Trasferirsi all’estero è meraviglioso e terrificante in egual misura. Dov’è il libretto di istruzioni? Quali sono le cose che avrei voluto sapere prima di intraprendere l’espatrio?
Tantissime, e alcune ve le ho scritte già .
Molte le ho scoperte strada facendo e va bene cosi, ma data la mia ventennale esperienza (come fa anziana questa cosa, sono anziana? Oddio, sono anziana), mi sento di dare consigli a chi si appresta ad affrontare questa fantastica avventura.
Ne ho fatto anche una rubrica sul mio Instagram che viene arricchita dai miei tanti amici in giro per il mondo e qui ve ne faccio un mini riassunto sperando sia utile per tanti.
Non parlerò di cose troppo pratiche, per quelle magari ci faccio un altro articolo. Voglio concentrarmi sulla parte emotiva che spesso viene sottovalutata ma che considero fondamentale per la buona riuscita dell’espatrio.
NON STAI ANDANDO IN VACANZA
Credete sia una banalità ? Ah, sapeste quante persone ho incontrato in giro per il mondo che non si capacitavano di quanto il paese dove si erano trasferite non fosse lo stesso che gli era stato raccontato.Vivere in un paese è ben diverso che passarci una settimana, un mese o due di vacanza. Con quanta leggerezza partiamo per le ferie? Quante cose non vediamo di un posto perché non ci scontriamo con la vita vera in quel mese (ma chi si può più permettere un mese di vacanza poi?)?
Sapete quante persone mi dicono: “ah beata te che sei in Australia, ci ho fatto il viaggio nozze ed è un posto meraviglioso”. Lo è, certo. Ma forse non per viverci, non per tutti almeno. Parlate con chi ci vive veramente. Entrate nei gruppi e chiedete, ogni minima cosa, anche la più banale. Meglio chiedere: “ma come sono le scuole li, sono valide?” piuttosto che arrivare in un posto e scoprire che magari dovete pagare fior di quattrini per una istruzione decente (parlo in generale adesso, ma, se vi interessa l’argomento Australia vi lascio un mio articolo e uno di Manuela).
IN ESPATRIO SARAI SOLO/A
Non è una minaccia. È cosi. Quando parti per un nuovo paese, per ricominciare, sarai solo o con il tuo partner o la tua famiglia. Non è una cosa negativa, sia chiaro, io sono partita cosi. Dovete essere entrambi consapevoli della scelta e supportarvi a vicenda. Sarete VOI (o TU) per un lungo periodo. Ecco perché bisogna anche stare bene con se stessi. Perché all’inizio puoi fare conto solo sulla tua forza. O sulla forza della famiglia. Poi si trovano gli amici, la famiglia che ti scegli. Ma può passare del tempo. Basta saperlo e esserne coscienti. È una cosa grossa quella di lasciare tutto e tutti, non sottovalutarla.
ESPATRIO: NON VAI NEL PAESE DEI BALOCCHI
Nessun paese è il paese dei balocchi. Per fare i soldi bisogna comunque lavorare. Se queste frasi vi sembrano banali e ridicole, è perché non avete mai frequentato forum di espatriati o di chi vuole esserlo. Cosa credete che voglia dire il famoso “beata te”?
Ecco.
Ammetto che ci sono paesi in cui il lavoro si trova più facilmente e si viene pagati il giusto, ma sempre a seguito di prestazioni lavorative. Non ci sono gli alberi dei soldi, questo ve lo devo confessare. Ammetto anche che ci sono paesi in cui lo stipendio permette una qualità della vita migliore di altri. Ma informatevi. Sempre. Perché anche all’estero si pagano l’affitto e le bollette, spesso la sanità non è gratuita come siamo abituati e nemmeno l’istruzione (vedi punto sopra). Quindi vero che gli stipendi vi sembreranno alti, ma se trentamila dollari anno vanno via per pagare le rette delle scuole elementari, allora capite bene che i conti vanno fatti.
IMPARARE LA LINGUA È IMPORTANTE
Lo so, lo so che ve l’ho già detto. Ma è fondamentale!
Una delle cose che consiglio sempre prima di affrontare un espatrio è quello di imparare almeno le basi della lingua del posto. Si ha quasi sempre tempo per farlo, raramente ci si sposta da un posto all’altro senza pianificarlo (non vale per me, ma per fortuna la lingua la conoscevo già ).
Perche ve lo dico? Perché cosi sarà ’ più facile trovare lavoro, amici, fare la spesa e iniziare la nuova vita. Non ovunque parlano inglese, per dire. Si può partire lo stesso? Certo. Ma si parte già con il piede sbagliato. Conoscere la lingua di un posto significa anche capirne meglio la cultura. E quindi inserirsi meglio. Provateci!
IN ESPATRIO PUOI CREARTI LA VITA CHE HAI SEMPRE VOLUTO
Finisco questo articolo con una cosa molto positiva dell’espatriare: puoi essere chi hai sempre voluto. Quante volte ci lasciamo condizionare dagli altri e viviamo la vita che loro vogliono per noi?
Spesso espatriare vuol dire lasciarsi dietro convenzioni, timori, giudizi che hanno condizionato il nostro modo di fare e ci hanno frustrato a tal punto da mollare tutto e scappare. Non sempre il paese dove nasciamo è perfetto per noi. Non sempre il paese dove arriviamo è perfetto per noi.
“Animum debes mutare, non coelum” è una frase in latino che si traduce letteralmente così: “L’animo devi mutare, non il cielo”. È l’esortazione di Seneca a un amico che crede di liberarsi degli affanni viaggiando.
Non ci sono istruzioni per l’espatrio che funzionano per questo. Ma allontanarci da queste cose può aiutarci a costruire la vita che abbiamo sempre voluto. Quindi se siete convinti, spiccate il volo e sappiate che le Amiche di Fuso saranno sempre pronte a darvi un consiglio, a dissuadervi dall’espatrio (scherzo!) o a farsi una risata con voi in qualsiasi paese!
Buon viaggio,
Nadja, Australia
