Espatrio Tips&Tricks Vivere all'estero

Cosa ho imparato in venti anni all’ estero

20 anni estero
Written by Nadja Australia

Da quando ho lasciato la mia Sardegna ormai venti anni fa, ho vissuto in diversi paesi in tutto il mondo, imparando e crescendo grazie alle esperienze che ho avuto. Vivere all’estero mi ha offerto l’opportunità di scoprire nuove culture, imparare nuove lingue e acquisire nuove abilità. Sono stata esposta a una varietà di sfide e opportunità che mi hanno aiutata a diventare più indipendente, adattabile e aperta alle differenze culturali.

Ho trascorso gran parte della mia vita all’estero, spostandomi di continuo da un paese all’altro. Questa esperienza mi ha permesso di sperimentare in prima persona le molteplici sfaccettature della vita all’estero: l’entusiasmo e l’eccitazione di iniziare una nuova avventura, la nostalgia per il luogo che ho lasciato, l’ansia di dovermi adattare a una nuova cultura e di fare nuove amicizie.

Ciò che ho imparato durante questi anni è stato inestimabile. Ho imparato a parlare diverse lingue, adattarmi a nuovi ambienti, a gestire situazioni di emergenza e a risolvere problemi in modo creativo. Scoperto quanto sia importante essere flessibili, aperti e rispettosi nei confronti delle diverse culture e delle tradizioni locali. Acquisito una comprensione più profonda delle dinamiche sociali, politiche ed economiche di diversi paesi, e ho sviluppato un senso di empatia e di tolleranza che mi ha aiutata a relazionarmi meglio con le persone che incontro.

Nonostante le molte sfide che ho dovuto affrontare, l’esperienza di vivere all’estero è stata (e continua ad essere) una delle più gratificanti della mia vita. Grazie a questo stile di vita, ho imparato ad essere più indipendente, adattabile e creativa. Ho imparato a gestire il cambiamento, ad apprezzare la diversità e ad abbracciare le sfide come opportunità di crescita personale.

Nonostante tutto ciò che ho imparato in venti anni all’estero, devo ammettere che non è stato sempre un percorso facile. Ho incontrato molte difficoltà e ostacoli lungo il mio cammino, tra cui problemi di integrazione e momenti di solitudine. Ho affrontato la frustrazione di non riuscire a comunicare in modo efficace a causa delle barriere linguistiche e mi sono scontrata con mentalità differenti da quelle che avevo imparato nella mia educazione.

Queste difficoltà sono state un duro colpo per me, ma allo stesso tempo mi hanno insegnato molte cose. Ho imparato a essere più resiliente e a sviluppare una maggiore consapevolezza di me stessa e dei miei limiti. Ho imparato a riconoscere le sfide e a sviluppare strategie per affrontarle. Inoltre, ho imparato che chiedere aiuto e supporto da parte delle persone che mi circondano è fondamentale per superare le difficoltà.

Ho capito tra le altre cose che quello che avevo imparato in Perù, ad esempio, non mi serviva a nulla in Australia. Mi spiego. I due paesi hanno culture e tradizioni diverse, che richiedono abilità e conoscenze diverse. Le dinamiche sociali peruviane (o aggiungete un paese a caso) non sono le stesse qui in Down Under. Ma ho anche capito ci sono anche alcune competenze universali e abilità pratiche che mi sono state utili indipendentemente dal paese.

Esistono società classiste, in cui ti viene chiesto che lavoro fai, dove abiti, dove hai studiato e cosa. In base alle risposte dipenderà l’atteggiamento verso di te.

Purtroppo, é diffusa in molti paesi una forte tendenza a giudicare le persone in base alla loro posizione sociale, alla professione che svolgono, al loro reddito, e ad altri indicatori di successo o status. In queste società, il valore delle persone viene spesso valutato in base a parametri esterni, come la loro educazione, la loro apparenza, o il loro background familiare.

Ci sono luoghi in cui le conversazioni iniziali con gli sconosciuti si incentrano su domande relative al lavoro, allo status sociale e al background familiare. In questi contesti, è facile sentirsi inadeguati o giudicati se le risposte non soddisfano le aspettative altrui. Ed é più frequente di quanto non immaginiate.

In queste società classiste, è comune trovare discriminazione basata sulla classe sociale. Ad esempio, se non si appartiene a un certo ceto sociale, ci si può trovare discriminati nell’accesso a certi lavori, servizi e opportunità. Questa discriminazione può essere basata su stereotipi o pregiudizi, e può essere molto difficile da superare. Esistono per fortuna anche società e comunità dove il valore delle persone è basato sulle loro qualità umane, la loro gentilezza, la loro intelligenza emotiva e la loro autenticità. In questi contesti, le persone sono rispettate e apprezzate per ciò che sono, piuttosto che per ciò che rappresentano in termini di status o di successo.

In definitiva, vivere all’estero mi ha fatto crescere in molti modi, sia positivi che negativi. Mi ha aiutato a sviluppare una maggiore comprensione del mondo e delle persone che lo abitano, ma mi ha anche costretta ad affrontare alcune delle sfide più difficili della mia vita. Spero che la mia esperienza possa ispirare gli altri a seguire il proprio percorso di crescita personale, consapevoli che anche se non tutto va sempre bene, ogni ostacolo può essere un’opportunità per imparare e crescere.

Nadja, Australia

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Nadja Australia

Espatriata per lavoro ormai più di 15 anni fa, con mio marito abbiamo vissuto in Serbia, Romania, Bulgaria, Arabia Saudita,Peru, Argentina e adesso Australia! Con noi due bimbi globetrotter che ci accompagnano nella nostra pazza vita girovaga!Il nostro mantra? Home is not a place, it's a feeling! Con la Sardegna nel cuore, viviamo dove ci porta il lavoro e ci godiamo ogni piccola cosa che i paesi ospitanti ci offrono con l'entusiasmo della prima volta!

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