#expatimbruttito

ESPATRIO dalla A alla Z (saltando giusto qualche lettera)

Written by Amiche di fuso

Vivere all’estero mi piace, moltissimo.
Non ho mai pensato di tornare indietro e sono molto grata ai paesi che mi hanno accolta.

Ma quali sono le cose che ancora oggi mi stupiscono, o quasi 😉 , del vivere all’estero ed in particolare di Scozia e Australia?

Diverse cose in verità e della diversità vado pazza, mi incuriosisce e rasserena le giornate.

Questo post è nato per strappare un sorriso.
Ogni argomento è stato, probabilmente, esagerato ed il tutto scritto con molta ironia e assolutamente nessun giudizio.

Bando quindi alle ciance, ecco la mia lista di fatti straordinari, in rigoroso ordine alfabetico.

ACQUA MINERALE
In Italia andate al supermercato sotto casa ma anche al negozietto aperto fino a tardi e trovate 35 scaffali di acqua minerale.
Le 72 marche di bevanda cristallina vi sembrano una cosa scontata.

Ecco, provate a bere un bicchiere d’acqua all’estero e poi ditemi.
Se vi va bene troverete una still water che vi lascerà perplessi, se vi va male sentirete scoppiar la pancia dopo appena mezzo bicchiere di sparkling composta al 100% da bollicine indotte chimicamente.
Che qui, quando sono onesti, quest’acqua la chiamano soda water e quando la versi fa il rumore dell’aspirina quando frizza.
No, dai, non puoi chiamarla acqua!

Assetati e con la pancia che scoppia rimpiangerete persino la fontanella dietro al parco di casa vostra in Italia, sì, quella a cui si attaccavano i cagnetti di tutto il vicinato.

ALZATINA DELLA CUCINA
E’ quel coso che da Ikea costa due euro e che va montato tra top e parete della vostra cucina.
A cosa serve?
Semplice, prendete un bicchiere d’acqua, ma riempitelo per bene, e gettatelo sul top.
L’acqua non raggiungerà la parete.

Lavate invece due piatti, due, all’estero e nell’ordine sentirete attivarsi tre dei vostri cinque sensi:
Udito. Ecco sgocciolare l’acqua a terra.
Olfatto. Ecco puzzare il mobile sottolavello di muffa.
Vista. Ecco infine gonfiare il suddetto mobile fino ad esplodere.

Estero.
Ma che non ce l’hai pure te l’IKEA?
E daje, su’.

BIDET
Sapete quando dicono “Italians do it better”, ecco a volte io rispondo “MA DE CHE??”.
Ma sul bidet concordo al 100%.

L’espatrio è tante cose.
Anche essere con i minuti contati e dover ricorrere ad una doccia veloce per darsi una sciacquatina all’acqua di rose nelle parti basse.

Qualche casa è in effetti dotata del magico strumento ma gli stranieri proprio non vi si appassionano.
A Londra non è raro vedere giardini con meravigliose fioriere fatte di… bidet.

CAFFE’
Ho giurato a me stessa di non essere mai l’italiana che all’estero si lamenta per il cibo.
Ho ceduto tipo al quarto giorno e dopo aver sputato l’ennesimo caffè.

Aò, ma che ce vuole?

Non solo devo aspettare 45 minuti per poterne bere una tazza (ma, lo ammetto, meglio lavorar così che con l’esaurimento) ma poi sa anche di eau di latrina bruciata?

Per fortuna c’è Google ma, nei primi tempi in un paese straniero, devi mettere in conto qualche figura da scema vera.
Inutile ordinare un “caffè”, per loro è la categoria e non l’espresso che avete in mente.
Io ho aperto la mente ai beveroni e vado di (Caffè)Latte.

DOMENICA E FESTIVI
Se venite da una grande città come me, rimarrete un attimino alterati nello scoprire che non solo non c’avete la metro ma manco il bus alla domenica a strapparvi dal vostro sonnolento quartiere residenziale.
Sì, è vero, i mezzi pubblici sono puntuali ma lavorare alla sera dopo le 23 vuol dire farsela a piedi per 40 minuti, così come al mattino presto.

Il vostro sedere vi ringrazierà.

ECCESSI
Nel vostro bagno estero troverete due manopoline o addirittura due rubinettini.
Dite addio al miscelatore, quel pezzo argentato che vi sembrava una cosa scontata nella vostra dipendenza Italiana.

Non lo è.

All’estero le mani te le lavi con l’acqua bollente da ustione di terzo grado o con quella gelata e vie di mezzo non ce ne sono.

FILE
Non solo non dovrete stare con l’ansia che qualcuno si intrufoli davanti a voi ma alla posta, per fare un classico e sgradito esempio, non impiegherete più di 10 minuti per sbrigare le vostre faccende e sentirete il bisogno di dirlo con uno status su Facebook.

L’unica coda alla quale dovrete abituarvi sarà quella per avere un caffè e rimpiangerete il vostro barista Italiano che in 7 secondi vi avrebbe già messo davanti tazzina e bicchiere d’acqua.

GOURMET
La roba da mangiare che in Italia pagavate un euro all’estero, cambio alla mano, ne costa 14.000.
Se la trovate.

E se in mezzo a tanti ham trovate un prosciutto crudo, che ve lo dico a fare che dovete essere pronti a sborsare la grana?

HAIR STYLE
Altra cosa che non ti dicono ma che tutte sanno (MALEDETTE!).

La vostra pelle del viso e, ancora peggio nel mio caso, i vostri capelli, reagiranno molto diversamente quando vivrete all’estero.
La vostra acconciatura risulterà un discreto nido di aghi di pino, se vi va bene.
Una busta di fave se siete come me.

IDEA BUSINESS
Solo una domanda.
Alzi la mano chi vivendo all’estero ha pensato “ma perchè non aprono una pizza al taglio qua sotto?”.

IMPIANTO ELETTRICO
Quante volte entrando in una nuova casa avete sentito pronunciare la frase “ci sarebbe da fare l’impianto elettrico”.

Ecco.

Altrove se ne fregano e le case non vanno a fuoco per miracolo.

LIBERTA’
Hai la taglia 38 ma di coscia?
Intanto, benvenuta nel mio club, Sorella!
Dopodiché abbracciamo assieme la filosofia del io mi piaccio e piaccio e sticazzi che è in voga in alcuni Paesi al di fuori dell’amato stivale.

Quindi.
Al venerdì sera preparati ad indossare tacchi vertiginosi, paillettes luccicanti e… minigonna ascellare.
Ti posso assicurare che nessuno si permetterà di dirti “a balena, ridacce Pinocchio” come nei miei peggiori incubi da trentenne ancora semi-adolescente.

Abbasso il body shaming e viva la libertà di essere belle.
Anzi “belle belle in un modo assurdo!

Ma ricorda le mie parole.
Anche con – 35 gradi al venerdì sera niente calze, che te lo dico a fare che qui si continua a rischiare la morte?

MATTONELLE
Vivere all’estero mi ha permesso di lasciare traccia di me in ogni paese visitato.

Solo qui infatti son stata libera di macchiare di tinta di capelli ogni parete bianca che, astutamente, i miei landlords hanno pensato di avere in bagno.
Parete bianca, bella rasata e con, se va bene, 5 o al massimo 6 mattonelle a proteggere il muro dall’acqua o dalla pazza con la tinta in testa.

La mia teoria è che tutti i marmittari esteri siano in rovina e vivano di stenti.

MOQUETTE
Tanto odiata la prima dagli Italiani quanto amata e ricercata attorno al mondo.
Io mi sento di dire che la moquette è il male senza se e senza ma.
Briciole, insetti, scarrafoni, polvere, capelli (sì, perdo i capelli di continuo).
Ci finisce in mezzo di tutto e non sempre hai voglia di passare l’hoover.

Il parquet di contro conferisce alla vostra villettina o al vostro appartamento quel delizioso e tipico scricchiolio all’inglese.
Idilliaco alle 3 di mattina quando tutti dormono e tu devi fare pipì.

ORARI DI APERTURA
Non solo il più delle volte rimani incollata al tavolo appiccicoso e privo di tovaglia, ma può capitarti di entrare in un ristorante alle 21 di sera e venire accolto da una cameriera sorridente che dice “mi dispiace ma la cucina ha chiuso”.
Alle 21 una volta uscivo di casa.

Non più.

PIZZA
Finalmente fuori per una bella pizza e… aò, che so’ ste mani nel piatto mio?

Ti ci devi abituare.
Sì perché una pizza intera ciascuno fa brutto.
Qua si shara tutto, una fetta per uno.

Che fa tanto amicizia ma anche no.

PEDONI
Al pedone italiano dovrebbero dare una medaglia al valore ma in realtà non è molto diverso dal guidatore italiano medio: fa un po’ quello che gli pare.

Io che mi reputavo integerrima in patria, mi sono invece resa conto di essere una gran maleducata una volta messo piede in UK dove, se non cammino su marciapiede o sulle strisce, mi suonano.
O spesso, giuro, accellerano per investirmi.

RISTORANTE
Scordatevi primo, secondo e contorno!
A cena fuori si ordina il piatto unico, ovvero un pezzo di qualcosa con verdure diciamo croccanti e magari un po’ di tagliatelle al pesto di accompagno.

Le verdure diciamo croccanti sono, per esempio, asparagi passati appena sulla padella da freschi.
O broccoli che restano belli duri come un sercio.

E tu, che hai sempre amato le verdure bollite, inizierai a capire i bambini dei film stranieri che piangono quando hanno qualcosa di verde nel piatto.

STUDENTESSE
In molti paesi la divisa ufficiale è la marinaretta, con golfino, camicetta e gonnellina sbarazzina alla Lolita.
Le ragazze vanno tassativamente in giro senza calze negli stessi giorni in cui io mi aggiro per casa con piumino e sciarpa di lana.

Forse per questo io ho la cellulite pure in testa e dietro alle orecchie.

TOILETTE PUBBLICHE
All’estero sono abituati a parlare in bagno, a condividere.
Ti salutano, ti parlano.
Io no.
Io sono la timida che vuole un bagno murato in cemento armato e invece le toilette che trovo hanno tutte 40 cm di spazio comunicante per lato.
Vedere le scarpe della mia vicina mi blocca il sistema parasimpatico.

Se poi la sento esclamare “oh Jesus, oh Lord”, con aria dolorante allora sarà la fine ed il mio solo obiettivo sarà quello di scappare in tempo, prima di venir travolta dalle sue… emozioni.

In compenso troverete sempre e solo bagni puliti.
A meno di non fare scalo a Fiumicino.


– SPECIALE AUSTRALIA
  Sapevate che…

– Se vedi una macchia sul muro…
No, non è la macchia, è l’ennesimo scarafaggio gigante che ti porta i suoi ossequi dentro casa.

– Al venerdì e al sabato se non vomiti l’anima non sei nessuno!
E con 20 dollari per un cocktail devi essere proprio un genio… della finanza… per ridurti così.

– Gli autisti del bus ti salutano e non per piacionarti.

– Gli assorbenti sono alti come mia nonna, 165 cm, e grattano.
Meglio non trattare l’argomento carta igienica.

– SPECIALE UK
Sapevate che…

– Una fantomatica legge vieta di avere prese elettriche in bagno.
E quindi i capelli phonati?
E la libertà?

– La doccia si accende con l’interruttore posto rigorosamente fuori dalla porta del bagno.
No, dai, non state bene.

– Quanto diluvia dicono “piovono cani e gatti” e dove vivo io direi anche orsi e panda.

– L’acqua piovana non ti bagna i capelli o almeno non sempre.
Però il freddo potrebbe ucciderti anche a giugno!

– La tua porta di casa (sì, quella che in Italia volevi solo blindata e con 40 catenacci) non solo è fatta di carta velina, ma ha anche un buco per farti consegnare mails e pacchi dal postino.
Favoloso se non hai la paranoia di essere spiata dal vicino smanazzone.

– Se vedi una macchia sul muro…
No, non è uno scarafaggio ma la muffa!
Giuro che per me è un continuo sollievo.

– Al venerdì e al sabato se non vomiti l’anima non sei nessuno!
Ma la birra costa poco quindi daje!

– Gli autisti del bus ti salutano e non per piacionarti.
Peccato però, sarà che mi sto invecchiando e c’ho in testa una busta di fave?

Serena, Scozia

 

Serena ha collaborato con Amiche di Fuso dal 2014 al 2018 e continua a scrivere per facciocomemipare.com

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Author

Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

51 Comments

  • Anche io concordo in pieno e posso aggiungere per il tema Australia:
    – la simpatica magpie (gazza ladra) che ti attacca per proteggere il nido. Da quando ho scoperto che non ti attacca se la guardi negli occhi, vado in giro a far brutto alle suddette all’urlo di “guardami stronza, guardami!!”
    – a Perth siamo talmente isolati e tutti non madrelingua inglese, che il vocabolario è ridotto a 200 parole, il più delle volte abbreviate in modo terribile come Ta = thank you e Arvo = afternoon. Ogni volta che incontro un madrelingua UK prendo appunti 😉

    • Ricordo che per il “TA” mandai un messaggio vocale a Claudia per chiederle… ma cosa cacchio vuol dire? XD

  • Grazie Serena!
    sono espatriata in wiltshire (UK) da due mesi circa e sta cosa che per asciugarmi i capelli dovevo andare in camera e … 1 cobgelare, 2 riempire di suddetti capelli ogni superficie per poi correre all’aspirapolvere mi perplimeva… cavolo addirittura PER LEGGE?!?

    Alice, magic roundabout (inghilterra)

  • Il fatto dei pedoni a Londra ce l’ ho ben in mente da quando al secondo attraversamento fuori dalle strisce, vidi una macchina che mi puntava accelerando. In compenso quando sei sulle strisce son sempre rispettosi: ci manca solo che ti stendano un tappeto rosso.
    Le verdure croccanti sono un must in molti paesi stranieri, però non pensavo fossero un contorno, le credevo solo decorative.

    • In effetti non mangiano neanche la salad quando e’ nel piatto, forse per loro la roba verde e’ sempre decorativa. XD

      Su Londra per me fu proprio lo stesso, paura!! 😀

  • Fantastico! Per alcuni punti ho pensato: “Meno male che non sono in un Paese anglosassone!” e per altri, invece, ti capisco! Sob…

  • E qualche osservazione positiva Serena please invece che così tante lamentele? Ci si deve adattare! E cmq da cuoca ti posso dire che verdura fa cucinata al dente mica si deve spopolare in bocca! 😉 😉

  • Divertentissimo e su molte cose è cosí anche in Canada. Ma vogliamo parlare dei parrucchieri??? La prima volta sono andata in inverno…considerando che qui la temperatura media è sui -20, sono rimasta come una scema quando la parrucchiera mi ha detto: “Sei sicura che li vuoi asciugare i capelli? C’è il supplemento!”
    Ma io dico…non li vedi gli orsetti polari fuori dalla vetrina?!?!?!
    Per non parlare della messa in piega…non sanno cosa sia 🙁
    Grazie per le risate!

    • Io da quando sono in giro non ho mai tagliato i capelli, ahahah! Ma ne ho sentite di storie come la tua! 😀

  • Cosa mi hai fatto ricordare! L’assenza della presa in bagno e i rubinetti separati, quando vivevo a Malta odiavo il fatto che fosse un’ex colonia inglese… Non era meglio se era un’ex colonia italiana e nel bagno c’era il Bidet? Adesso che sono in un’ex colonia francese è tornata la presa, ma il bidet resta un sogno… Ma almeno posso lavarmi le mani senza bruciarle con l’acqua calda!

  • Buongiorno, non vorrei fare l’antipatico fuori dal coro, ma frequento abbastanza Londra e, diciamo negli ultimi tre anni, ho notato un’evoluzione: prima hanno comperato le macchine da espresso italiane (quelle che ho visto in giro erano le migliori, tipo Gaggia o Cimbali), poi pian piano hanno imparato a usarle. Quest’estate, il caffè non aveva nulla da invidiare al nostro espresso lungo, e con un po’ di pazienza per spiegare il barista te lo fa anche ristretto. Poi, è chiaro che c’è di tutto, ma anche in Italia c’è sia la prelibatezza, sia la “ciofeca”…

    • Hai ragione secondo me invece!
      Diciamo che e’ anche tanto questione di gusti. A me non piace neanche l’espresso Italiano, ahaha, lo trovo disgustoso senza latte ma almeno mi sveglia.
      A Melbourne, che e’ considerata la capitale australiana per il caffe’, non credo di averne mai bevuto uno che mi piacesse! Ma e’ questione di gusti e abitudine, davvero…
      Qui in UK ordino il latte ma ha davvero troppo milk per me… e niente, non mi sveglia uguale! Sigh.

  • Non vorrei spaventare nessuno che mai si dovesse trovare a venir qui ma assicuro che quanto a parrucchieri, caffe’, bagni e cucine nessuno puo’ battere i Cinesi… in cucina troverete un utilissimo (come no) sterilizzatore a 2 comparti ma del forno nemmeno un ombra e al massimo se proprio il landlord era super avanti 3 fuochi per cucinare ma di norma son 2…ovvio tutto ciò’ se non sei a Beijing, Shanghai e Guangzhou li’ oramai se paghi trovi di tutto parlo di provincia e campagna.
    Pero’ almeno lo scaldabagno e’ dentro al bagno che poi non ci sia il riscaldamento in casa pero’ e’ un altra cosa!!!
    Il bello dell’espatrio direi sta anche in ciò’…quando non scleri in dialetto davanti al primo che incontri per strada!!!

  • Ah ah Serena mi hai fatto morire… Non so se piangere o ridere vive do come te in UK. Ma hai mai provato a farti la ceretta dalla beautician??? Sono uscita che appiccicavo da tutte le parti … Oltre a notare che non cambiano la coperta vecchia e spiluccata su cui ti fanno sdraiare… Per non parlare del pedicure… Questa estate me l’hanno fatto con i sandali addosso e sdraiandosi letteralmente a pancia in giu’ sul pavimento… Pnon riuscivo piu’ a fermarmi dal ridere

    • Grazie Laura, ahahah, so che puoi capirmi meglio di altri! 🙂

      Sull’estetista hai ragione, ahahah, le risate! 🙂

  • Ciao!! Sono Nicole, 30enne, espatriata in UK (Cheltenham) da quasi 5 mesi.
    Che dire? Questo post e’ il top!! 🙂 Concordo su tutto ma sopratutto sulla lettera M.. Moquette.. maledetta!! Io ed il mio ragazzo per fortuna abbiamo trovato una casa dove c’e’ solo in camera… ma abbiamo visto delle case dove c’e’ anche in bagno! :O Comoda… cosi’ non serve il tappettino quando esci dalla doccia… aiuto!!
    E poi il non avere le prese in bagno? L’ altro giorno mi sono fatta il silk-epil in corridoio.. na goduria.. no comment!!
    Vorrei concludere parlando della porta di casa… se qualcuno vuole con una spallata la butta giu’.. ma vabbe’.. vuol dire che e’ un paese sicuro!! 😀
    Scusa se mi sono allungata troppo..!! Un abbraccio, Nicole

  • È stato troppo divertente leggere il tuo articolo!!!!
    Sono contenta di aver scoperto il vostro blog…
    Ogni giorno leggo le vostre storie e vi ringrazio perché mi tenete compagnia..soprattutto ora che ho deciso di trasferirmi all`estero e sto passando un momento di malinconia !!!!!
    Grazie

    • Ti ringrazio Naike e ti capisco benissimo quando parli di malinconia dopo la scelta.
      Dove andrai?
      Il mio prossimo post parlerà proprio di questo. 🙁

      Un abbraccio e tienici aggiornate!

    • Ciao
      Mi trovo a dubai….
      Se avete qualche consiglio per migliorare il mio pessimo inglese vi prego scrivetemi!
      Anche perché la mia lingua ufficiale al momento e fatta di poche parole, tipo ghe ghe, boo, cucù,pappa!!!!!

      Naike

  • Fantastica XD per gli assorbenti però, io ho già risolto: coppetta mestruale e via ^_^

    Anch’io sogno di espatriare, ma con un compagno refrattario all’idea e una bimba non è molto fattibile 🙁

    • E’ qualcosa che va pensato molto bene, naturalmente.
      Capisco la titubanza del tuo compagno perché non e’ per niente facile malgrado la nostra allegria nel raccontarci… Pero’, giuro, ne vale la pena ogni giorno.
      In bocca al lupo!!

      • Ti ringrazio.

        Conta che era refrattario persino all’idea di cambiare città per avere un lavoro migliore (la ditta sarebbe fallita di lì a poco un’altra volta e non avevamo ancora la piccola) 🙁 poi, sono stata io quella che ha dovuto mollare la città natale quando abbiamo avuto la bimba

        Btw… sto facendo il conto alla rovescia per quando la ditta fallirà di nuovo (sarebbe la quarta o quinta volta da quand’è lì dentro)

        • Io ero arrivata al punto di non credere piu’ nell’Italia come possibile futuro, ma non e’ cosi’ per tutti naturalmente.
          Iniziate a parlarne, candidatevi per gioco all’estero… le cose a volte vengono anche da sole. :*

    • Non esagerare al contrario, sarebbe come se un inglese scrivesse che noi Italiani beviamo molto caffe’ e niente di piu’.
      E’ una esagerazione come scritto nel cappello del post, non affibbia etichette e scrivo di comportamenti umani solo raccontando dei venerdi’ sera in UK e AU (ed il problema con l’alcool non lo inventa l’italiana che scrive, e’ noto che esista e che entrambi i governi facciano di tutto per sensibilizzare).
      Per il resto si parla di differenze, piccole, grande e magari non percepite uguali da tutti, come e’ giusto che sia, ma solo di differenze e di usanze diverse appunto.
      Che io adoro.
      E infatti che sia UK o AU sono integrata e non rimpiango niente. 🙂

  • Io vivo in the UK, concordo con tutto lol dopo 4 anni il bagno medioevale moquette e scemenze varie si fan sentire.

  • ahha Serena, vorrei aggiungere: ma il pavimento moquette sopra al parquet dove lo mettiamo? così si hanno tutti gli effetti negativi insieme ahhaha
    a parte gli scherzi, ero in un albergo dove c’era la moquette, ma il pavimento scricchiolava. era un vecchio castello, magari era l’effetto ghost compreso nel prezzo? XD

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