Espatrio Tips&Tricks

La mia valigia da expat seriale

Written by Nadja Australia

Cosa devo mettere in valigia ora che mi trasferisco in Australia? Che mettono in valigia gli expat? E un expat seriale come te, ha imparato finalmente a viaggiare con una valigia leggera?

Queste sono alcune delle domande più frequenti che mi sento rivolgere da sempre. Sono in giro da tanti anni, mi definisco expat seriale perché ho cambiato 7 paesi e viaggio ormai in giro per il mondo da un bel po (circa vent’anni). Ho imparato a viaggiare con bagaglio leggero?

No, ve lo anticipo!

C’e’ sempre qualcosa che mi manca nel nuovo paese. Di alcune cose ci si accorge strada facendo, altre si portano dietro per abitudine, altre perché non si sa mai.

Quali cose non manca mai nella vostra valigia? Inizio io dicendovi anche che cosa mi portavo prima e poi ho smesso.

LIBRI. Si, sono stata una di quelle che si portavano i libri in italiano in valigia. Ed erano tanti. Ma tanti che ad ogni trasloco mi maledicevo. Ma capitemi, anni fa non e’ che c’erano gli ebook come adesso (o forse si ma io non ero molto tecnologica). Adesso viaggio leggera. Compro sul posto (ho imparato a leggere anche in altre lingue) e i libri in italiano li compro digitali. Si lo so, non e’ lo stesso. Ma leggere e’ la mia passione e meglio ebook che niente.

MEDICINE. Non ridete di me. Lo so che si trovano anche all’estero. Ma mi pare che le nostre siano più efficaci. Si lo so che e’ la mia convinzione. Si lo so che poi manco le uso. Pero vedere che so, il Moment nella scatola dei medicinali già mi fa passare tutto. Sono l’unica che fa le scorte in valigia di medicine? Ditemelo subito cosi mi faccio un esame di coscienza.

ZAFFERANO. Ma avete mai notato quanto e’ difficile trovarlo all’estero? Buono, dico. Che quella roba gialla che colora il riso lo so che si trova, ma se poi il sapore non c’e’ che lo uso a fare? Un giorno mi arresteranno per spaccio di spezia preziosa, lo so gia.

VESTITI. Quando ti affezioni ad alcuni marchi e poi non li ritrovi nel nuovo paese, e’ un piccolo colpo. Lo so che sono problemi sciocchi, ma già trasferirsi e’ uno shock, se almeno hai le tue piccole certezze con te e’ meno doloroso. Adesso ormai so dove andare a comprare anche qui a Sydney, e ho anche rivisto le mie posizioni sugli acquisti (magari ne parliamo presto, faccio spesso i mesi in cui non compro nulla di non necessario che fa bene a pianeta e portafoglio). Ma i primi tempi e i primi traslochi rendevano la mia valigia expat un mini negozio ambulante.

BISCOTTI. A Sydney trovo tutto (o quasi) quindi ho smesso. Ma come si fa a vivere senza Baiocchi? Dai su ditemelo! E le fette biscottate? Che poi arrivano sbriciolate ma vabbè, dettagli. Si, poi ci si adatta anche a quello che si trova in loco, ma i primi giorni fare la colazione classica e’ una coccola!

Cosa metterei nella valigia expat se fosse possibile?

BIDET. Ci si puo abituare dopo cosi tanti anni? NO. Ve lo dico con il cuore. Avevo trovato pace in Argentina (si, li lo hanno) e in Arabia Saudita con il magico doccino. Ma nel resto del mondo niente. Zero. Nisba. Si lo so, farsi la doccia, ci sono altri metodi e bla bla bla. Ma ho detto che me lo porterei se si potesse ok? Lasciatemi sognare.

FORMAGGI. Anche questo fa parte di quelle cose che trovo in tutto il mondo, mi piace sperimentare, ma poi mi sogno i sapori italiani (e sardi). Amo tutti i tipi di formaggio, sto cercando di diminuire il consumo (sempre per tema ambientale ma anche di salute) ma ecco, se potessi viaggerei con una valigia solo di questo cibo divino.

PROSCIUTTO. Si lo so che parlo sempre di cibo. Ma non ho mai nascosto questa mia passione! In più sappiate che ho vissuto un paio d’anni a Parma e la mia cultura sul prosciutto e’ davvero grande. E non e’ facile trovarlo buono in giro. Quindi ecco, me lo porterei in valigia sicuro.

DETERSIVI. Si. Lo ammetto. Lo sgrassatore e’ una di quelle cose che mi mancano (a Sydney si trova, quello più famoso, evviva). E’ una follia? Si. Infatti e’ nella lista delle cose che porterei se fosse possibile. Lasciatemi sognare anche qui. (No, non me lo sono mai portato dietro. No, non ho mai fatto container per i traslochi. E no, non mi mandano mai i “pacchidaggiu”. Quindi e’ solo un desiderio inespresso).

FAMIGLIA. Non e’ all’ultimo posto per qualche strano motivo. E’ solo che dopo tutte queste scemenze volevo farvi capire che tutto e’ sostituibile, si può fare davvero a meno di tante cose, ma quelle importanti, come l’amore delle persone care, e’ davvero l’unica cosa che conta ed e’ anche l’unica cosa che mi manca davvero nella mia vita all’estero.

Quindi buona valigia dell’expat a tutti, e godiamoci davvero quello che conta!

(PS: aspetto comunque le vostre cose immancabili, che almeno ci strappiamo una risata).

Nadja, Australia

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Author

Nadja Australia

Espatriata per lavoro ormai più di 15 anni fa, con mio marito abbiamo vissuto in Serbia, Romania, Bulgaria, Arabia Saudita,Peru, Argentina e adesso Australia! Con noi due bimbi globetrotter che ci accompagnano nella nostra pazza vita girovaga!Il nostro mantra? Home is not a place, it's a feeling! Con la Sardegna nel cuore, viviamo dove ci porta il lavoro e ci godiamo ogni piccola cosa che i paesi ospitanti ci offrono con l'entusiasmo della prima volta!

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