Benessere

Di creatività ritrovata

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Written by Federica Italia

La creatività ha sempre fatto parte di me. Così come la manualità.

Fin da piccola ho amato creare cose con le mani. Da bambina mi piaceva dipingere, da adolescente ho voluto imparare a tagliarmi e cucirmi gli abiti come li volevo.

Quando d’estate ho iniziato a lavorare nel negozio di abbigliamento del mio paese, ero quella che sistemava per bene i vari corner degli abiti in esposizione con i colori perfettamente abbinati. Riuscivo a “vedere” le combinazioni di colore prima degli altri.

Poi sono arrivati gli anni del lavoro pesante e del poco tempo per gli hobby. Così la creatività ho cercato, lavorando nella moda, di applicarla almeno al lavoro. Ma ho usato sempre meno le mani.

Quando finalmente sono riuscita a comprarmi un appartamento, ho colorato ogni parete di un colore diverso ottenendo comunque un’armonia piacevole agli occhi di tutti.

Ho abbellito esteticamente ogni casa che ho abitato, e sono state tante, ed ogni giardino che ho amato. Ho confezionato da sola le bomboniere dei miei figli, ho preparato tante tavole decorate per gli amici.

Eppure non mi ritengo una persona per niente fantasiosa. Ho amato sempre ispirarmi e partire da quello che avevano fatto altri. Un tempo lo facevo sulle riviste, ora potrei scrollare per ore le bacheche pinterest.

A volte, anzi spesso, le idee creative mi arrivano mentre cammino nella natura, sempre fonte di grande ispirazione.

Ho sempre pensato che la creatività fosse innata, che o ce l’hai o non ce l’hai. Invece ora penso che ci siano persone magari più portate per l’estetica, per saper riconoscere cosa sia armonioso e cosa no. Questo sì. Ma ho capito che creatività chiama creatività. Soprattutto quella che passa attraverso le mani. Più fai con le mani e più hai voglia di fare.

Da bambini non siamo forse tutti creativi? È proprio dell’infanzia quella capacità di inventare storie, giochi e possibilità. Chi più e chi meno, ma non ho mai visto un bambino completamente privo di inventiva.

Poi, crescendo, se non si coltiva, spesso si perde.

Devi tenere vivo il bambino che è in te: senza di lui non si può creare.

JONI MITCHELL

E allora questo mio articolo, forse senza né capo né coda, vuole diventare un invito a stimolare quella creatività che ognuno di noi ha dentro di sé fin da bambino. Non dobbiamo aver paura di fare qualcosa di brutto.

Anch’io l’ho trascurata a lungo. Da quando però ho tirato fuori dal cassetto il mio progetto, piano piano la creatività si è rimpossessata di me. Prima solo timidamente. Poi, ha preso sempre più consistenza, fino a portarmi, da un paio di mesi a questa parte, ad avere voglia di sperimentare letteralmente di tutto. Ho creato il primo diario di viaggio per il mio brand e da lì sono nate nella mia testa così tante idee che non riesco a starci dietro. Creatività chiama creatività.

E allora, se vuoi provarci anche tu, leggi, guarda film, visita mostre, osserva la natura che non c’è maestra migliore di creatività. Viaggia o scopri la tua città. Segui le persone che fanno qualcosa di bello. Leggi solo chi ti arricchisce. Gli altri smetti di seguirli. Circondati di bellezza. Non hai idea di cosa possa smuovere dentro di te anche solo un fiore di campo messo in un vaso accanto al pc.

La mente creativa non inventa dal niente, ma osserva il mondo con un’insaziabile curiosità e stupore.

Ma trova anche il tempo di annoiarti, perché spesso è nella mente vuota che troviamo nuove risorse e idee.

E poi sperimenta. Fai, con le tue mani. Lanciati anche se non ti senti assolutamente pronto.

Faccio sempre ciò che non so fare per imparare come va fatto

Vincent Van Gogh

Non aver paura di non saper fare, né del giudizio degli altri. È solo per te che lo fai. Sporcati le mani come facevi senza problemi da bambino. E non sentirti nemmeno in colpa perché pensi che stai sprecando tempo. Tu fai lo stesso quello che ti senti. C’è sempre un perché, anche se ora non lo vedi.

Federica, Italia

Non buttare via niente di te stesso; non pretendere di dare alla tua attività uno schema grandioso o una visione unitaria. Non preoccuparti dell’unità, perché a unificare il tuo lavoro è il fatto che sei stato tu a realizzarlo: un giorno ti volgerai indietro tutto troverà un senso.

da “Ruba come un artista” di Austin Kleon

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Author

Federica Italia

6 anni vissuti fra Cina e Thailandia. Un figlio nato a Shanghai e uno in Italia. Con 11 traslochi all'attivo mi sembra di aver vissuto più vite. Guardo il mondo con occhi curiosi, di solito dietro all’obiettivo della mia Canon. Adoro leggere e scrivere sui miei blog: Mamma in Oriente sulla Thailandia e My Travel Planner, il mio nuovo progetto dedicato ai viaggi!

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