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Intervista ad una figlia vegana

Written by Amiche di fuso

Ho una figlia vegana.

Si parla tanto di veganismo e molti sono i preconcetti che i non vegani hanno su chi basa la propria dieta e la propria vita su questa etica.

Anche io, lo ammetto, li avevo.

Pur non avendo mai criticato chi lo era,  ridevo di gusto agli sketch di Crozza nei panni del cuoco vegano.

Reputavo anche chi aveva fatto quella scelta… un po’… come posso dire… beh estremista.

Poi mia figlia è diventata vegana ed io ho cercato di capire il perché. Di come questa sua scelta abbia influenzato anche il mio modo di mangiare, ne avevo già parlato l’anno scorso in questo post. Un anno e mezzo dopo lei è ancora vegana e ho pensato di intervistarla. Ecco le mie domande e le sue risposte.

Lascio ora a lei la parola.

Quali sono le motivazioni che ti hanno spinta a diventata vegana?

Ho avuto due motivazioni principali per diventare vegana e una meno significativa.

I motivi principali per diventare vegana per me sono stati che mi consideravo già prima un’amante degli animali e non potevo più, in coscienza, ignorare la sofferenza che infliggevo ad altri esseri ogni giorno e poi sono un’ambientalista.

Ogni giorno, ulteriori studi dimostrano che il singolo maggiore contributo al cambiamento climatico è l’agricoltura animale, che causa oltre la metà di tutti i disboscamenti e della CO2 (anidride carbonica) nell’atmosfera. Le nostre acque sono piene di veleni, la nostra aria è tossica, e al ritmo odierno, non ci saranno più pesci in mare entro il 2050. E non posso proprio pensare di vivere in un modo che ha contribuito a queste statistiche.

La ragione meno significativa è che credo davvero che seguire una dieta basata principalmente su cibi integrali e vegetali sia un modo più sano di vivere. Gli ormoni nel latte e nella carne non possono farci del bene e tutto il colesterolo nella nostra dieta sta causando l’aumento delle malattie cardiache e del diabete. E di certo non voglio soffrire di quelle cose adesso o più tardi nella vita.

Ci spieghi la differenza tra chi si definisce Plant based eater (cioè segue una dieta vegetale) e chi è vegano?

Esistono due differenze principali tra chi mangia solo prodotti vegetali (plant based nutrition) e chi è vegano. Principalmente, la prima categoria non prende una posizione etica contro il consumo di prodotti animali. Ciò significa che può ancora utilizzare prodotti testati su animali, indossare pelle e lana, ecc.

I vegani invece cercano di  evitare al meglio delle loro capacità tutti i prodotti animali, visto che ritengono che lo sfruttamento di animali a proprio beneficio non sia etico.

In secondo luogo, il termine “basato su piante” (plant based) è un termine vago. Proprio come il pesto è una salsa che ha come ingrediente principale il basilico, ma include anche altri ingredienti, una dieta a base vegetale per alcune persone potrebbe ancora includere il prodotto animale occasionale in quanto la loro dieta ha come ingrediente principale prodotti del mondo vegetale, ma non esclusivamente tali.

Quali sono le  cose che i non vegani ti dicono che ti fanno capire che non ne sanno niente di veganismo e che ti fanno arrabbiare di più?

Ci sono alcune cose che mi infastidiscono davvero.

Innanzitutto quando mi dicono che il veganismo è restrittivo.

Io ho addirittura ampliato la mia dieta da quando sono diventata vegana. Prima di diventare vegana infatti, non avevo mai provato il tempeh, il seitan, il lievito alimentare, lo yuba, il jackfruit e molto altro ancora. Inoltre mangio ancora se voglio gelati e hamburger e tutte le cose che mi piacevano, solo sono in versione vegana.

Mi preoccupo molto anche quando i non vegani cercano di trovare qualche buco nell’etica vegana per giustificare il fatto che non stiano facendo nulla per cambiare la loro di etica. Si attaccano a tutto: dalla moralità discutibile della quinoa, dell’agave e della frutta, ai problemi ambientali causati dalla produzione intensiva di  soia (e dire che la maggior parte della produzione di soia viene utilizzata per nutrire gli animali da fattoria, quindi mi sembra proprio un controsenso….).

Nessuno afferma che il veganismo sia la soluzione perfetta per ogni problema mondiale. Il punto è che fare qualcosa di buono è meglio che non fare nulla. E credetemi: diventa piuttosto estenuante venire punito e criticato per aver provato a migliorare le cose!

Quali sono le cose (non solo cibi) a cui hai fatto più fatica a rinunciare da quando sei diventata vegana? 

Al cibo in generale non è stato poi così difficile rinunciare (tranne al sushi… ed è ancora difficile).

Per me, i prodotti in pelle (borse e scarpe) sono stati quelli più difficili da lasciare, fino a quando ho iniziato a vedere tutte le fantastiche alternative presenti sul mercato ed ho capito che ormai c’è la sensibilità da parte di molti produttori a creare una versione vegana dei loro prodotti per chi, come me, non vuole rinunciare allo stile.

Un’altra cosa a cui ora devo stare più attenta e a cui non pensavo prima, è che non posso più andare  in un qualsiasi negozio di cosmetici o supermercato e, senza molta attenzione, comprare un sapone o trucco o cosmetici, ma devo non solo leggere gli ingredienti, ma anche sapere che non vengano testati su animali  e quindi siano adatti ai vegani. Questi prodotti sono decisamente disponibili, ma non altrettanto facili da trovare.

Quali solo le  cose a cui hai fatto meno fatica a rinunciare?
  • Le carni/la gelatina. Per prima cosa non ne ho mai mangiata troppa e secondo, onestamente, se ci si pensa, sono alimenti piuttosto disgustosi.
  • Il latte/il gelato. Devo dire che non ho mai bevuto molto latte, a cui sono sempre stata intollerante, ma devo aggiungere anche che sia il latte e che i gelati a base di piante sono così buoni che non ti fanno rimpiangere quelli di latte vaccino.
  • Le uova.
  • Il miele/la cera d’api.
  • La lana. Credo che ormai ci siano coì tanti prodotti a maglia che sono senza lana e sono favolosi.
Mi descrivi una tua giornata tipica? Cosa mangi?
  • Colazione: di solito inizio la mia giornata con due fette di pane Ezekiel (o qualche altro pane ad alto contenuto di grani integrali/semi) con hummus o burro di arachidi. Trovo che iniziare la mia giornata con un pasto ricco di fibre e proteine ​​mi soddisfi fino a pranzo. A volte invece mangio yogurt vegetale con muesli.
  • Per pranzo vario molto. Cucino io a casa la sera e mi porto il pranzo al lavoro, quindi mi piace fare cose facili che posso preparare prima. Mi piace preparare curry vegetariano con cereali misti o riso integrale. A volte faccio uno stufato di verdure con qualche legume come proteina. Mi piace anche fare le insalate di quinoa. Quando cucino applico questa formula base in ogni cosa che faccio: un sacco di verdure + alcuni legumi/proteine ​​+ un po’ di grano intero = pranzo perfetto. Nel pomeriggio magari mi capita di mangiare  anche una mela o una pera se mi viene un po’ di fame.
  • Per cena, devo combattere la pigrizia perché sono stanca dal lavoro, quindi di solito mi faccio un bel po’ di verdure o una patata dolce e li butto nel forno ad arrostire.  Li mangio con dell’hummus se sento di non avere ingerito sufficienti proteine durante il giorno. A volte faccio una pasta con polpette di verdure a cui aggiungo delle zucchine. Altre  volte ho voglia di una bella insalata, allora uso il cavolo nero (kale) per i suoi nutrienti e altre insalate  per l’idratazione. Aggiungo molta verdura fresca, alcuni ceci e condisco con una salsa di tahini (che è un burro fatto di semi di sesamo).
  • A volte se ho voglia di dolci mi mangio del gelato vegano o faccio un gelato casalingo con le banane congelate nel frullatore. Mi ricordo sempre di bere molta acqua durante tutto il giorno e a volte bevo anche kombucha perché aiuta davvero con la digestione e la salute della pelle. I cibi fermentati sono importanti in qualsiasi dieta!
Prendi degli integratori o vitamine?

Sì! Questo è molto importante perché è per questo che le persone dicono di sentirsi “deboli” quando diventano vegane. Il corpo umano ha bisogno di alcune vitamine chiave, principalmente la B12.

La vitamina B12 non è naturalmente presente in nessuna dieta, ma gli animali sono alimentati con la vitamina B12, e per questo è presente nella dieta degli onnivori.

Prendo anche un integratore di vitamina D, perchè, vivendo al chiuso e in zone dove la vita all’aperto è un sogno durante molti mesi dell’anno, ne sono carente, come ne sono carenti anche gli onnivori. Ci sono altri integratori che le persone possono prendere. Conosco alcune persone che assumono integratori di iodio, ma non credo che sia più importante prendere quelli con una dieta vegana rispetto a qualsiasi altra dieta. Ma questa è la mia opinione, non sono un professionista. Ne ho parlato con il mio medico e consiglio chi vuole diventare vegano o lo è già di fare altrettanto.

Cosa vuoi dire a chi vuole intraprendere il tuo stesso cammino?

In primo luogo, sappi perchè lo fai.

Informati: guarda documentari e video. Leggi libri come “Eating Animals” di Jonathan Safran Foer. Vai in un santuario protetto e incontra degli animali da fattoria, se puoi. Quando guardi negli occhi un essere che potrebbe finire sulla tua tavola per cena, la tua passione e la spinta a proteggerli diventa indistruttibile.

In secondo luogo, fai la tua ricerca: se ti ci butti alla cieca e mangi solo lattuga e Oreos (nota: sono vegani e cibo spazzatura, quindi lasciali sugli scaffali del supermercato), sei destinato a fallire.

In terzo luogo, trova una comunità. All’inizio potresti sentirti solo, ma se vai su Facebook troverai tante comunità vegane locali e globali. Il mio gruppo di amici attivisti vegani è la ragione per cui sono riuscita a mantenere i miei propositi iniziali . Mi hanno fornito supporto e conoscenze e, soprattutto, convalida.

Infine, e soprattutto, sii gentile con te stesso. Farai degli errori. Ti sentirai terribile per i decenni che hai trascorso a mangiare animali, ma hai bisogno di perdonarti e mostrarti amore. Questo è un viaggio che ti trasformerà nel profondo e inizia davvero con la compassione verso te stesso. Da parte mia allora, buona fortuna e buon divertimento!

Ecco che la mia intervista a Francesca è finita. Io come madre spero che la sua dieta sia bilanciata e che lei stia bene. Per il resto la ammiro perchè è seria in questo aspetto della sua vita come lo è in tutto il resto che fa.

Claudia, Wisconsin

Ha collaborato con Amiche di fuso da settembre 2015 a dicembre 2019. Potete continuare a seguirla su Un’alessandrina in America

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

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