Family&Kids

Io tutto questo non me lo immaginavo!

Written by Drusilla Melbourne

“FATE I COMPITI!”,

“Avete controllato sul registro elettronico cosa dovete fare questa settimana?”

“Perché non mi hai detto che mercoledì hai l’interrogazione di geografia?”.

Dopo l’ennesima urlata e sfuriata per i compiti scoppio in lacrime.
Non ce la faccio più.
Sono esausta.
Stanca di vestire i panni di maestra, educatrice, amica, allenatrice, animatrice.
Sono stufa di sgridarli perché hanno perso l’entusiasmo di sedersi al tavolo nella loro stanza da letto e seguire una lezione davanti ad uno schermo. O perché non ricordano il congiuntivo presente del verbo essere.
“Mamma non mi ricordo quali sono i modi indefiniti del verbo.”
“Ti confesso una cosa: nemmeno la mamma se lo ricorda…”.

No, che non me lo ricordo.

Da febbraio ho studiato i fattori climatici e gli elementi metereologici. Le Alpi, gli Appennini, le pianure e i vulcani. Gli Ittiti, gli Assiri, i Macedoni, i Greci, arrivando ai Romani. Gli aggettivi qualificativi, possessivi, dimostrativi, indefiniti e numerali. La differenza tra aggettivi e pronomi, le funzioni del verbo essere. Ho aiutato i miei figli a fare la ricerca su Alessandro Magno, la Liguria, la mummificazione degli Egizi.

Ho costruito con loro tulipani di carta e disegnato biglietti per la festa della mamma. Sì, mi sono auto disegnata il biglietto per la mia festa. Perché mio figlio stava studiando musica, non aveva tempo di colorare e quel biglietto veniva valutato per Arte.

Sto lottando con le misure di superficie, i perimetri dei poligoni, i meno e i più dei numeri relativi. E ancora con le percentuali, le espressioni, le equivalenze, che a confronto imparare le tabelline è un gioco da ragazzi.
Ho asciugato un mare di lacrime perché Und ein kleiner frecher Spatz schaut jetzt nach, was denn dort sei non gli rimaneva a mente, ma loro dovevano imparare a memoria la poesia di tedesco

Questa didattica a distanza mi sta prosciugando tutte le forze. E inevitabilmente finisce che me la prendo con i miei figli.

Ma loro cosa c’entrano?

Che colpa ne hanno se vedono ventiquattro ore al giorno me, e solo me, che vesto diversi ruoli? Ma in fondo rimango sempre e solo la mamma.

Che colpa ne hanno se sognano di prendere un aereo per riabbracciare il padre che non vedono da sei mesi? Se mi chiedono di organizzare una festa di compleanno mega galattica con i nonni e gli zii? O semplicemente desiderano uscire a correre e lanciare sassi nel fiume con qualche amichetto?

Questa didattica a distanza ha impigrito talmente i miei figli che dopo mezz’ora di camminata si lamentano e vogliono tornare a casa a giocare con Minecraft.

Ha tolto loro il lato umano e sociale dell’andare a scuola.

Li ha privati della libertà di essere semplicemente sé stessi, lontano dagli occhi del genitore.

Gli ha tolto la possibilità di imparare dai loro pari. Sbagliare. Rialzarsi. Chiedere scusa. Rispettare le idee altrui…

E allora mi ritrovo spesso la sera nel letto a piangere. Perché io tutto questo non me lo immaginavo!

Drusilla, Brunico

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Author

Drusilla Melbourne

Expat per amore. Mamma di due terribili quanto adorabili maschi.
Nata nell’afosa e nebbiosa pianura padana, cresciuta con la voglia di andarmene a scoprire il mondo. Fidanzata da sempre con un imprevedibile uomo che mi ha portato prima in Libia, poi in Kuwait ed ora in Arabia Saudita. Appassionata della vita expat. Amo scoprire nuove culture, relazionarmi con nuovi mondi, leggere, pasticciare con i miei figli e vivere circondata dalla natura.

11 Comments

  • Cara Drusilla, ho letto con grande piacere il tuo articolo e mi trovi perfettamente d’accordo. I nostri figli sono stati veramente rispettosi di regole piu grandi di loro e noi abbiamo scoperto di avere un livello di pazienza inimmaginabile. Oltre a essere mogli e mamme, ci siamo trasformate in amiche, confidenti, insegnanti, amici di giochi…E’stato un periodo difficile e non so se sia effettivamente terminato. Capisco i tuoi bimbi anche per la lontanza…sai, quando vivi all’estero, pensi che con i comodi collegamento aerei tutto sia possibile. Il virus ci ha sbattuto in faccia la nostra piccolezza nel mondo e abbiamo dovuto spiegare tutto ai nostri figli! Io, nonostante le mille difficolta’, rimango la solita ottimista e ritengo che presto torneremo ad una vita quasi normale. Ma nessuno di noi sara’come prima, o almento quelli di noi che hanno capito la lezione di vita..un abbraccio forte…anche io prego per la riapertura dei voli….

  • Sì, le Mamme si sono praticamente fatto carico di tutto.
    Aggiungi anche che c’era chi lavorava a casa da remoto!

    24 ore molto, ma molto piene!

    Elena ha ragione, i ragazzi nel complesso sono stati veramente molto molto bravi. Una vita inimmaginabile per loro, ma soprattutto difficile da capire razionalmente!

    Se può consolare, il peggio è passato. E guardiamo avanti, ancora timorose, ma con spirito aperto.
    Per quel che ti conosco, superata la buriana, tu ce la farai al meglio.
    Hai le spalle larghe!

  • Stiamo tutti dando i numeri, non ne possiamo più. Non vedo l’ora che finisca per metter un punto fermo e lasciare liberi i bambini.

    P.S. Sono un’insegnante di scuola primaria

  • Io oggi sono crollata.. Sono insegnante di tedesco alle medie e oltre a tutto il peso di imparare in itinere un nuovo modo di insegnare, sono stata ovviamente mamma, moglie (di medico e scrivo dalla provincia di Brescia), cuoca, compagna di giochi e non so cosa… Devo ancora correggere una montagna di compiti ma oggi sono crollata 2 ore nel pomeriggio, sono esausta… Si, quando finirà la scuola esulterò anche io come tutti i miei colleghi ed alunni. GIULIA

    • Io sono crollata diverse volte e in diversi momenti in questi ultimi mesi; anche io insegno alle medie e ho avuto mia madre che mi aiuta tantissimo, ma la pressione di essere impegnata su più fronti contemporaneamente è davvero tanta!
      In risposta al titolo del post direi …per fortuna! Se solo avessi immaginato cosa ci avrebbe aspettato, non so se sarei riuscita a fare quello che (comunque) ho fatto.
      Ora conto i giorni che ci separano dalla fine della scuola e mi auguro di estrarre il buono di questa situazione …a mente fredda, tra qualche tempo.
      Laura

  • la mia bambina ha “frequentato” la prima elementare.
    è stato un dramma.
    tra l ‘altro io ed il suo papà abbiamo sempre lavorato a tempo pieno.
    no . non me lo sarei mai immaginata nemmeno io…

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