Viaggi

Otto cose da sapere prima di arrivare in Qatar

Written by Veronica Marocco

Settembre é arrivato, ed io entro nel mio nono mese di vita qui a Doha, e a poco a poco i pezzi del puzzle cominciano ad andare al loro posto.

Il Qatar è sulla bocca di tutti: mancano circa due mesi al calcio d’inizio dei Mondiali di Calcio, i primi in un paese mussulmano, i primi che saranno disputati in inverno. Forse qualcuno ci voi sarà abbastanza fortunato da aggiudicarsi un biglietto per qualche partita, anche se la nostra Italia, ahimè, non ci sarà.

Qualcuno forse viaggerà per lavoro, qualcuno per piacere, insomma, il Qatar nei prossimi mesi sarà una destinazione calda e sotto gli occhi di tutti.

Quali i miei consigli per chi di voi atterrerà all’Hamad International Airport prossimamente?

1- banale ma non scontato, a seconda della stagione, ecco…fa caldo. Almeno fino alla fine di Settembre. Ma quando dico caldo, dico qualcosa di mai sperimentato prima, neppure nell’umidità letale di Hong Kong o in quella pentola a pressione tropicale di Taipei. Questo caldo brucia la pelle, a camminare per qualche minuto per la strada, e il vento non porta nessun ristoro. Anzi. Preparatevi. Acqua sempre a portata di mano, protezione solare anche se non siete in giro. Una delle conseguenze di questo clima è l’aria condizionata, micidiale. Quindi sì, venite con abiti estivi ma ricordate sempre di portare qualcosa (sciarpa, giubbotto) che vi permetta di entrare nei centri commerciali e nei ristoranti senza gelare una volta dentro.

2 – se siete donne, state tranquille. Non c’è alcun obbligo di indossare l’abaya o di coprirsi in qualche modo (eccezion fatta se si visita un luogo sacro). Moltissime donne vivono e lavorano tranquillamente qui, guidano, escono sole, consultano medici uomini… insomma, riponete l’immaginario classico di alcuni luoghi comuni sulla vita nel Golfo. Anzi, probabilmente vi sentirete in una cassaforte, vista l’estrema sicurezza (raramente chiudo la porta di casa a chiave, così come è normale lasciare l’auto con le chiavi dentro).

3- ricordatevi però che il Qatar rimane un paese tradizionalista su alcuni punti, e il dress code è uno di questi. Non solo nei luoghi sacri, ma in generale negli uffici e luoghi pubblici un certo decoro va mantenuto: lunghezze sotto il ginocchio e niente braccia scoperte, e questo vale per donne e uomini insieme. Prima di partire in visita, assicuratevi sempre di essere vestiti adeguatamente (anche in spiaggia, ma ad esempio non nelle piscine private).

4 – controllate bene il sito del Ministero riguardante le modalità di entrata nel paese: il Covid non è ancora (purtroppo) un lontano ricordo e a seconda della situazione i requisiti potrebbero cambiare. Alla data di oggi, le restrizioni sono molto inferiori a qualche mese fa, la registrazione su Eheteraz per i turisti rimane valida, un tampone PCR o antigenico sono necessari, prima o dopo il viaggio.

5- attenzione al consumo di alcolici: importati e venduti negli alberghi internazionali e in alcuni ristoranti, molte zone della città rimangono dry (e di certo non li troverete al supermercato). I residenti possono, con una licenza, acquistare alcolici (e carne di maiale) presso un negozio governativo, ma non i turisti.

6 – Doha, la capitale, può essere costosa da vivere e visitare, ma non pensate per questo di precludervi un viaggio! Con un po’ di attenzione ci sono davvero molte cose che potrete fare gratis o spendendo molto, molto poco. Date un’occhiata qui per avere un’idea.

7 – il Qatar è un paese piccolissimo! Grande quanto metà della Sardegna, i suoi cittadini sono circa il 10-15% del totale della popolazione. Questo vi da due grandi vantaggi: affittando un’auto (oppure semplicemente usando Uber o taxi!) si può visitare facilmente, e l’enorme numero di stranieri (e il fatto di essere stato a lungo protettorato britannico) rende l’inglese la lingua franca utilizzata ovunque.

8 – tranne alcuni medicinali specifici (ognuno conosce poi la propria situazione di salute), in Qatar troverete generalmente di tutto. Dunque niente valigie colme di tutte quelle cose che io chiamo le “non si sa mai”.

Manca qualcosa? Siete pronti a venirmi a trovare?

Veronica, Qatar

(foto da Pixels.com)

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

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