Il rientro dalle vacanze italiane non è stato semplice e indolore, per questo abbiamo inserito nella nostra routine una nuova abitudine che fa bene a tutti.
Dopo quattro settimane di estate italiana circondati da famiglia e amici, tranquillità e divertimento, mare, montagna e lago, siamo tornati alla realtà australiana. Ad aspettarci abbiamo trovato l’inverno, con cieli grigi e nuvolosi, freddo e pioggia.
E poi la scuola con test, lunch box da preparare e nuove sfide da affrontare. E ancora il lavoro, con le sue alzatacce mattutine, gli impegni da portare a termine, nonché una routine da ritrovare.
Quindi, al rientro abbiamo affrontato giorni sfidanti in cui spesso i pensieri negativi prendevano il controllo.
Giorni in cui la lamentela, le difficoltà e la negatività la facevano da padrone, soprattutto per me.
Naturalmente quando la giornata inizia con il piede sbagliato non può altro che peggiorare…
Piove.
Fa freddo. Tira vento.
Devo preparare i lunch box per i figli perché qui non c’è la mensa.
Le scarpe nere non si abbinano con i pantaloni blu o la maglia di questo colore mi sta male.
Non posso uscire con un’ amica, vedere mia madre o mia sorella per fare una chiacchierata terapeutica.
E l’elenco potrebbe continuare all’infinito…
E vi confesso che quando mi sveglio con il piede sbagliato non mi sopporto!
Mi sto antipatica da sola, perché mi rendo conto che sto sbagliando, ma non riesco a smettere. È come se la negatività alimentasse altra negatività.
Inoltre, sono consapevole del fatto che il mio comportamento influisce sul comportamento dei miei figli. E mi rendo conto che il mio essere lamentosa, noiosa e maleducata non può altro che nuocere a tutti quelli che stanno intorno a me.
Prima di partire per le vacanze in Italia avevo letto questa frase: “What I liked about my day”, ovvero che cosa mi è piaciuto della mia giornata.
Una frase semplice che fa pensare e che attiva riflessioni importanti, soprattutto per me in questo momento. Quindi, ho deciso di farla mia!
Avevo bisogno di concentrarmi sulle cose belle che mi accadono durante la giornata. Volevo assolutamente insegnare ai miei figli a non farsi controllare dai pensieri negativi o dalle lamentele, ad apprezzare quello che abbiamo. Accorgerci della bellezza che ci circonda, bellezza intesa come tutto ciò che di positivo c’è attorno a noi. Alzare gli occhi, il nostro sguardo, per guardarci in giro.
Ho preso un quadernino tra quelli che avevo comprato prima di partire, contenta che mi servisse per creare una nuova abitudine.
Ora, tutte le sere dopo cena, metto il quadernino in mezzo al tavolo e chiedo ad ognuno di scrivere che cosa gli è piaciuto della propria giornata.
“La giornata di oggi mi è piaciuta perché…
… ho preso un bel voto
…. ho aiutato un amico
… ho fatto un giro in bici
… ho bevuto un cappuccino leggendo il mio libro
…. ho partecipato al club del libro
… ho finalmente capito una cosa che da tempo non riuscivo a capire.”
Insomma, si tratta di cose semplici.
Non importa quanto uno di noi scriva e non importa quale lingua venga usata, l’importante è riflettere sulla propria giornata, sforzarsi di trovare delle cose piacevoli avvenute durante quella giornata e lasciarsi andare scrivendo.
Nessuno è obbligato a leggere quello che ha scritto, ma nella maggior parte dei casi finiamo per parlarne.
Abbiamo creato un’altra bella occasione per parlare, raccontarci, sfogarci e confrontarci.
What I liked about my day, una nuova abitudine che fa bene a tutti!
Drusilla, Melbourne
