Libri

I consigli di lettura del 2023

Written by Veronica Marocco

Come l’albero di Natale, come il panettone o il pandoro, come la corsa all’acquisto degli ultimi regali, non può finire l’anno senza i miei consigli di lettura, ovviamente!

Immagino foste rose dall’attesa (ehm). Scherzi a parte, spero di poter dare qualche suggerimento utile a lettori e lettrici che ci seguono e ovviamente aspetto i vostri libri del cuore di questo 2023 che si appresta a finire!

Quest’anno ne ho approfittato per rileggere la grande Anna Politkovskaja. Ovviamente un po’ datata rispetto agli avvenimenti contemporanei, ma sempre immensamente utile per capire la Russia di oggi. Chissà cosa avrebbe detto, scritto, di questa guerra in corso. Sempre immensa, mai dimenticata.

Per il filone feel good, sicuramente Tutto il blu del cielo di Melissa da Costa. Un romanzo che non vi farà staccare per ore e giorni, fino ad arrivare ad una conclusione triste e dolcissima allo stesso tempo. Alcuni storceranno il naso (non parliamo di altissima letteratura) ma la protagonista principale è per me uno dei più intensi personaggi femminili che mi sia capitato di incontrare negli ultimi tempi. Occhio che qualche lacrima scenderà.

Sulla stessa falsariga, ovviamente Tre di Valérie Perrin, già nota per il famosissimo Cambiare l’acqua ai fiori. Anche qui, una storia che vi terrà fino all’ultima pagina (e oltre) con il fiato sospeso. La storia di un gruppo di tre (quattro?) amici fin dall’infanzia in un villaggio francese.

Meraviglioso per le amanti delle saghe familiari e delle storie a est Europa L’ottava vita (per Brilka) di Nino Haratischwili. Brilka è l’ultima di tante donne, tante generazioni, tante vite della famiglia Jashi, in una Georgia pre e post comunista, con tutto quello che accade nel mezzo. Questa storia, narrata da sua zia, è per lei. Attenzione: lunghissimo.

Il mio preferito di quest’anno, Il mio anno di riposo e oblio di Ottessa Moshfegh. Il mio amato filone delle “ragazze tristi”, il Sad Girls Book Club, come è stato chiamato. Una giovane newyorchese, sicuramente upper class, sicuramente privilegiata, ovviamente a tratti insopportabile ai più, decide di combattere la sua malinconia con un esperimento: dormire per un anno grazie ad una sorta di catalessi narcotica. Sistema tutta la burocrazia, trova una psichiatra mezza scema che scrive ricette senza capire nulla di chi ha davanti, e si mette sotto le coperte. Geniale, divertente, urticante. Bellissimo.

Il bestseller dell’anno, come poteva mancare? Il patto dell’acqua di Abraham Verghese è stato acclamato ovunque ed in effetti merita davvero. Altra saga familiare, questa volta ambientata in India, nel Kerala. Il romanzo si apre con un matrimonio combinato e una sposa bambina di soli dodici anni. Contrariamente alle aspettative, sarà una unione felice, un amore che si costruirà col tempo e con pazienza, e questa bambina sarà la matriarca di una famiglia e il suo punto di riferimento. Un filo la unisce alla nipotina, ultima nata, colei che svelerà, capirà tutto, sopratutto per quale motivo molti membri della famiglia siano perseguitati da una maledizione: non tollerano l’acqua e inevitabilmente muoiono annegati.

E poi i giallisti: Antonio Manzini e il suo Rocco Schiavone, caustico e meraviglioso. Cristina Cassar Scalia e Vanina Guarrasi, che mi svuotano la testa tra un mattone e l’altro. Robert Galbraith (che altri non è che la grande J.K.Rowlings di Harrypotteriana memoria) e i suoi Strike ed Ellacott.

Bonus track per chi legge in Francese, in quanto non mi pare sia stato tradotto: Rosemary, l’enfant qui l’on cachait di Kate Clifford Larson. Per i seguaci della famiglia Kennedy (la famiglia reale americana, come è stata definita), questo memoir sarà una scoperta ed una lettura interessantissima. Di come Rosemary, una delle figlie maggiori dei “ragazzi Kennedy” sia stata sottoposta a terapie continue, fino ad arrivare ad un terribile intervento che la distruggerà per sempre, perchè semplicemente “non conforme” alle aspettative dei genitori, perchè considerata diversa rispetto ai brillanti fratelli e sorelle.

E adesso a voi! Suggerite, suggerite, suggerite così che la già vergognosa pila del mio comodino si alzi ancora di più!

E ovviamente, che questo 2024 vi porti letture meravigliose e meravigliosi incontri.

Un abbraccio, e Buon Anno!
Veronica, Marocco

Foto di Toa Heftiba su Unsplash

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Author

Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

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