Viaggi

Marrakech, Casablanca, Tangieri o Rabat? Pensieri di viaggio in Marocco.

Città vecchia Rabat
Written by Veronica Marocco

Durante le ultime vacanze scolastiche, siamo riusciti finalmente a viaggiare come da tanto tempo non facevamo, noi quattro, per puro piacere di visitare posti nuovi, passare del tempo insieme e riposarci allo stesso tempo.

Dove andare? Da quando siamo a poche ore dall’Europa e in una città in cui volano la maggior parte delle low-cost, le possibili destinazioni si sprecano. Per la prima volta, dopo tanti anni, abbiamo l’imbarazzo della scelta a prezzi umani e senza troppe ore di volo (per dire, da Marrakech si arriva a Malaga con meno di un’ora).

Eppure abbiamo scelto il Marocco, questo paese che ci ha accolto l’anno scorso e che avevamo voglia di scoprire, ovviamente. Sarebbe come per uno straniero vivere a Firenze senza mai aver mai colto l’occasione di fare una scappata a Roma, Napoli o Torino!

Abbiamo scelto il Marocco e, nei limiti di una vacanza con due bambini, lo abbiamo un po’ scoperto. Ai miei occhi si è svelato un paese dalle mille facce, dai mille sguardi, architetture, stili di vita, paesaggi diversi.

Il nostro percorso è stato da Marrakech, Rabat, Tangieri, Chefchaouen, un brevissimo passaggio per Fes e infine qualche giorno in montagna a Ifrane, la “Svizzera del Marocco” (dove i miei bambini hanno visto la neve per la prima volta!). Al ritorno, un piccolo break per pranzo a Casablanca, che avevamo già visitato.

Dall’ocra di Marrakech al bianco, al blu, alle montagne e alla neve, ai chilometri in autostrada costeggiati da campi verdi. Il Marocco è tante cose insieme.

Se mi soffermo sulle grandi città, mi rendo conto che, come del resto in molti altri paesi, non potrebbero essere più diverse.

A Marrakech guidare è un’esperienza immersiva in una realtà da video gioco, con rotatorie non rispettate, asinelli e carretti, camioncini carichi di bombole di gas (esatto, niente gas di città!) e umanità varia che attraversa al momento sbagliato, nel punto sbagliato, ma soprattutto un esercito di motorini impazziti sui quali si può trasportare tutta una famiglia. La Medina è un continuo vociare, un continuo sentirsi chiamare per acquistare, contrattare, chiacchierare.

Rabat è la capitale, la sede del governo e di Sa Majesté. La città del potere. A Rabat tutto fila dritto, tutti rispettano le regole della strada, sono tutti molto composti, educati, ma forse un po’ freddi. Si dice che a Rabat vivano le grandi famiglie marocchine, quasi in un circuito chiuso, le famiglie che hanno da sempre avuto incarichi importanti e fondato questo paese in tempi moderni. A Rabat, incredibilmente, quando ti avvicini per guardare una sciarpa o un piatto… ti lasciano guardare, e non si avvicinano fino a che non hai chiesto informazioni. Un bagno di calma.

Casablanca è una follia di traffico, gente di fretta, uffici e banche. La città del business, la più grande e trafficata del paese, dominata dalla Grande Moschea Hassan II, costruita lì proprio per dare, a detta della guida che ce l’ha fatta visitare, una sorta di “ricompensa” artistica e turistica.

Tangieri è la mia bella fricchettona, con la sua città vecchia bella da piangere, l’incontro fra Oceano e Mare, le sue coste meravigliose, ma anche la sua attività, i suoi palazzi. Forse la più europea. Del resto, si trova a pochi km di mare dalla Spagna. Il francese è sostituito molto spesso da spagnolo e inglese. Partendo da una Marrakech che più francofona non si potrebbe, mi sembrava di essere atterrata in un altro paese, nella vita di prima: quella in cui ai turisti ci si rivolge in inglese.

Ho amato tutto, fino all’ultimo angolo di strada, l’ultimo gatto steso al sole, l’ultima briouate mangiata. Insomma, il Marocco mi è entrato dentro, mi ha fatto riflettere, mi ha dato il cosiddetto “food for thought”, e non c’è cosa che io ami di più.

Prossima missione? Un giro a Fes e Meknes, due delle antiche capitali.

E a voi, quale città del Marocco incuriosisce di più?

Veronica, Marocco

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Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

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