Vivere all'estero

Il mio prossimo espatrio: le 5 mete più probabili

Devo fare coming out: sono una persona che ha bisogno del piano B, C e D per funzionare bene, soprattutto se si parla del prossimo espatrio.

Non che io abbia problemi a gestire i cambiamenti improvvisi o la quotidianità. È solo che li affronto entrambi molto più serenamente se ho vagliato tutte le possibili strade da prendere in caso di imprevisti.

E se nessuno dei piani fatti non si può attuare? Pazienza, se ne fa un altro. Ma il fatto di averli lì in un cassetto (anzi, in una cartella del PC pragmaticamente chiamata Futuro) mi fa pensare che in qualche modo sono preparata a farcela. Qualunque cosa accada, qualsiasi sia il mio prossimo espatrio.

Lo ha spiegato bene Mimma qualche mese fa, e io mi sono ritrovata subito nelle sue parole. E ultimamente anche in quelle di Nadia, che come me è un’expat “a progetto” costretta a seguire i capricci di un mercato non sempre prevedibile.

Da quando ho finito di sistemare le mie cose a Londra, ho iniziato a pensare alla prossima destinazione. Non ho in programma di tornare in Italia, e in realtà nemmeno di muovermi. Ma il mio è un mondo lavorativo in cui le cose accadono in fretta, e potrebbe capitare di dover fare le valigie da un mese all’altro. Oppure di essere costretta ad andarmene. Brexit rischia di cambiare le carte in tavola nei prossimi anni. E sì, aggiungete il fatto che né io né il mio ragazzo siamo particolarmente innamorati dell’Inghilterra. Capite perché, appena arrivata ho già la testa verso il prossimo espatrio?

Parlando con colleghi e guardando dove spuntano più offerte di lavoro, ho stilato una mia personale classifica dei cinque posti in cui è più probabile che io mi trasferisca nei prossimi anni.

Rigorosamente in ordine di probabilità e non di gusto personale, che io preferisco attrezzarmi per la realtà che per i sogni!

1. Stati Uniti

New York o Los Angeles sarebbero le mete lavorativamente più logiche. Ma io sono riluttante all’idea di avere sei o nove ore di fuso rispetto a famiglia e amici, e di essere a una distanza tale da non riuscire a tornare a casa se non una volta o due l’anno. Ci sono poi la questione del congedo parentale inesistente, e quella delle armi che chiunque può acquistare. Ciò rende l’American Dream più simile a un incubo ai miei occhi. Sarà che mi sento europea fin dentro alle ossa, ma non credo che lì potrei mai sentirmi a casa.

2. Francia

Se dovessi gravitare su Londra per il resto della mia vita, probabilmente sceglierei di non viverci full time. Non è che non mi piaccia come città, ma non è il tipo di posto in cui vorrei far crescere la mia famiglia.

Sogno una casa con giardino in una cittadina tranquilla. Sogno scuole pubbliche di qualità, e un sistema sanitario efficiente. Sogno un Paese che si metta in discussione e con una forte impronta creativa e artistica. Diciamo insomma che ho lasciato il cuore in Francia e vorrei tornare là.

L’ipotesi di fare la pendolare col TGV non mi spaventa più di tanto, soprattutto se potessi permettermi una base londinese. E l’idea di fare la spesa in un mercato francese in bicicletta nel weekend? Compenserebbe tutto lo stress di cambiare casa e Stato ogni quattro giorni.

Certo, se avessi dei figli bisognerebbe organizzarsi bene affinché non rischino di restare abbandonati oltremanica. Ma gli incastri complessi sono il mio pane quotidiano e non avrei la necessità di essere in ufficio tutti i giorni. Troppo difficile? Forse, ma sicuramente è un’opzione a cui darei una chance.

3. Germania

Berlino ha una scena artistica niente male, e si lavora prevalentemente in inglese. Oltretutto è una città giovane, con servizi pubblici eccezionali e grandissimi parchi che soddisferebbero la mia voglia di natura. Cosa mi trattiene dal farla diventare la destinazione del prossimo espatrio? Il mio compagno, che nel suo campo non avrebbe possibilità così interessanti. Però adora i würstel in tutte le loro forme, magari provo a corromperlo…

4. Emirati Arabi Uniti

Hanno i soldi, hanno la voglia, hanno un mercato affamato a cui vendere. A favore di Dubai gioca la vicinanza all’Europa, il clima molto più affine a me e il brivido del cominciare quasi da zero. Sarei felicissima di mettermi alla prova in un Paese in cui il mio settore è tutto ancora da creare, da scoprire, da inventare.

5. Australia

Ci sono stata per la prima volta un anno fa, e c’è una sola ragione per cui non tornerei per sempre. Proprio lei, la maledetta lontananza dall’Europa. Con la mia passione per cibo sano, oceano e sport credo che potrei naturalizzarmi in poche settimane. Ma mi sento troppo europea per vivere a migliaia di euro e decine di ore di volo dai luoghi in cui si annidano le mie radici. La soluzione? Passarci solo qualche anno!

Adesso non mi resta che mettere un promemoria sul cellulare per gennaio 2023 e vedere se uno dei miei piani B è servito davvero. Ho come l’impressione che la vita mi stupirà e finirò da tutt’altra parte. Ma so che ora che ho vagliato le opzioni più probabili saprò accettare quel che mi riserva il mio prossimo espatrio. Ovunque sarà.

Elisa, Inghilterra

Ha collaborato con Amiche di Fuso da luglio 2017 a dicembre 2018

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Author

Elisa, Abu Dhabi

Nata con i piedi nell’Adriatico e cresciuta sotto le Due Torri, una delle mie prime ricerche su Google è stata “come ci si trasferisce negli Stati Uniti”: i risultati mi hanno convinta dell’importanza fondamentale della libertà di movimento in Europa. Ho vissuto in Francia, a Londra, in Macedonia e ora faccio base ad Abu Dhabi. Mi occupo di sostenibilità, insegno yoga, sono ambasciatrice dello slang parigino di banlieue nei quartieri bene di Londra e della cucina vegana senza glutine in giro per il mondo.

4 Comments

  • Ciao, anche io sono expat. Non avrei mai pensato di muovermi da Milano, fino a che, mi sono ritrovata con una valigia in mano e via!

    Ora stiamo ad Amburgo, ed è una città straordinaria! Grande, ma a misura d’uomo. Si parla inglese tranquillamente e le proposte lavorative sono davvero variegate. A differenza di Berlino (che a mio avviso ha questo sapore “decadente”), Amburgo è ricca e moderna.

    Ti lascio il link a un articolo che ho scritto a proposito: https://thegraphicjournal.it/2018/02/26/ciao-mamma-vado-ad-amburgo/

    Se ti può interessare saperne di più contattami!

    • Grazie Carlotta! Mi interessa tantissimo, farò qualche ricerca e se vedo possibilità ti contatto, ma per la mia industria temo che Berlino sia l’unica possibilità 🙂

  • Wow! Bella lista 🙂 Anche per me la Francia vince, gli Stati Uniti e il Canada sono pure molto interessanti, ma mi sento troppo europea per potermi spostare là in pianta stabile. Il mio piano ideale sarebbe vivere in Europa ma trascorrere lunghi periodi nei paesi che mi interessano di più… Devo solo diventare ricca o digital nomad per riuscirci! xD

    • Esatto! E trovare il posto perfetto in cui fare base in Europa (aka collegamenti comodi con il resto della mia famiglia, buon clima, buona sicurezza, buone scuole).

      Bazzecole insomma 😀

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