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La scuola in Canada

Com’è la scuola in Canada? Ritroviamo Elena ( qui il suo primo post sull’esperienza in Canada) che è appena arrivata e affronta insieme alla figlia un mondo scolastico nuovo e diverso. Positivamente diverso, secondo la sua esperienza. Dopo aver fatto un paragone tra le due direzioni scolastiche con cui è venuta a contatto negli anni, ci lascia una bella riflessione e degli ottimi spunti: la scuola italiana sta subendo attacchi su vari fronti e potrebbe trovare nuovi spunti per rinasciate nelle altre nazioni, che dite? 

Eccomi dopo 15 mesi in Canada, con una figlia quindicenne che frequenta il grade 10 nella high school del nostro quartiere.
Io: con il mio bagaglio culturale pesantemente trasportato nella stiva dell’aereo dall’Italia, carico di nozioni, materie antiche, presupposizioni e regole.
Io: che osservo, comparo e cerco di capire prima di criticare o respingere.
Mi sono abituata – personalmente anni fa, recentemente con mia figlia – a subire una scuola senza libertá di scelta, dove ci si deve omologare il piú possibile perché chi é diverso é un problema, dove si sta seduti per ore e l’educazione fisica o l’arte e la musica sono materie di serie B, dove a 13 anni si decide una strada senza neanche conoscere le proprie peculiaritá, una scuola brutta, sporca, vetusta con i muri verdi e con materie pesanti e pomeriggi interi a studiare. Detto questo, il programma delle materie é indubbiamente valido: chi capisce presto il valore del sapere e studia esce dalla nostra scuola italiana con un bel bagaglio culturale, soprattutto dopo un buon liceo classico o scientifico. Ma quanti alla fine hanno veramente studiato bene, quanti invece hanno memorizzato dati e nozioni senza capire perché, quanti sono arrivati in fondo per inerzia o amareggiati per i metodi e i cattivi rapporti con i loro docenti? Quanti ragazzi sono maturi entro la “maturità”? E soprattutto: chi costruisce con loro o li aiuta a scoprire e valorizzare le loro caratteristiche?

la scuola in canada

Scopro qui in Canada con mia figlia un sistema scolastico opposto.
I programmi scolastici annuali sono molto più leggeri, la scuola superiore è uguale per tutti, ma si possono scegliere le materie con molta libertà. Ogni professore ha la sua aula e sono i ragazzi che si muovono ogni ora. Non ci sono interrogazioni e le verifiche scritte vengono annunciate per tempo. A casa si svolgono pochi compiti, soprattutto dei progetti a medio e lungo tempo, da presentare in classe spesso con l’aiuto dei supporti informatici. Si lavora molto in maniera alternativa. Le scuole sono dotate di computer nuovi, biblioteche ben fornite, palestre, teatri, armadietti per non portare a casa zaini pesanti (…), a pranzo ci si organizza come si preferisce o si va in caffetteria a mangiare. L’edificio é nuovo, pulito, luminoso e i bagni sono perfetti. I colori accesi. Ogni materia ha le stesse ore distribuite uniformemente durante la settimana. Nessuna serie B. I ragazzi entrano ed escono senza giustificazione. Sanno peró che tutto viene riportato giornalmente sul sito internet della scuola e soprattutto che le assenze ingiustificate tolgono loro una serie di privilegi piacevoli. I voti sono dati seguendo degli schemi ben precisi, non dettati dalla simpatia o meno per uno studente.
Inoltre si tiene conto anche della puntialitá, dell’interesse dimostrato, della capacitá di lavorare in gruppo, dell’autonomia: sì, perché i professori non stanno costantemente col fiato sul collo degli alunni bensí lasciano loro libertà di azione. Per contro questi ragazzi sanno che sono responsabili se la scelta delle materie o la media studi sará inadeguata al momento del loro ingresso all’università. I ragazzi inevitabilmente devono sviluppare autosufficienza e responsabilità. I loro genitori non stanno lì a controllare compiti o a firmare note di rimprovero scritte loro dai docenti. Gli studenti si chiedono chi sono, se poi hanno una modalitá di apprendimento diversa vengono sostenuti da tutor o possono ricorrere ai councellor se hanno problemi da sbrogliare.
I professori sono a disposizione a pranzo o dopo scuola per rispiegare a chi non ha capito o mancava. I professori, oltre che laureati nella materia che insegnano, devono studiare almeno un anno per essere docenti, il che fa di loro migliori insegnanti.
Questa scuola mi restituisce una figlia piú serena che apprezza maggiormente le materie che affronta: é educata, lavora serenamente e con buoni risultati anche se la lingua non é la sua.
La domanda nasce spontanea: chi puó dire, come facevo io all’inizio, che la scuola italiana é migliore? Quali sono i dati oggettivi per valutare? A chi legge l’ardua sentenza!

Elena, Canada.
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Se anche tu sei come noi una #adieffina per il mondo, alle prese con nuove abitudini, costumi, lingua e fusi sei la persona che fa per noi. Raccontaci la tua storia, chiacchiera con noi, allarga i nostri orizzonti. Questo spazio è tutto per te .

3 Comments

  • Gentile signora, volutamente non parlo di programmi (ne parlo, e straparlo, su altri siti ai quali contribuisco), ma direi che una scuola nuova, pulita, luminosa e con bagni perfetti qualche possibilità concreta di essere giudicata superiore alla nostra italiana ce la ha…

  • Detta così, sembra una scuola fantastica. I programmi, però, sono difficili da giudicare ed anche il livello culturale generale.

  • Veramente anche in Italia i voti sono dati seguendo schemi ben precisi. Che poi gli studenti (e i loro genitori) tendano al vittimismo e alla solita storia delle preferenze, è un altro discorso.
    E’ vero, in molti, arrivati alla maturità di liceo classico o scientifico non sono maturi: questo perché la scuola frequentata non era giusta per loro. Non tutti dovrebbero essere convogliati verso il liceo. C’è chi si troverebbe meglio in un professionale, o in un altro tipo di scuola.
    E poi ci sono quegli studenti pigri e supportati dai genitori, che sanno solo lamentarsi dei docenti “che danno troppi compiti”, “che pretendono troppo”.
    Io continuo a credere che responsabilizzare gli studenti e farli studiare nel pomeriggio, con carichi di compiti anche importanti, sia il metodo migliore per farli imparare. In Italia ho vissuto da studentessa, in Inghilterra da docente, e non c’è paragone tra lo studente medio inglese e quello italiano. Certo hanno una scuola molto colorata e con tante risorse moderne, ma la preparazione dei ragazzi è risibile. Spero davvero che in Canada la situazione sia migliore!

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