Family&Kids

Diciotto mesi da mamma all’estero: il mio bilancio

Mamma all'estero - amiche di fuso
Written by Veronica Marocco

Il 6 Giugno la mia Beatrice varcava la soglia dei 18 mesi. Un anno e mezzo! Nata a Taipei due mesi dopo il nostro arrivo, ormai è una “piccola persona”, come amiamo dire io e mio marito.

Il tema dell’essere mamma all’estero è molto sentito nel mondo Expat, ovviamente. Vivere a così tanti km da casa cambia completamente questa esperienza che già di per sé ti stravolge la vita: la maternità.

  • Tanta malinconia: sicuramente sei più sola rispetto a chi ha la propria famiglia, soprattutto la propria mamma, vicina. Le giornate coi piccolissimi sembrano non passare mai, e inizialmente a me sembrava tutto difficile. Anche una uscita breve richiedeva preparativi da viaggio intercontinentale, per non parlare della logistica sotto la pioggia, onnipresente a Taipei. Quanto avrei voluto poter passare da mia mamma anche solo per un caffè!
  • Tanta indipendenza: sei sola e te la devi cavare. Di conseguenza, sei anche libera di decidere quello che ritieni più giusto, senza paura di ingerenze sgradite, commenti di “mamme informate”, consigli non richiesti, sensi di colpa perché hai deciso senza ascoltare nessuno e hai paura di pentirtene. Che sollievo.
  • Tanta flessibilità: ho fatto cose che non avrei mai pensato essere capace. Non c’è bisogno di aggiungere altro.
  • Tanta…tata. Ho scelto di farmi aiutare qualche ora al giorno (e ogni tanto il sabato sera) da una tata. Lei e la bimba si amano molto, e anche se questa scelta alleggerisce le nostre tasche ogni mese, io posso prendermi del tempo per me con serenità, (quasi) certa che la tata segua le mie istruzioni… e che Bea non sia stata esaudita nell’ennesimo capriccio da una nonna troppo indulgente 🙂
  • Tanto marito: eravamo io, lui e la pupa. Abbiamo imparato che da coppia si diventa famiglia, e che con una bimba piccina in casa… non si riposa mai, neanche nei giorni off dal lavoro. Per il riposo vero aspettiamo vada a scuola…possibilmente senza aspettare l’università! Se la cooperazione del papà è sempre fondamentale, questo vale ancora di più all’estero: l’unico altro membro della famiglia che avete con voi è lui!
  • Tanta resilienza: questa parola che va così di moda ultimamente è stata usata a vario titolo e svuotata a volte dei suoi significati più raffinati. In questi diciotto mesi ho imparato a stare a galla fra le onde, certe volte nell’occhio del ciclone, capendo che no, non sarà per sempre così. Che i giorni sono lunghi, ma gli anni sono brevi. Che i bambini hanno bisogno di amore incondizionato, non di perfezione. E che bisogna fare il meglio che si può con quello che si ha.

Insomma mamme all’estero, diamoci una pacca sulla spalla. Comunque vada, sarà un successo.

Veronica, Taiwan

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

3 Comments

  • Decisamente ciò che avevo bisogno di leggere oggi.
    Firmato: Valeria, sleep deprived mamma di Zelda, quasi 9 mesi di testardaggine.
    P.s: la suocera arriva tra una settimana ad aiutarci un po’ e non vedo l’ora!! 😀

  • Bel post Veronica. Io abito da poco in una nuova città, ho il desiderio di diventare mamma, ma tanta paura di trovarmi sola ad affrontare queste lunghe giornate di cui parli. Nella città in cui vivevo prima (sempre all’estero) avevo una bella cerchia di amicizie, qui per la prima volta ho sperimentato la solitudine. Tu (domanda aperta a tutte naturalmemte) sei riuscita a crearti una cerchia di mamme?

  • Da mamma di Beatrice, 18 mesi al31 luglio non posso che essere d’accordo su ogni punto.
    Ma che fatica!
    Chiara, Qatar ma presto Russia

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