Espatrio

…e all’improvviso arriva il Qatar!

Written by Veronica Marocco

Insomma, questa volta pensavo di essermi fermata: la pandemia, le frontiere chiuse e poi aperte e poi richiuse, la nostra casetta francese, i nonni vicini. Il dirsi che prima o poi saremmo pur dovuti tornare alla base, no? Questo virus aveva anticipato di qualche anno un mio desiderio: io adoro la Francia, pur essendo consapevole dei suoi difetti. Ma quante volte su queste pagine ci siamo dette che il posto perfetto non esiste?

E poi eccola lì, all’improvviso, Doha. Il Qatar. La vita di chi lavora nell’hospitality si è riaffacciata: del resto il virus aveva causato una battuta d’arresto importante, certo, ma poi… ma poi la vita continua. E anche se in modo diverso, le persone devono pur continuare a muoversi intorno a questo folle mondo. E fra qualche mese, il Qatar ospiterà i Mondiali di Calcio, in una insolita veste invernale.

Vi risparmio la trafila di documenti, tamponi, paure, stanchezze attraverso le quali sono passata prima di arrivare qui. Mai espatrio fu più travagliato. Il fatto è che questa città, Doha, è arrivata un po’ così, in sordina. E si trova in un’area geografica della quale io non sapevo nulla.

Certo, molte Amiche di Fuso vivono o hanno vissuto in Medio Oriente, nel Golfo. Molte, me compresa, hanno o hanno avuto amiche che ci vivevano: insomma, la solita meravigliosa rete che si mette in moto quando qualcuna di noi riceve la conferma della prossima destinazione. Ho avuto accesso a tante informazioni, e poi, diciamolo: dopo tanti anni, una impara a sbrogliarsi e sapere dove cercare. Ma…

…ma sono, per la prima volta, in un territorio davvero sconosciuto. Per la prima volta, non ho studiato prima di arrivare qui. Un po’ perché sono rimasta sola con i bimbi per qualche mese, e non sono riuscita davvero a documentarmi come avrei voluto. Un po’ perché inizialmente ero arrabbiata, questo trasferimento lo rimandavo nella mia mente e cercavo di nasconderlo. Finché non è arrivato il giorno di fare le valigie.

Io so poco e nulla di Islam. So poco e nulla della cultura mediorientale. Poco e nulla della storia di questa regione, della politica, della società. Della letteratura. Ovunque abbia vissuto, nonostante spesso mi trovassi di fronte a lingue che non capivo e persone non sempre aperte alla me straniera ed espatriata nel loro paese, ho cercato di saperne il piú possibile, di capire il più possibile. Qui no.

Mancanza di tempo, mancanza di voglia, in un certo periodo. Ed ora sono qui, alla scoperta di un mondo nuovo. Per la prima volta vivo in un paese dove i tempi della religione scandiscono quotidianamente quelli della vita della gente.

Per la prima volta gli stranieri sono la maggioranza, e sono la vera forza lavoro: in Cina, in Giappone, a Taiwan, si poteva lavorare come stranieri se si era altamente qualificati, se c’era un motivo più che valido per aver bisogno di te e non di un local. Qui è il contrario.

Per la prima volta, ancora, mi trovo in un paese che procede a passo spedito per alcune cose (Doha è un vero e proprio cantiere a cielo aperto!) ma in maniera lenta, calma, un po’ ingarbugliata per altre: questo spirito levantino, quasi mediterraneo, che non avevo mai più ritrovato nella scattante efficienza dell’Estremo Oriente.

Sono tornati i contatti, i messaggi, gli inviti: in una Doha dalle scuole chiuse a causa dell’aumento di casi di Covid delle ultime settimane, se non dovessi seguire la mia bimba tutte le mattine, avrei già conosciuto tante persone. Sono stata accolta da un invito per un playdate a pochi giorni dal mio arrivo, e da quello per una festa di compleanno giusto un paio di giorni dopo aver sceso la scaletta dell’aereo.

In Francia, anche in tempi precedenti alla pandemia e alle chiusure che hanno visto scorrere via il mio biennio 2020-2021 nel mio amato paesello, questo non sarebbe mai successo. Queste sono le piccole magie dell’espatrio.

E allora sia. Usciamo, studiamo, scopriamo. Comincia una nuova avventura per noi (sperando che questa didattica a distanza mi molli al più presto!).

Veronica, Qatar

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

4 Comments

  • ho visitato Doha da turista e mi è piaciuta tantissimo per l’architettura, la sensibilità per l’arte e per la gente. Spero ti ci troverai bene! La nostra guida milanese viveva lì già da un po’ con marito e figli ed era molto a suo agio

  • Ciao Veronica, mi rifaccio al tuo step anteriore al Qatar. Noi stiamo rientrando in Francia dopo 12 anni di Australia. Posso farti qualche domanda al riguardo?

    • Cara Michela, certo! Ti ho scritto via mail all’indirizzo registrato ma non so se tu l’abbia vista. Scrivimi pure quando vuoi, anche tramite ADF 😉

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