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Tutti i nomi di Taiwan

Written by Veronica Marocco

E dopo due anni in a Tokyo, ecco arrivare la proposta che ci fa accettare l’ennesimo trasloco. Il copione si ripete: mio marito mi chiama uscendo dal lavoro, a tarda sera, chiedendomi di aspettarlo sveglia, che mi deve parlare: ha appena discusso del nostro prossimo passo. Come sempre ha risposto che ci avrebbe riflettuto, e che ne avrebbe discusso con me. E ora sta arrivando.  Nella mia testa un carosello di immagini: io con la baguette sotto braccio all’ombra della Tour Eiffel, io che passeggio nei quartieri alla moda di Londra, io che vado a correre a Central Park… “Che ne dici di Taipei?”, chiede il marito, e immediatamente capisco che, come da qualche anno a questa parte, la nostra prossima destinazione non sarà così cool… e come sempre, decidiamo di non essere mainstream! 🙂

Avevamo già avuto qualche problema con Hong Kong, molto meno con Tokyo ovviamente, ma con Taipei la questione si è fatta decisamente più dura: “Eh? Scusa? Dov’è che andate?” è stata solo la più frequente delle domande.

E allora forse c’è bisogno di chiarezza, anche perché da qualche mese ormai siamo arrivati a Taipei, sull’isola di Taiwan, sull’isola dei mille nomi, dove è nata la nostra bambina, made in Japan, born in Taiwan, 100% Italian!

Taiwan è il nome più comune, quello delle etichette Made in Taiwan, quello cinese con il quale questa isola viene identificata un po’ ovunque nel mondo. Spesso con questo nome si intente tutta la Repubblica, non solo l’isola principale, ma anche le più piccole.

Repubblica di Cina è il nome ufficiale, quello dello Stato con capitale provvisoria Taipei (eh sì, Taipei in realtà é una capitale di ripiego!) ma ufficiale Nanchino, quello non riconosciuto dal consiglio di sicurezza ONU, quello che serve a distinguerla dalla Repubblica Popolare Cinese, cioè la Cina continentale, insomma, la Cina che conosciamo come quella “vera”. La Repubblica di Cina, oltre a reclamare dunque la città di Nanchino come capitale, si considera, novello Davide contro un gigantesco Golia, avente diritto anche ai territori (tutti!) della Repubblica Popolare Cinese.

Formosa é il nome con il quale l’isola principale dell’arcipelago viene chiamata per la prima volta dai marinai portoghesi di passaggio: ilha formosa, l’isola bella, un’annotazione sbrigativa fatta su un registro di bordo a meta del XVI secolo.

Cina Taipei è il nome con il quale, a partire dal 1979 e per decisione del Comitato Olimpico Internazionale, questo paese viene chiamato ufficialmente ai Giochi Olimpici. È un nome completamente fittizio, che ad ogni ricorrenza di questo evento sportivo suscita non poche polemiche: Taiwan non può infatti usare nessuno dei suoi nomi ufficiali, né la sua vera bandiera (rimpiazzata da un’altra che viene utilizzata solo in questa occasione ed accompagnata appunto al nome Cina Taipei, quella nella foto, per intenderci), e men che meno il suo inno: in caso di vittoria non può infatti neppure essere suonato!

Provincia Separatista di Taiwan: il nome più brutto, la denominazione ufficiale con la quale la Cina (Repubblica Popolare Cinese) chiama Taiwan (Repubblica di Cina): ovviamente il desiderio del governo cinese é quello di riannettere Taiwan al governo centrale, facendone una provincia autonoma indipendente ma comunque appartenente allo stato, come é stato fatto per Hong Kong, ex colonia britannica, e Macao, ex portoghese, promettendo di utilizzare lo stesso metodo, quello di “un paese, due sistemi”. Ma se il ritorno di Hong Kong e Macao è stato frutto di trattative puramente politiche e generalmente pacifiche (la prima resa dagli Inglesi dopo anni di discussioni segrete sotto l’egida dell’allora ministro Thatcher con una mossa quasi obbligata, in quanto l'”affitto” di gran parte del territorio cittadino stava letteralmente scadendo, la seconda quando non era ancora la Las Vegas d’Asia di oggi, di cui i Portoghesi sono stati felici a quanto pare di sbarazzarsi, essendo una colonia ritenuta non particolarmente produttiva), quello di Taiwan non appare per nulla scontato: i Taiwanesi non si fidano delle promesse dei cugini continentali, possiedono un’identità nazionale ed un patriottismo troppo forti, e hanno sempre ribadito la volontà di non cedere. Guardando dalla finestra la torre del famoso 101, ricca di simbolismi e simbolo di un popolo che si piega ma non si spezza, sono convinta anche io che questo ricongiungimento non sia previsto in un futuro prossimo.

Per ora, restiamo a guardare per scoprire cosa succederà, con l’ennesima carta d’identità asiatica nel portafoglio…

 

Veronica, Taiwan

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

2 Comments

  • Cavoli! Non sapevo di tutte queste “peripezie” legate al nome e all’identità di questo luogo! Grazie per l’esauriente spiegazione!

    • In effetti Taiwan rimane sempre un po’ sconosciuta…! ma davvero vivibile ed interessante 🙂

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