Family&Kids

Mamma Italiana vs Mamma Svizzera

Written by Valentina Svizzera

Si sa, ogni genitore ed ogni famiglia è a sé e ognuno adotta più o meno consapevolmente lo stile genitoriale che più gli si confà. Non tutti gli italiani sono uguali, come non tutti gli Svizzeri, però dai, dobbiamo ammettere che ci son caratteristiche molto diffuse…

Noto che tante mamme italiane, quando arrivano in Svizzera, sgranano gli occhi sulle abitudini locali, anche legate all’educazione dei bambini. Quindi, senza scadere negli stereotipi, oggi vi propongo un post super leggero sulle differenze di approccio genitoriale tra le mamme svizzere e le mamme italiane.

  1. Non urlare!

Al nord delle Alpi i bambini italiani sono additati come grandi urlatori, i miei (soprattutto uno dei tre di cui non farò il nome) non fanno eccezione. È uscito dalla mia pancia con un primo vagito che assomigliava più a un urlo da tenore, e così è rimasto. Gli Svizzeri hanno poca tolleranza su questo aspetto e li capisco pure… Fatto sta che spessissimo i bambini italiani vengono inviati a far visite dell’udito perché i locali non si capacitano che parlino così ad alta voce. Ora, loro non saranno campioni di flessibilità, ma forse pure noi un esamino di coscienza potremmo farcelo. Se in un parco, per strada, al lago o in qualsiasi luogo pubblico i bambini Svizzeri fanno qualcosa che non si dovrebbe le madri gli si avvicinano sussurrando loro di non urlare/non picchiare/non rubare il gioco (e lo fanno quando proprio un comportamento è ritenuto inaccettabile, direi raramente). Immaginatevi la stessa scena a nazionalità scambiate: la mamma italiana in genere urla più dei figli sovrastando il loro chiasso. Ehm… ogni tanto lo faccio pure io.

2. Al parco giochi

Se c’è una cosa che amo qui sono i giochi dei parchetti, pareti di arrampicata, torri (per me insormontabili) o fantasiosi animali in legno, in cui per più di un attimo temi di non rivedere mai più i tuoi adorati pargoletti (o lo speri?). La mamma svizzera, che è anche un pochino orientata al risultato, per non dire competitiva, spinge i nanetti a arrampicarsi meglio e più in alto e con la fermezza di un coach navigato. La mamma italiana invece: “Scendi di lì che ti fai maleeee!” Oppure “No, ecco, sì attento, ti aiuto? Metti la mano lì, che fai, no no no, scendi, dai a mamma!”.

3. Non ti bagnare/sporcare

Sempre al parco giochi ci sono fontane e giochi d’acqua che se graditissime in estate (forse), quando il tempo non è bello o caldo (quindi nella maggior parte dell’anno) lo sono un po’ meno, ma mica per i bimbi, no, per le mamme…

4. Metti la giacca!

La nazionalità dei bambini la puoi indovinare guardando il loro abbigliamento e no, non parlo di eleganza o coordinamento delle nuance cromatiche (ok, si, un po’ anche da quello), ma da quanto sono coperti. Il pargolo svizzero giocherà in maglietta in qualsiasi stagione, quello italiano ci proverà pure lui, ma con scarso successo, perché verrà prontamente minacciato e/o rivestito dal genitore di turno.

5. Mangia!

Non so se il nostro sia puro amore per il cibo, una tendenza estrema all’accudimento tramite il nutrimento, una questione meramente culturale o un mix delle cose. Ma quello del cibo, lo sapete, per noi italiani è un vero tormentane. E se il bambino “non mi mangia”, siamo davanti a un problema davvero grosso. Sí, ci son passata anche io con il mio primogenito, e sì ne sono anche uscita, fortunatamente per la mia salute mentale. Ora non solo se non mangiano mangeranno domani, ma ultimamente ho cominciato a rivalutare il famoso Abend Brot (letteralmente il pane della sera) tedesco: ovvero la cena fredda, assolutamente non cucinata (leggi priva di sbattimenti) a base di pane, formaggio, salumi, verdura cruda. Sí, rabbrividivo pure io una volta. Poi mi è passato pure quello.

Ora è il vostro turno! Raccontatemi le differenze nell’approccio genitoriale che avete riscontrato nei vostri Paesi di adozione. 1, 2, 3… sfogatevi!

Valentina, Svizzera

PS: Per scrivere questo post non son stati maltrattati fisicamente o psicologicamente bambini o mamme, indipendentemente dalla nazionalità. 

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Author

Valentina Svizzera

All'estero dal 2006, viaggiatrice da sempre, trismamma, autrice, formatrice e life e parent coach certificata, mi visualizzavo in un Paese caliente e vivo in Svizzera, sogno un mondo di bambini felici e adulti consapevoli, per ora mi limito passo a passo a costruire il cambiamento supportando gli altri nel loro percorso! E sapete cosa? Questo mi rende estremamente felice e grata, ovuqnue mi trovi nel mondo. :-)

1 Comment

  • Mi sa che nell’animo sono una mamma svizzera! Infatti a volte le altre mamme italiane le guardo basite e loro guardano basite me e quando sono in Svizzera mi sento a mio agio. Tranne che sull’urlare. Io stessa ho un tono di voce sempre altissimo ed è ovvio che i miei figli copino. Però proprio non riesco a parlare più piano, e sì che mi sforzo. Dunque su questo siamo italianissimi!! In più, bambini sempre scoperti e poco abbinati, però sandali con i calzini MAI!!!! Italiana anche in questo 😉

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