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Compleanno dei bambini all’estero

compleanno bambini estero
Written by Nadja Australia

Sei già in ritardo. Per cosa, mi chiederai? Te lo dico io: per organizzare il compleanno dei tuoi bambini. Se vivi all’estero sai di cosa parlo. Forse anche se vivi in Italia ma io non lo so visto che sono fuori da troppo tempo!

Non importa in che mese siamo, in che mese compiono gli anni i tuoi figli, ti sembrerà di non avere abbastanza tempo. Ed è cosi.

Organizzare i compleanni dovrebbe essere qualcosa di divertente. Spesso diventa un incubo. Che personaggio ti piace OGGI? Che torta vuoi? I laser no. No, Disneyland è lontano da qui. Tesoro, dove lo ha festeggiato Pincopallo è riservato da qui al 3058. Lo so anche io che è solo febbraio e il tuo compleanno è a maggio, ma se non prenotiamo ora non troviamo più posto. Pagare in anticipo? Ovviamente, figuriamoci.

Location. Torta, Regalini. Come regalini? Ah non lo sai? La legge (dei compleanni degli ultimi anni) prevede che tu genitore del festeggiato prepari tante mini bustine con dolci, regalo e nonsochealtro per gli invitati. Ma non erano gli invitati a portare il regalo? Anche, però ora si usa cosi e devi adeguarti.

Mi è capitato in qualsiasi scuola che i miei figli abbiano frequentato. Già nella prima settimana (in genere gennaio o febbraio in base al paese) avevo inviti di compleanno e weekend bloccati fino almeno a settembre. Da gennaio. Ma io manco so se sarò ancora nella stessa città (o viva) a settembre!

Da quando è tutto così complicato? O lo è sempre stato e io non ci avevo mai fatto caso?

Vi faccio un esempio. Nel 2018 ci siamo trasferiti in pochissimo tempo (giorni) dal Perù all’Argentina. Giusto giusto per l’inizio della scuola a Buenos Aires. In 10 giorni trova casa, scuola e respiro di nuovo. Primo giorno dei bambini, vengono fuori con tre inviti per compleanni a giugno/ luglio. Quello dei miei figli è a maggio. Capite bene la mia ansia, vero?

Avevo ancora gli scatoloni in viaggio e già dovevo pensare ad organizzare ben due compleanni in una città sconosciuta e con gente mai vista prima. Me la sono cavata bene poi, se ve lo foste chiesto. Torta trovata, posto trovato e bambini felici. Ma che fatica ragazzi!

Iniziamo a parlare dei regali che riceverete? Facciamolo. Ventitré bambini invitati? Altrettanti regali ricevuti. Bello eh, direte voi.

E invece no. Carta, cartoni, plastica ovunque per giorni. Ma non ci si può mettere d’accordo e fare un unico regalo di classe? Sempre a Buenos Aires avevano adottato questa tecnica intelligente per cui si dava un budget regalo uguale per tutti, ognuno comprava il regalo per il proprio figlio sapendo quindi cosa avrebbe voluto e il giorno della festa, sorpresa! Regalo UNICO, magnifico, da parte della classe. No stress. No sbatti. No cartacartoneplastica ovunque. Bei tempi.

Vorrei farvi vedere la foto di me che dopo un compleanno a Lima esco dalla location con 27 regali per mia figlia. Meno male la macchina era vicina.

Paese che vai, usanze che trovi.

A Riyadh, nel periodo in cui ci ho vissuto, la moda del momento era noleggiare i gonfiabili. Sì, per i compleanni. Arrivava questo camion enorme con il castello gonfiabile e puff, festa pronta. A Lima il must era la pignatta. Senza pignatta il compleanno non era valido. E allora vai al mercato dove si trovano le cose dei compleanni (si, magari un giorno vi parlo dei meravigliosi mercati di Lima dove si trovava qualsiasi cosa) e compra quella già pronta, o fattela fare.

Che ricordi. Poi la devi pure riempire. Quindi vai al mercato dove vendono i pacchi per riempirla. Tutto di corsa. Come la gazzella. Ti devi svegliare presto e correre, altrimenti rischi di doverlo festeggiare a casa. Capite? A casa. Ventiquattro bambini a CASA.

Qui a Sydney la storia si ripete, ma le location per i compleanni sono forse di più (o più varie). Il tempo stringe comunque. Quindi? Si, sono già in ritardo. Scappo ad organizzare!

PS: l’articolo è ironico, spero si sia capito! Ma da voi è così, o sono solo io che vedo tutto di corsa? Mi sono svegliata gazzella?

Nadia, Australia

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Nadja Australia

Espatriata per lavoro ormai più di 15 anni fa, con mio marito abbiamo vissuto in Serbia, Romania, Bulgaria, Arabia Saudita,Peru, Argentina e adesso Australia! Con noi due bimbi globetrotter che ci accompagnano nella nostra pazza vita girovaga!Il nostro mantra? Home is not a place, it's a feeling! Con la Sardegna nel cuore, viviamo dove ci porta il lavoro e ci godiamo ogni piccola cosa che i paesi ospitanti ci offrono con l'entusiasmo della prima volta!

1 Comment

  • In Australia ho visto un sacco di compleanni festeggiati nei parchi. Io personalmente non me ne intendo ma credo che gli australiani siano più easy…facci sapere

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