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Dove mangiare a Taipei: i miei consigli

Dove mangiare a Taipei
Written by Veronica Marocco

Forse Taipei non è esattamente la meta turistica più ambita e famosa, ma l’isola di Taiwan in generale offre delle belle sorprese. Di conseguenza, doveste per caso passare di qui, questo mese mi va di lasciarvi qualche mio posto del cuore e qualche suggerimento.

Ovviamente è una mini-guida velocissima e raccoglie solo una minuscola parte delle informazioni che si potrebbero dare sul cibo a Taiwan, sulla sua cultura e i suoi costumi.

Un’altra nota: non mangio mai nei ristoranti italiani quando viaggio all’estero, ma vivendo in pianta stabile da questa parte del mondo, è normale che io abbia trovato e frequenti regolarmente ristoranti italiani e pizzerie. Amo la cucina orientale, ma… abbiamo tutti bisogno di una pizza!

Io sono una persona abitudinaria, sul cibo: mi piacciono i sapori semplici, non amo le mescolanze troppo coraggiose e gli esperimenti troppo audaci. Sono molto esigente ma anche molto noiosa: amo andare quasi sempre negli stessi posti e, una volta trovati, mi piace essere riconosciuta, salutata, ricevere un sorriso da chi mi accoglie nel suo locale.

Ecco dunque dove vale la pena fermarsi in città (secondo me!):

Gli Orientali:

  •  Shin Yeh: buono, non caro, semplice ma gustoso.
  • un classico a Taipei, che ha dato origine al primo ristorante della catena: Din Tai Fung. Dumpling e riso saltato da provare assolutamente, hanno una consistenza eccezionale, viste le migliaia di coperti che ogni giorno fanno. Ormai hanno esportato il concetto un po’ ovunque nel mondo, ma questo è l’originale!
  • a Taipei lo street food la fa da padrone: basta trovare un night market e potrete gustare moltissimi piatti tipici locali.

La carne:

  • qui a Taipei molte steakhouse sono davvero care, e in generale la carne ha un prezzo non proprio politico, soprattutto se si tratta di manzo. Le Blanc é uno dei miei indirizzi di riferimento. Solo due piatti (steak e patatine fritte oppure aragosta) per cena e tre a pranzo (aggiungete il burger), e una filosofia che mi piace, come capirete: fare poche cose e farle bene (se c’é qualcosa che mi fa scappare, sono i ristoranti con i menù troppo lunghi e troppo fusion. Non puoi fare bene la pasta, i sushi e pure la tagliata di manzo).

Gli Italiani:

  • sul versante italiano, La Piola Cucina Italiana, trattoria nell’animo ma con ingredienti ottimi e freschissimi. Lasciatevi consigliare dallo chef Cristian e fidatevi ciecamente (anche se rischiate di incontrarmi al tavolo vicino!)
  • Un po’ più sofisticato (ma con la pizza alla carta, buonissima!), Bencotto al Mandarin Oriental. Non fatevi intimorire dalla cornice lussuosa dell’albergo: a fronte di un buon servizio ed un’alta qualità, i prezzi sono abbordabili. La carta dei vini è di livello eccellente per gli standard locali, i piatti saporiti, che riescono ad unire tradizione e orgoglio italiano ad una sapiente innovazione.
  • la mia pizza preferita: Antico Forno

La Saudade:

  • nei miei momenti remember Tokyo con le lacrime agli occhi, il pensiero va a Maisen (e al suo tonkatsu, cotoletta di maiale).
  • per chi vuole un sushi di livello, che gli faccia sognare il Sol Levante, sicuramente Kitcho. Pesce di grandissima qualità, sapori perfettamente bilanciati e una grande eleganza di esecuzione
  • da appassionata di tè e case da tè (poi chiedetemi perchè il Giappone mi manca!) non potevo non nominare Wistaria Tea House: bellissima selezione di tè, ovviamente, ma anche qualche piatto sfizioso e leggero.
  • Yellow Lemon. Il pasticciere, Andrea, è un artista e un vero e proprio creativo del dessert. Inoltre, propone anche una piccola carta di piatti salati, qualora voleste un vero pranzo. Da non perdere il suo tea time con pic-nic! Non c’é nient’altro da aggiungere, guardatevi due foto e correte, se avete ancora spazio!

Se passate, però, fatevi sentire!

Veronica, Taiwan

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

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