Tra due mondi lontani, l’Oceano si staglia come un imponente confine naturale. Un’immensa distesa d’acqua che separa l’Italia e l’America, scindendo non solo i continenti, ma frammentando anche innumerevoli esistenze. In questo scenario di separazione, si trova Ninetto, diviso dalla sua famiglia e dalla sua terra. La sua vita si dipana in due fasi distinte: c’è il Ninetto dell’infanzia, spensierato e gioioso, che correva per le strade povere ma accoglienti di Prata di Principato Ultra, e c’è il Ninetto d’oltreoceano, lontano dai baci della mamma, dalle mani del papà e dai sorrisi dei fratelli. Senza colpa alcuna, è costretto a crescere in fretta, ma nel suo cuore cresce anche una tristezza profonda, una ferita che il tempo non riesce a lenire.
Un romanzo affascinante intitolato “L‘albero di nespole” emerge dallo scenario di una vita familiare vissuta attraverso la lente del tempo. Una storia unica, plasmata dall’autrice Giulietta Fabbo, che si ritrova a essere una testimone privilegiata delle vicende di Ninetto. Le pagine di questa narrazione racchiudono momenti straordinari, nascosti nella banalità della routine quotidiana. Ciò che emerge è il ritratto dello zio Ninetto, una figura da sempre evocata nei racconti dell’autrice fin da quando era bambina, un’enigmatica presenza mai realmente incontrata, ma sempre presente nel cuore e nella mente.
Un’atmosfera di romanticismo e magia permea le parole dell’autrice, che dipinge immagini dettagliate e suggestive dell’ambiente circostante. I capitoli si susseguono con uno stile avvincente, in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, come un percorso intricato lungo le onde dell’Oceano. Il lettore si trova così a vagare tra passato e presente, scoprendo i segreti e i misteri celati nella storia dei protagonisti.
“L’albero di nespole” è una storia che indaga le emozioni umane, gettando uno sguardo attento sulla trasformazione del sentire nel corso del Novecento. Le dinamiche dell’amore e dell’affetto si mescolano con le evoluzioni tecnologiche che hanno plasmato la vita delle persone. Dall’attesa paziente delle lettere che attraversavano l’Oceano per mesi, al rapido flusso di comunicazione reso possibile dalle nuove tecnologie, il romanzo esplora come i legami umani abbiano mutato forma e significato nel corso degli anni.
L’amore, indomabile e senza tempo, emerge come filo conduttore di diverse storie: l’amore coraggioso di Teresa e Giuseppe, l’amore incrollabile di Ninetto e Diana. Un sentimento che si intreccia con gli eventi storici, modellando le vite dei protagonisti e lasciando un’impronta indelebile sul loro destino.
L’albero di nespole, maestoso e misterioso, diventa il simbolo della continuità e della possibilità di rinascita. Una testimonianza della capacità umana di trasformare momenti di difficoltà e avversità in preziosi istanti di crescita e bellezza. Il romanzo è un inno all’ottimismo e alla speranza, dove Ninetto, con determinazione e coraggio, affronta la ferita nel suo cuore e si avventura nella ricerca della sua personale felicità, guidato dalla forza inestimabile dell’amore.
“L’albero di nespole” è un’opera dedicata a coloro che si sentono vagabondi tra mondi distanti, che hanno conosciuto il desiderio di casa in terra straniera e che coltivano nel cuore la nostalgia di un passato intenso e autentico. Una storia che invita il lettore a ripercorrere sentieri di emozioni, a lasciarsi trasportare dall’atmosfera di un tempo lontano, e a riscoprire il legame profondo con le proprie radici e l’anima del proprio luogo di origine.
Nadja
