magia di questa terra che ora chiamo casa e che è ricca di cultura e spiritualità. La stessa spiritualità che cerco di imparare e rispettare quotidianamente.

Un’amica una volta mi disse che quando impariamo una nuova lingua, una nuova cultura, acquistiamo anche un’altra anima. Io lo trovo verissimo. La mia Anima Italiana, ora convive felicemente con quella Oregoniana e quella Hawaiiana. In fondo, non è la destinazione che conta, ma il viaggio.

Ad ognuno è dato solo un giro di giostra su questa terra. L’importante è scenderne e dire: Quanto mi sono divertita!

La mia carriera mi ha portata a diventare una Chef per caso. Dopo una laurea breve in Hospitality management and Culinary, ne ho presa una in International Baking and Pastry.

La summa di tutti i miei studi, e di un lavoro incessante nelle cucine come Chef o docente di cucina Italiana al College è quello che traspare nei miei piatti. Se dovessi descriverli li definirei come una gioiosa rivisitazione dei classici Italiani.

La ricetta che vi propongo oggi incorpora un po’ la mia storia.

Cakes di Salmone, che è uno degli ingredienti principali nella dieta del Pacific Northwest Americano, e che ho imparato ad amare tanto in Oregon. Il Bao, un pane al vapore che viene dall’Asia, per celebrare la cultura che mi ospita ora. Spero che vi piaccia.

Mahalo!

CAKES DI SALMONE CON PANINI AL VAPORE

Livello: Facile
Tempo occorrente: 4 ore
Serve: 6 persone

NOTE: Questa ricetta l’ho insegnata spesso con grande successo. Solo un paio di accorgimenti: usate il salmone in scatola dopo averlo pulito bene con le mani per rimuovere eventuali spine. Essendo già cotto risparmierete tanto tempo di preparazione e poi rende la ricetta meno costosa e più consistente.

Usate maionese buona. Una volta che metterete i dischi sotto il grill si cuoceranno con una doratura perfetta! (Io uso la maionese anche per fare il pane grigliato, provatela, ottima!). L’altra cosa che farà rabbrividire alcuni è che ho usato il formaggio con il pesce. In realtà il formaggio è ricco di Umami ed esalta il sapore, ma non si sente. Fidatevi! Siccome non ci sono proteine animali crude, assaggiate il mix prima di formare i dischi ed aggiustate di sale e pepe.

Infine: fate se potete, l’impasto il giorno prima. Sarà perfetto!

Ingredienti:

  • 475g di salmone in scatola (deve essere selvatico non d’allevamento)
  • 100 g di Ritz crackers, schiacciati con un mattarello oppure tritati
  • 200 g di maionese (sembra tanta ma fidatevi, meglio che usare uova fresche!)
  • 4 cucchiai di pangrattato
  • mezza cipolla rossa tritata finemente
  • scorza di un limone
  • 2 piccoli cipollotti tritati per guarnire
  • 100 g di parmigiano grattugiato
  • un gambo di sedano tritato finemente
  • 1 cucchiaino di mostarda americana
  • 1 cucchiaino di polvere di aglio
  • 1 cucchiaino di polvere Creola * se non la trovate segue ricetta
  • Sale e pepe Q.B
PER LA SALSA :
  • 8 cucchiai di maionese
  • 3 cucchiai di miele di buona qualità
  • 2 cucchiai di mostarda maericana
  • 1 cucchiaio di mostarda Dijon
  • succo di mezzo limone

ESECUZIONE:

L’impasto per le cakes di salmone è di semplice esecuzione, tuttavia risulterà più fermo e saporito se fatto la sera prima.

Scolate il salmone in scatola. In una ciotola capiente mettete: le briciole di Ritz, le verdure, le spezie e la maionese. Mescolate. Unite il salmone ed il pangrattato. Io faccio questa operazione con le mani e molto gentilmente. Mi serve come ultimo controllo per vedere se ci sono spine di salmone.

Formate 6 panetti con l’impasto. Potete coprirli e lasciarli nel frigorifero una notte o mezza giornata.

Al momento di cuocerli: accendete il broil nel forno. Mettete le cakes in una teglia di alluminio con un filo d’olio e infornate con il forno leggermente socchiuso per 6/ 8 minuti. Con l’aiuto di una spatola larga, girate gentilmente le cakes altrimenti si rompono, e ripetete. Dovranno essere dorate e un po’ scure come se fossero frittw. Una volta raffreddate leggermente si induriranno e sarà più facile trasferirle su di un tovagliolo di carta e raffreddarle.

Il giorno prima preparate la salsa mescolando tutti gli ingredienti.

POLVERE CROLA: (ottima su tutti i pesci)
  • 2 cucchiaini di paprika
  • 2 cucchiaini di sale
  • 2 cucchiaini di polvere di aglio
  • 1 cucchiaino di pepe
  • 1 cucchiaino di polvere di cipolla
  • 1 cucchiaino di peperoncino della cayenna in polvere
  • 1 cucchiaino di origano in polvere
  • 1 cucchiaino di timo in polvere
PANINI AL VAPORE:
  • 220 g di farina 00
  • 1 cucchiaio di polvere di te’ verde Matcha
  • 35 g di zucchero
  • 1 cucchiaio di sale
  • 140 g di latte tiepido
  • 1 cucchiaino di lievito in granuli
  • la punta di un cucchiaio di lievito in polvere
ESECUZIONE:

Pur essendo facile, l’esecuzione è piuttosto laboriosa.

Non iniziate a cuocere il salmone finché non avete messo i panini a cuocere al vapore, altrimenti finirete con panini non cotti o salmone freddo 🙂

Mettete ad attivare il lievito con il latte e lo zucchero. Quando avrà iniziato a fare le bollicine unite il resto degli ingredienti. Impastate per circa 10 minuti o finché non sarà più appiccicoso. Evitate di aggiungere tanta farina.

Lasciate riposare l’impasto al riparo da correnti d’aria per circa un’ora.

Dopo che sarà raddoppiato di volume, sgonfiatelo impastandolo. Quindi lasciatelo riposare per altri 30 minuti.

Ora stendete l’impasto a forma di rettangolo spesso circa 4mm. Arrotolatelo sul lato più lungo. Tagliatelo in 6 segmenti. Copriteli con pellicola ma non troppo stretta. Dovranno riposare mezz’ora.

Nel frattempo preparate la vaporiera.

Cuocete i panini per 15 minuti con vapore, e lasciateli riposare altri 10 nella voporiera senza aprirla o fanno le grinze!!

Serviteli caldi con il salmone e la salsa. Il contrasto dolce salato a me piace tanto!

Buon appetito, Mahalo and enjoy!!!

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Questa rubrica nasce dalla curiosità culinaria insita in ogni italiano: vivere all'estero vuol dire voler ricreare i sapori della tradizione e le ricette dell'infanzia per non dimenticare le proprie radici ma anche scoprire nuovi ingredienti e ricette sperimentandoli con la nostra capacità di trasformare semplici piatti in delizie. Ecco quindi una selezione di ricette della tradizione italiana e altre invece etniche presentate proprio dalle expat Italiane sparse nel mondo, raccontandoci anche la storie dietro a questi piatti.

2 Comments

  • Cara Rosa,
    come sai sono una tua estimatrice!
    Mi piacciono le tue ricette perche` riflettono chi sei e la tua storia. Poi va beh, sei grandiosa quando fai abbinamenti che a me non verrebbero mai in mente.
    Sei un genio culinario ed una bella persona. Felice di vederti insieme a noi Amiche di Fuso! un abbraccio, Claudia

  • Benvenuta Rosa! Non so se mi piace di più la tua cake o le tue riflessioni 🙂 saluti da una che, come te, aveva l’America nel cuore fin da piccola… e che invece è finita in UK!

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