Espatrio

Loredana e la sua nuova vita in Wisconsin dopo i 50 anni…

Written by Guest

Mi presento: sono Loredana, sono nata e vissuta per 58 anni ad Ancona nelle Marche e sono una recente espatriata negli Stati Uniti.
Quel che è certo, è che nei miei desideri di viaggi, possibili o immaginari, non c’era mai l’America. Forse perché già mi sembrava di saper tutto di questo Paese attraverso la musica, il cinema, la moda, ecc.
Però c’è sempre un però, la vita e’ imprevedibile. E quindi ecco che vi racconto come alla fine ci sono arrivata.

Dodici anni fa conobbi colui che oggi è mio marito giocando a backgammon on line, attraverso la chat annessa. Iniziammo a scriverci (all’epoca non c’era Facebook o Whatsapp e nemmeno Skype) e scoprimmo tante cose in comune come l’età, i rispettivi divorzi che stavamo affrontando, i figli coetanei ed adolescenti che stavamo crescendo da soli e tante altre cose. Abbiamo maturato il progetto di unire le nostre forze per condividere la seconda parte della vita insieme con la prospettiva di viaggiare una volta raggiunto il pensionamento.
È stata una decisione presa in modo molto naturale da entrambi, anche perché per carattere sono una persona curiosa, inquieta e che ama le sfide.
Ci sono comunque voluti 12 anni per poterla realizzare!
In questi lunghi anni sono successe tante cose, si è chiuso il capitolo della cura dei genitori anziani (purtroppo), mio figlio ormai 25enne si e’ trasferito a Roma in cerca di lavoro e proprio in quel momento ricevetti un’offerta per la casa che avevo messo in vendita da circa un anno.
Ecco insomma, avete presente quando tutte le cose che immagini debbano avvenire non avvengono mai, ma poi d’improvviso ti si iniziano ad “infilare” una dietro l’altra come a comporre una collana di perle? Così!
Del resto mio marito me lo continuava a dire: abbi pazienza, vedrai che succederà quand’è il momento!

Ed infatti è successo, ma è stato meno facile del previsto. Ho dovuto lasciare il lavoro.

Dopo 38 anni ho lasciato l’organizzazione sindacale per la quale ho lavorato e che amavo, ho lasciato i colleghi che conoscevo da una vita. Ma ho lasciato anche gli amici di lunga data, i familiari più stretti e quelli acquisiti dal precedente matrimonio e, non ultimo, ho lasciato mio figlio là, in Italia.

Insomma, in 4 mesi ho fatto i bagagli e con la mia scarsa conoscenza dell’inglese e sono partita: destinazione Milwaukee nel Wisconsin.
Ora sono qua da quasi 2 anni. All’inizio è stato tutto bellissimo ed ho vissuto questa nuova avventura come se fossi in vacanza. È stata tutta una continua scoperta di luoghi e persone a me sconosciute. Per me è stato come vivere in un luogo magico: i corsi d’acqua un po’ ovunque, il verde e gli alberi che accompagnano lo sguardo, le case tutte diverse ed ognuna con le proprie caratteristiche, ma anche tutte bellissime (ho sempre raccontato di trovarmi nel Trentino d’America). Beh, più o meno sapevo dove sarei arrivata.
Se avessi dovuto trasferirmi, che so, in un luogo nel bel mezzo del deserto dell’Arizona tipo quello del film Bagdad Café (lo avete visto? mitico! Ve lo consiglio) di certo non mi sarei trasferita: ho bisogno dell’acqua, il mare è fondamentale per me, ma i fiumi o laghi vanno bene lo stesso.
Insomma, son soddisfatta della mia scelta, ma i problemi non son mancati. Intanto sono arrivata con un visto turistico. Quindi, giusto il tempo di fare gli incartamenti e mio marito ed io ci siamo sposati, dopodiché ho iniziato la trafila per la Green Card che è stata durissima, lentissima e costosissima. Solo di recente l’ho ottenuta e da lì mi si è aperto un mondo. Ora posso aprire un
conto corrente, posso prendere la patente e posso lavorare e non sono più un’immigrata irregolare (che dite, lo aggiungo al mio curriculum?).

Com’è la vita qua? Io sono stata fortunata perché, grazie a mio marito, sono entrata immediatamente nel pieno della vita americana approfittando della sua rete amicale, ora sono anche i miei amici! Questo aspetto che si ha qui dei buoni rapporti con il vicinato, mi ha colpita molto e mi piace tantissimo.
Ci si aiuta l’un l’altro, soprattutto quando si è in difficoltà come quella volta che la “snow blower” non voleva proprio saperne di partire e Bob (il mio kitty corner neighbour) ha lasciato quel che stava facendo per venire in mio aiuto.
Insomma, a me da un po’ l’impressione di vivere in campeggio, si è tutti insieme nella stessa via e tutti sanno tutto di tutti. Sono persone molto gentili e molto educate, trovo siano tutte ben disposte le une verso le altre e se ti trovi in un ufficio pubblico e sei in difficoltà per via della lingua, ti aiutano e sono molto pazienti. Non è raro, tra l’altro, che ti fermino per strada per farti i complimenti in merito al tuo outfit e ti ritrovi a chiacchierare per una mezz’oretta di questo e di quello come buone amiche.
Comunque, certo che mi mancano alcune cose. Gli ortaggi che sanno di qualcosa, i formaggi cremosi ed il pesce dell’Adriatico.

Ma son contenta di questo espatrio e di dove mi trovo anche se il mio cuore e’ sempre la’ al mare…

Loredana Mariotti-Feilen
Wisconsin

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Guest

Se anche tu sei come noi una #adieffina per il mondo, alle prese con nuove abitudini, costumi, lingua e fusi sei la persona che fa per noi. Raccontaci la tua storia, chiacchiera con noi, allarga i nostri orizzonti. Questo spazio è tutto per te .

1 Comment

  • Loredana ha ragione, il senso della comunitá negli US é fortissimo. E dopo cinque anni vissuti a DC ora che ci siamo trasferiti a Ghent, in Belgio, mi sta giá mancando. Una cosa che devo smettere di fare, peró, sono i complimenti per gli outfit: qui mi guardano malissimo! Della serie, ma questa pazza cosa vuole?

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