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Il Cairo in 3 giorni: suggerimenti per una visita-lampo

Written by Valeria Il Cairo

Siete di passaggio al Cairo per 3 giorni? Forse per una visita lampo, prima di imbarcarvi per esempio per una crociera sul Nilo o volare verso Luxor? Questo articolo allora vi potrà interessare.

Festeggerò a breve un anno al Cairo e diversi amici sono già venuti a trovarmi mentre altri se lo sono ripromesso per la fine del 2022 e i primi mesi del 2023.

E’ successo che, nonostante molti avessero già un programma da seguire, magari dato loro dall’agenzia, mi siano stati chiesti consigli e io sono ben felice di condividerli anche con voi.

Si arriva all’aeroporto internazionale del Cairo che dista circa 45 minuti da Downtown.

Se non avete un’autista già prenotato o amici 😉 il modo più semplice per raggiungere la città è chiamare un’auto con Uber. È sicuro e oltretutto conveniente.

Quando però lo si vuole utilizzare per spostarsi in città bisogna calcolare i tempi di attesa. Come forse saprete Il Cairo è una città follemente trafficata e di conseguenza armatevi di pazienza nelle attese e approfittatene per guardarvi attorno che ci sono certe scenette davvero inusuali, credetemi!

Al Cairo ci sono anche 3 linee della metropolitana. La metropolitana del Cairo è conveniente, sicura ed efficiente ed è un modo per aggirare il problema del traffico orribile della città; a me comunque non piace molto utilizzarla soprattutto nelle ore di punta ma chissà che non cambi idea!

Ho sempre suggerito di dedicare la prima delle 3 giornate al Cairo alla Cittadella di Saladino situata in cima alla collina di Mokattam. La Cittadella contiene alcune delle moschee storiche più importanti del Cairo, e vale davvero la pena entrare, a pagamento, alla Moschea di Muhammad Ali. E’ la più grande e nel cortile originariamente si trovava la tomba di Muhammad Ali Pasha, considerato da molti il fondatore dell’Egitto moderno.

Nella cittadella trovate anche dei musei, se avete del tempo. Tuttavia, secondo me, il più originale è quello delle carrozze reali. È stato spostato dalla Cittadella a Zamalek quindi se passate da lì non fatevelo sfuggire. Se siete in famiglia i bambini ne rimarranno affascinati.

Sulla via del ritorno fermatevi al Al-Azhar Park di cui vi ho parlato qui.

Mi è stato chiesto, sempre: Valeria ma vale la pena visitare il Cairo copto? La mia risposta è un grande SI. Lo so che se si ha poco tempo e 3 giorni al Cairo sono davvero pochi ma il quartiere copto del Cairo merita decisamente. La storia di per sé di questa area del Cairo è affascinante perché tra il declino dei faraoni e l’ascesa dell’Islam c’è stato un periodo in cui l’Egitto era un paese a maggioranza cristiana.

Tutti gli edifici, chiese e musei si trovano lungo un’unica strada principale che ha poi alcune diramazioni, è davvero facile girare a piedi o, come piace dire a me, girovagare un po’. Entrate nella famosa “Chiesa sospesa”. Una delle chiese più antiche d’Egitto, la Chiesa sospesa è costruita sopra i cancelli di un’antica fortezza romana che portano al suo soprannome.

Affascinante e senza tempo è il cimitero annesso alla chiesa di San Giorgio. Nulla di più storico con tombe semplici affiancate a tombe mastodontiche ed elaborate. Alcune cadono letteralmente a pezzi ma non so spiegarvi a parole quanto mi sia piaciuto gironzolare liberamente in quel luogo. E io non è che ami i cimiteri 🙂

Una scalinata poi vi conduce alla chiesa greco-ortodossa di San Giorgio. Preparatevi a stare con il naso all’insù. La cupola centrale è altissima, murales e opere d’oro tutta attorno. Insomma uno spettacolo!

E che dire infine della Chiesa dei Santi Sergio e Bacco? Mistica come pochi luoghi che ho visto nel mio girovagare fa effetto la piccola grotta nel seminterrato che si ritiene sia servita da rifugio a Gesù, Maria e Giuseppe per 3 mesi durante il loro soggiorno in Egitto. C’è anche il pozzo da cui si sono abbeverati. Credere o meno di fronte a questo spettacolo è irrilevante!

Il turismo ha ripreso a pieno ritmo al Cairo e te ne accorgi ancora di più se entri nel vecchio Museo egizio.

Da premettere che il nuovo museo egizio è pronto, molte statue sono già state trasferite dal vecchio e siamo tutti in attesa dell’inaugurazione. Il Covid ha bloccato l’evento di apertura. Tuttavia vale la pena entrarci perché è ancora conservata la statua di Tutankhamun. Ci sono anche tutti i gioielli e le collezioni di statue e ornamenti che appartengono al faraone. Questo edificio ha un sapore antico, soffre da sempre, mi è stato detto, di forte mancanza di spazi e di accumulo di polvere su statue dimenticate in alcuni corridoi inaccessibili.

Ma è proprio questo il bello del vecchio museo egizio ed è questo il motivo per cui si è reso necessario costruire un nuovo edificio. Tra l’altro l’Egitto sta combattendo una vera e propria battaglia nel recuperare tutti tesori trafugati e sparsi per e che, a torto o a ragione, si trovano in altri musei nel mondo.

E’ vero che quasi tutti passano per il Cairo anche solo per vedere le Grandi Piramidi di Giza ma spero che vi sarà venuta voglia di vedere anche altro. Delle piramidi di Giza e di quelle meno conosciute di Sakkara, che io personalmente tornerò a visitare tanto mi sono piaciute, ne parleremo in un prossimo articolo.

Valeria, Il Cairo

Disclaimer: questi sono solo “appunti di viaggio” non esaustivi che, sto imparando sempre di più, al Cairo non smetti mai di guardarti attorno. Allora appuntamento ai miei prossimi “appunti di viaggio” in Egitto.

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Author

Valeria Il Cairo

Leccese di origine, dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche ho cominciato a lavorare a Milano, in una grande società di consulenza americana finché un giorno, con mio marito, ho colto un’occasione di lavoro all’estero che doveva essere temporanea. Correva l’anno 2003. Non sono più rientrata perché col tempo è diventata una scelta di vita per l’intera famiglia.
Ho vissuto tra Europa (Madeira e Croazia) e Medio Oriente (Abu Dhabi e Arabia Saudita) e ora mi trovo a Il Cairo.

Ho curato progetti volti a condividere le mie conoscenze della cultura e società saudita. Tra gli ultimi uno dei più interessanti è “Mi racconti la tua storia? Parole in libertà dall’Arabia Saudita” in cui ho intervistato italiani sparsi su tutto il territorio saudita. Trovate le interviste sul mio canale YouTube " Valegirovaga"

Ho sempre insegnato italiano agli stranieri e al Cairo lavoro in Università e per L'Istituto italiano di cultura condividendo e diffondendo la cultura e la lingua italiana

Trovate quasi tutto di me su https://linktr.ee/valegirovaga

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