Vivere all'estero

L’amicizia dal virtuale al reale

Written by Federica Italia

Ho iniziato ad interagire con alcune componenti delle Amiche di Fuso all’inizio del 2013.
Ero appena partita per la Thailandia ed avevo deciso di aprire un blog per tenere aggiornati parenti ed amici sulla nostra vita laggiù. Ricordo che uno dei primi commenti, forse il primo, che ricevetti da qualcuno al di fuori della mia cerchia affettiva fu da parte di Mimma e Drusilla che avevano a loro volta aperto da poco il loro blog.
Ricordo una certa emozione nel ricevere quel commento perché mi sembrava strano che qualcuno si interessasse a quello che scrivevo. Qualcuno che oltretutto poteva capirmi molto bene. Perché si trovava come me lontano da casa, in un paese come il Kuwait che non è proprio facile. Che, come me, aveva lasciato tutto: affetti, casa e lavoro. Una vita intera insomma. Rinunciando ad una parte importante di sé stesse per seguire il marito ed il sogno di una famiglia unita ovunque nel mondo.

Iniziai così a seguirle anch’io in un dialogo virtuale crescente. Poco dopo arrivò al mio blog Valentina dalla Polonia ed iniziò anche con lei un interscambio. Poi Greta dalla gelida Milwaukee ed Alessandra dal Canada. E, piano piano, tantissime altre che sentivano il bisogno di raccontarsi attraverso un expat blog. Paesi diversi, latitudini diverse, ma con una vita assolutamente simile. Dopo qualche tempo venni invitata da Valentina dentro ad un gruppo Facebook aperto per raccogliere tutte queste voci lontane. Poi venne una chat whatsapp e l’idea di Amiche di Fuso. Ma questa storia ve l’ho già raccontata qui.

Oggi vorrei raccontarvi com’è stato incontrare, finalmente, qualcuna di loro dal vivo.

Pur comunicando con tutte giornalmente sulla chat, pur lavorandoci quasi tutti giorni all’interno del nostro progetto, io non avevo mai incontrato nessuna di loro. Perché ero una di quelle che vivevano lontane. Perché rientravo in Italia solo una volta all’anno, d’estate, e venivo completamente assorbita da vacanze, famiglia ed amici. Ma quest’estate, con diverse delle Amiche di Fuso in Italia per le vacanze ed io ormai rientrata definitivamente, non potevo farmi scappare l’occasione.

Facendo i salti mortali, perché per i problemi che stiamo vivendo con il piccolo di casa non è facile allontanarmi da lui, sono riuscita a prendermi 24 ore. Per raggiungere Mimma a Milano ed incontrare anche Drusilla e Greta. Com’è stato? La cosa più naturale del mondo. Come incontrare amiche che si sono viste il giorno prima. E tutti i giorni negli ultimi due anni. Pur essendo i giorni precedenti un po’ emozionata, dal momento in cui le ho viste, non ho avvertito nessuna eccezionalità. Era assolutamente normale e questo mi ha anche sinceramente stupito.

Ho capito che è quasi più eccezionale riabbracciare un’amica che conosco personalmente da anni e che non vedo da tanto che abbracciare per la prima volta dal vero persone che sento tutti i giorni. E con eccezionalità non intendo dire più bello o più speciale, ma solo meno consueto.

Ho capito che l’amicizia virtuale, quella vera, non è un’amicizia di serie b. Non sempre è indispensabile guardarsi negli occhi per provare emozioni, sentire empatia, scambiarsi affetto, essere d’aiuto l’una alle altre. Anzi, a volte, non potendosi guardare negli occhi, si osa di più con le parole, ci si lascia più andare per far capire all’altro che ci siamo.
D’altronde per me tante volte nella mia vita è stato più facile scrivere che parlare direttamente con le persone importanti. Si supera di più la timidezza, si mette nero su bianco quello che si pensa, si apre il cuore al massimo. Nel bene e nel male. Perché questo a volte può portare anche ad incomprensioni ed equivoci. E allora sì che manca il confronto con gli occhi negli occhi degli altri. Ma se il rapporto è solido, così come nella vita reale, ci si può spiegare e continuare a volersi bene e provare rispetto e stima reciproca.
Anche nei rapporti virtuali si commettono errori, come nel reale. L’importante è avere l’intelligenza e la volontà di riparare ad essi.

Ovvio che le amicizie virtuali non sono tutte uguali così come non lo sono quelle reali. Ci sono i conoscenti, gli amici e le anime gemelle. E quando le incontri sul web le riconosci come nel reale. A volte basta leggere un articolo per capire di essere in sintonia con chi l’ha scritto. Così come a volte basta parlare un’ora con una persona appena incontrata nel reale, per capire che è una persona interessante che abbiamo voglia di conoscere maggiormente. E mentre il reale può porre dei limiti perché magari questa persona l’abbiamo incontrata non nella nostra città, o si è entrambe sommerse dalla propria vita ed impegni e trovare un tempo fisico da passare insieme è difficile, il tempo virtuale è sempre lì. Uno spazio immenso dove navigare ed incontrarsi è quasi più accessibile. Anche se in tempi e modi diversi.

Ciò non toglie che incontrarsi dal vivo sia stato bello ed abbia completato ed arricchito di più un rapporto di amicizia già esistente.

Le 24 ore a Milano sono trascorse in maniera semplice. Un aperitivo con una parte della vita di Mimma, due amiche e Federica che non è un’amica di fuso ufficiale, ma è la nostra guest preferita. Ha vissuto in Kuwait con Mimma e Drusilla per poi volare a Singapore dove l’ho conosciuta anch’io durante un viaggio lì, unite dalla sola amicizia con Mimma.

Le chiacchiere stese sul letto di Mimma con Drusilla. In una casa in parte impacchettata per chiudere un capitolo importante della sua vita, ma comunque accogliente e calda come è lei. Con un’intimità assolutamente autentica.

Il risveglio, la colazione al bar, la passeggiata in una Milano bellissima che non avevo mai vissuto se non per lavoro. L’attesa di Greis che ci ha raggiunto per pranzo. I suoi occhioni grandi e dolci.

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Un locale incantevole dove pranzare. La lunga passeggiata ed il fiume di parole che non vuole esaurirsi. Gli argomenti che non finiscono più e potresti andare avanti giorni a parlare.

La pioggia improvvisa strette sotto ad un ombrello. Gli abbracci, i saluti e la promessa di rivedersi anche insieme alle nostre famiglie l’anno prossimo. Perché nella nostra comune vita all’estero, l’idea di famiglia unita è prioritaria. Ed è assolutamente naturale che si incontrino anche i nostri figli ed i nostri mariti.

Federica, Italia

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Federica Italia

6 anni vissuti fra Cina e Thailandia. Un figlio nato a Shanghai e uno in Italia. Con 11 traslochi all'attivo mi sembra di aver vissuto più vite. Guardo il mondo con occhi curiosi, di solito dietro all’obiettivo della mia Canon. Adoro leggere e scrivere sui miei blog: Mamma in Oriente sulla Thailandia e My Travel Planner, il mio nuovo progetto dedicato ai viaggi!

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