Una varietà di lingue ufficiali e lingue minoritarie ufficiali che contribuiscono alla solidarietà e all’unione di paesi diversi.
È comune pensare che ad ogni paese corrisponda una determinata lingua, ad esempio in Italia si parla italiano, in Francia si parla francese e in Svezia si parla Svedese. Ma è veramente così?
Com’è la situazione linguistica qui nei paesi nordici? C’è una sola lingua per ogni paese nordico o più di una? O addirittura ci sono diversi paesi nordici in cui si parla la stessa lingua? Si dice inoltre che le lingue parlate nel Nordeuropa sono così simili tra loro e che un norvegese, un danese e uno svedese possono capirsi anche se parlano tra di loro la propria lingua. Ma è vero? Perché?
Ecco una mini guida per far luce sulla situazione linguistica nei paesi nordici, dove si raccoglie una grande varietà di lingue ufficiali e lingue minoritarie ufficiali.
Innanzitutto, quali sono i paesi nordici?
Qui si parla del 5 + 3, cioè 5 paesi: Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda e 3 regioni autonome: Åland (isola situata tra Svezia e Finlandia), le isole Faroe e la Groenlandia.
Quali sono le lingue parlate nei paesi nordici?
A questo riguardo bisogna fare attenzione a non confondersi con il concetto di lingue parlate nei paesi nordici e lingue nordiche.
Le lingue parlate nel Nordeuropa appartengono a tre diverse famiglie linguistiche:
- Le lingue indoeuropee (ceppo germanico) – danese, svedese, norvegese, islandese, feroese
- Le lingue ugro-finniche – finlandese, la lingua dei sami, meänkieli (lingua parlata nell’area di confine tra Finlandia e Svezia)
- Le lingue eschimo-aleutina – la lingua degli inuit, gli abitanti della Groenlandia
Le lingue nordiche sono solo quelle che appartengono al ceppo germanico.
Una lingua per ogni paese o più lingue per lo stesso paese?
In ogni paese nordico c’è almeno una lingua ufficiale, in alcuni paesi ci sono due lingue ufficiali e diverse lingue minoritarie ufficiali.
In Svezia la lingua ufficiale è lo svedese ma ci sono anche 5 lingue minoritarie ufficiali:
Il finlandese è parlato da circa 200 000 persone, residenti nella zona di Stoccolma e nelle valli del lago Mälar.
Il meänkieli è parlato da circa 50 000 persone, residenti al confine tra Svezia e Finlandia, zona chiamata Tornedalen.
La lingua sami è parlata da circa 30 000 persone, residenti nella regione della Lapponia, a nord della Svezia. Notate bene che la Lapponia è una regione che si trova soltanto in parte in Svezia, il resto si trova nella parte nord della Norvegia, Finlandia e in piccola parte in Russia.
Yiddish è parlato da circa 25 000 ebrei che arrivarono in Svezia nel diciottesimo secolo.
Romani è parlato da circa 50 000 rom che vivono in tutta la Svezia. Le varie varianti di romani si parlano nel paese dal sedicesimo secolo.
Lo status di lingua minoritaria ufficiale è stato riconosciuto nel 2000, quando il parlamento svedese ha deciso di aderire alla Convenzione per la protezione delle minoranze nazionali europee. Queste lingue, per essere riconosciute come minoritarie, devono essere state parlate da almeno tre generazioni o per almeno 100 anni e devono essere riconosciute come lingue vere e proprie e non dialetti. Per esempio il meänkieli è riconosciuto in Svezia come lingua vera e propria e di conseguenza rientra nel gruppo delle lingue minoritarie. In Finlandia viene invece considerata come semplice dialetto e quindi non ha lo stesso status.
Secondo la legislazione svedese tutte le autorità, comuni e regioni hanno la responsabilità di promuovere le lingue delle minoranze, diffondere informazioni e garantire che coloro che appartengono alle minoranze nazionali abbiano la possibilità di partecipare e influenzare le questioni che li riguardano. Per i parlanti di tre delle lingue – finlandese, meänkieli e sami – esistono anche diritti speciali per contattare le autorità nella propria lingua o utilizzare la lingua in tribunale in alcune parti del paese.
Per rafforzare e promuovere le lingue delle minoranze, esiste un contributo speciale per le organizzazioni che lavorano per promuoverle. L’Agenzia del Catasto ha il compito di rendere visibile e utilizzare i toponimi in finlandese, meänkieli e sami nelle parti del paese dove le lingue hanno una forte connessione storica. In queste aree è molto comune vedere i cartelli stradali bilingui.
In Finlandia ci sono due lingue ufficiali: il finlandese e lo svedese. Le due lingue hanno lo stesso status giuridico anche se la maggioranza della popolazione (85% nel 2022) ha finlandese come lingua madre. La popolazione che ha svedese come lingua madre è concentrata soprattutto sulla costa ovest del paese. La legislazione finlandese non prevede un riconoscimento come lingue minoritarie per il sami e il meänkieli. In Finlandia ci sono scuole in lingua svedese e finlandese ma in entrambi i casi c’è l’obbligo di insegnamento dell’altra lingua.
Perché la Finlandia ha due lingue ufficiali? La Finlandia è stata una parte della Svezia dal 1100 fino al 1809 e fino al 1902 la lingua delle istituzioni è stata lo svedese. Dal 1902 il finlandese è diventata lingua ufficiale del paese accanto allo svedese.
In Danimarca la lingua ufficiale è il danese ma c’è un’altra lingua che ha lo status di lingua minoritaria: il tedesco. Questo status è però solo riconosciuto nell’area di confine con la Germania. In quest’area, lo Schleswig, c’è una minoranza tedesca che vive nel sud della Danimarca e una minoranza danese che vive nel nord della Germania. Il danese e il tedesco hanno entrambe lo status di lingua minoritaria nel paese dove la minoranza etnica risiede.
In Norvegia la lingua ufficiale è il norvegese che però ha due varianti, il bokmål (lingua letteraria) e i nynorsk (nuovo norvegese). La Norvegia è stata una parte della Danimarca a partire dal 1300 fino al 1814, ed era stata costretta a usare il danese come lingua scritta. A partire dal 1814 la Norvegia crea un’unione con la Svezia e muove i passi verso l’indipendenza. Si inizia quindi a discutere la possibilità di creare una propria lingua scritta che dà origine alle due variazioni del norvegese: il bokmål (lingua letteraria) che è più simile al danese e il nynorsk (nuovo norvegese) che è un mix dei diversi dialetti parlati in Norvegia. Anche qui, così come in Svezia, la lingua sami ha lo status di lingua minoritaria.
In Islanda c’è una sola lingua ufficiale: l’islandese, parlato da circa 300 000 persone. Sull’isola c’è però l’obbligo di studiare il danese, dati gli stretti rapporti tra i due paesi.
Com’è la situazione linguistica nelle tre regioni autonome?
Åland, un gruppo di isolette situate tra Svezia e Finlandia, è una regione autonoma che appartiene alla Finlandia, ma nonostante questo la lingua ufficiale è lo svedese. Così come la Finlandia, anche Åland è stata una parte di Svezia fino al 1809.
Le isole Faroe sono una regione autonoma che fa parte della Danimarca. La lingua ufficiale è il feroese dal 1937 ma il danese ha ancora una funzione importante sull’isola.
In Groenlandia, regione autonoma della Danimarca, la lingua ufficiale è il kalaallisut, che fa parte delle lingue inuit, parlate anche in Alaska e Canada. Con la colonizzazione da parte della Danimarca il danese è stato prioritato nell’ambito dell’istruzione e, a causa di questo, molti bambini non hanno imparato la loro lingua madre. Negli anni ’70, dopo grandi proteste, la lingua kalaallisut è tornata ad essere la lingua principale nel paese.
Perché le lingue sono così simili?
Più di mille anni fa in Scandinavia si parlava una lingua comune, il protonordico. In seguito questa lingua si è divisa in due rami, quello orientale (danese e svedese) e quello occidentale (norvegese). Inoltre le lingue scandinave hanno spesso preso in prestito gli stessi vocaboli da altre lingue. In questo modo, sono rimaste simili nel tempo. Le ragioni storiche e l’origine comune dello svedese, del norvegese e del danese fanno sì che la maggior parte degli scandinavi si capiscano (in parte) senza aver studiato le lingue dei vicini.
Il danese e il norvegese sono più simili tra loro. Ci sono differenze più evidenti tra loro e lo svedese. Ma anche lo svedese condivide gran parte del vocabolario con i suoi vicini. Un lettore svedese comprende immediatamente circa il 75 per cento delle parole in un testo danese o norvegese.
Come potete vedere la storia scandinava racchiude lotte di potere e guerre, unioni e scissioni, complessi da fratello minore e atteggiamenti da fratello maggiore. Ma ci sono molte similitudini tra i paesi vicini, e le lingue contribuiscono alla solidarietà. Molti di questi paesi sono stati in grado di gestire le varie minoranze etniche sul territorio garantendo il diritto di poter utilizzare la propria lingua madre con le istituzioni.
Sapevate queste curiosità?
Wanda, Svezia