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Serie TV svedesi per quest’estate

serie tv svedesi
Written by Wanda Svezia

Le mie vacanze estive sono scandite da due attività, lettura e serie TV. Ogni anno mi scelgo un paio di romanzi, di un autore specifico, che mi porto in spiaggia e alcune serie TV da guardare la sera.

Tempo fa avevo scritto un articolo suggerendo qualche autore svedese da leggere sotto l’ombrellone. Quest’anno vi suggerisco qualche serie TV svedese che potete trovare su Netflix.

Ecco a voi i miei top five.

1. Barracuda Queens

Miniserie – 1 stagione, 6 episodi

Di cosa tratta la serie?

La serie si svolge nel 1995 e inizia a Båstad, località sulla costa ovest della Svezia, dove un gruppo di ragazze da Stoccolma trascorre un weekend di festa molto alcolico.

Il personaggio di Klara si addormenta nella vasca da bagno mentre l’acqua continua a scorrere, causando danni all’hotel. Il conto per la perdita ammonta a 75.000 corone svedesi (8 mila €) e il gruppo spende altri 100.000 corone in feste. Per ripagare i debiti, iniziano a commettere furti nelle ville, cosa che trovano così emozionante da continuare a farlo.

La serie è ispirata alla vera “Lidingöligan” cioè la banda di Lidingö (zona di Stoccolma dove ci abitano i ricchi) che negli anni ’90 si dedicava a furti nelle lussuose aree residenziali di Stoccolma. Rubavano soprattutto gioielli e opere d’arte preziose, ma anche auto e arredamenti esclusivi.

La vera Lidingöligan era composta esclusivamente da uomini che hanno commesso almeno cinquanta furti in ville e venti furti di auto tra il 1994 e il 1999. Nella serie “Barracuda Queens” sono invece cinque giovani donne le autrici dei reati.È divertente vedere le ragazze in questo genere di poliziesco melodrammatico. Non è così comune che le ragazze abbiano questi ruoli, che taglino gli allarmi e rompano le finestre.

2. Snabba cash

Serie – 2 stagioni, 6 episodi ciascuna.

Di cosa tratta la serie?

La serie tratta di Leya, una giovane aspirante startupper in cerca di finanziatori per la sua startup. Poi ci sono l’eroinomane Salim e l’adolescente Tim. Per motivi diversi tutti e tre entrano in contatto con il clan di Ravy e si ritrovano immischiati in un mondo fatto di omicidi, crimini brutali e violenza.

La serie è l’adattamento televisivo della trilogia di romanzi Stockholm Noir scritta da Jens Lapidus. Se amate le serie noir, piene d’azione questa serie svedese fa per voi. Ambientata in una Stoccolma ben lontana dall’immaginario con cui è presentata solitamente.Quando pensiamo a Stoccolma la immaginiamo come una città idilliaca, la bellissima capitali di uno dei Paesi europei dove domina il benessere e il welfare. Questa serie però mostra l’altra faccia della medaglia, presentando i lati più oscuri della città, dove il crimine la fa da padrone e la violenza è all’ordine del giorno.

Personalmente trovo eccezionale l’attrice Evin Ahmad che, interpretando Leya, parla fluentemente tre lingue diverse.

3. Il califfato (titolo originale Kalifat)

Miniserie – 1 stagione, 8 episodi

Di cosa tratta?

La serie si svolge nel settembre del 2015 su due scenari principali: in Svezia, dove un affiliato dell’Isis pronto a colpire e a reclutare futuri jihadisti, e a Raqqa, in Siria, dove una coppia di giovani si è trasferita proprio dalla Svezia e ha giurato fedeltà al Califfato. Le due vicende si intrecciano e hanno come punto in comune Fatima, un’agente dei servizi segreti svedesi, Fatima, che cerca di anticipare le mosse dell’intelligence agendo spesso in maniera indipendente, per tentare di sventare gli attacchi organizzati dall’Isis.

La serie tratta del reclutamento di adolescenti in Europa da parte dell’ISIS. Il terrorismo raccontato è attuale, presentato su vari livelli nazionali che ne mostrano l’interazione con la popolazione occidentale. Quello che la serie racconta è avvenuto in moltissime città europee e non solo, producendo quella spirale del terrore che ha sconvolto il mondo negli ultimi anni.  La serie non tralascia di raccontare la violenza perpetrata nel contesto del Califfato contro le donne, la possibilità di ripudiarle in ogni momento, la violenza fisica e verbale usata contro di loro. Io trovo che questa serie lascia allo spettatore continui colpi di scena, con qualche dettaglio di montaggio non proprio perfetto ma che fa sembrare tutto molto reale.

4. Quicksand (titolo originale Störst av allt)

Miniserie – 1 stagione, 6 episodi

Di cosa tratta la serie?

La serie inizia con una sparatoria avvenuta in una scuola del ricco quartiere di Djursholm. Si sentono spari e urla ma non si riesce a capire che cosa è veramente successo. La polizia fa irruzione e trova una sola superstite, Maja, ragazza di buona famiglia, che si trova ad essere accusata del crimine e arrestata come principale sospettata. La serie ritrae gli eventi attraverso il punto di vista di Maja, cercando di trovare le ragioni di un atto così violento.

La serie, tratta dall’omonimo romanzo di Malin Persson Giolito, ci mostra un’intrecciarsi di eventi presenti e passati dove si impara a conoscere Maja, il suo rapporto con i genitori e con gli altri ragazzi vittime della sparatoria. Questo è un tema, purtroppo, molto attuale che risveglia molte domande sulle colpe, responsabilità, punizione e riconciliazione.

5. The unlikely murderer (titolo originale Den osannolika mördaren)

Miniserie – 1 stagione, 5 episodi

Quasi 36 anni sono passati da quando i residenti della Svezia e nei Paesi nordici si svegliarono alla scioccante notizia dell’omicidio del primo ministro Olof Palme, ucciso a colpi di arma da fuoco a Stoccolma.

La serie Netflix si basa sul libro “L’assassino improbabile: l’uomo di Skandia e l’omicidio di Olof Palme” del giornalista Thomas Pettersson (2018).

Nella serie si segue Engström, un grafico pubblicitario leggermente introverso e socialmente impacciato nella sua vita privata a tratti tragica. L’intera serie è una serie infinita di prove che lo identificano come l’assassino del primo ministro, ma sia l’autore del libro che la polizia non riescono a fornire a Engström un motivo credibile.

La serie è controversa principalmente perché la polizia non ha dimostrato che Engström fosse l’autore dell’omicidio, ma anche perché è stato indicato come assassino soltanto dopo il suo decesso nel 2000.

A parer mio interpretazione eccezionale di Robert Gustafsson che, lasciati i panni da comico, si cimenta in un personaggio complesso e un po’ patetico.

Spero di avervi ispirati con questa top five di serie svedesi?

Vi auguro una bella e rilassante estate.

Wanda, Svezia

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Author

Wanda Svezia

Italiana, expat in Svezia per amore e mamma di due ”piccoli terroristi”. Da ragazza sognavo di diventare come Claudia Schiffer ma la realtà mi ha portata a fare altro: l’eterna studente. Ho una laurea in lingue e letterature straniere conseguita a Torino, una in linguistica conseguita in Svezia e un Master sull’apprendimento della seconda lingua. Ho inoltre quasi una laurea in letteratura italiana, una in lingua svedese e non credo di aver finito… Attualmente insegno lo svedese in una scuola e cerco strategie per facilitare l’apprendimento della lingua.
Amo viaggiare, l'arredamento, organizzare feste, preparare menu a tema e decorare torte, adoro il DIY ma fatico sempre più a trovare tempo per realizzare le mie idee!

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