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Matrimonio su Zoom: come sposarsi rapidamente per ottenere un visto

matrimonio zoom
Written by Elisa, Abu Dhabi

Io e mio marito ci siamo sposati sonline per motivi di visto. Non immaginatevi una storia strappalacrime con lui bloccato nelle foreste del Sudamerica e il matrimonio su Zoom come l’unica via per il ricongiungimento familiare (storia vera di una collega, per la cronaca!)

Si tratta di una storia più banale: dovevamo sposarci quest’anno, ma il trasferimento negli Emirati Arabi ha richiesto una accelerazione della parte burocratica.

Con un emploi du temps particolarmente fitto, vari viaggi in programma e un bebè in arrivo, ci chiedevamo come riuscire a incastrare una registry ceremony inglese, l’equivalente del nostro matrimonio in comune. Finché una amica di fuso in visita da Bangkok non mi ha introdotto al magico mondo delle startup americane che organizzano matrimoni online.

Il business del matrimonio su zoom: quando la domanda incontra il Covid.

Facciamo un passo indietro, alla storia della mia collega col fidanzato peruviano bloccato nella foresta. Durante il Covid, sono stati sdoganati i matrimoni online in molti Paesi (inclusi alcuni europei) soprattutto per coloro che non potevano sposarsi in presenza a causa delle restrizioni di viaggio. Dal 2022 in avanti, la maggior parte dei Paesi ha tolto questa opzione, ma non lo Utah.

Di conseguenza, sono nate varie startup che organizzano il matrimonio su Zoom con celebranti dello Utah, per coppie che per un motivo o per un altro non riescono, oppure non vogliono, sposarsi di persona. Noi -come l’amica che me ne ha parlato- ci siamo rivolti a Courtly.

Non servono pubblicazioni, tempi di attesa di settimane o traduzioni: si presentano i documenti di identità, una auto dichiarazione per confermare che non ci sono impedimenti al matrimonio e si prenota la cerimonia. Tutta l’operazione si può completare nel giro di una settimana.

Easy peasy!

Ma un matrimonio online è valido dappertutto?

Se le premesse del matrimonio sono valide, sí! Semplicemente, si fa riconoscere il matrimonio al Paese di residenza e di origine quando si ottiene il certificato di matrimonio.

Noi lo abbiamo usato per l’ottenimento dello spouse visa negli Emirati Arabi, e per avere accesso alle visite pre-natali, ed in entrambi i casi è stato accettato senza problemi.

Come si fa a riconoscere un matrimonio online in Italia?

Noi abbiamo richiesto la copia dell’atto di matrimonio cartacea con apostille, arrivata via posta in qualche settimana.

Attenzione: se come me vivete già in un Paese terzo, potreste dover far tradurre e apostillare il documento negli Stati Uniti. Io sono stata graziata dal consolato, ma mio marito ha dovuto spedire il certificato prima all’ambasciata francese di Washington.

Quanto costa sposarsi online?

Noi abbiamo speso circa 550 euro per avere il certificato apostillato e la spedizione internazionale -avendo avuto un piccolo sconto grazie al referral code della mia amica. Consiglio vivamente di includere le apostille se contate di far riconoscere il matrimonio in Italia.

Come si celebra un matrimonio online?

Come vuoi tu! Una volta scelta la data la nostra celebrante ci ha contattato per sapere se volevamo fare dei voti specifici. Noi abbiamo chiesto la cerimonia più breve possibile, nominato i due testimoni, che come noi si sono presentati al link della cerimonia col passaporto in mano.

La celebrante ha chiesto a noi due e ai testimoni di mostrare il passaporto per identificarci, e poi ha celebrato il classico rito civile americano. Ci ha poi lasciato su Zoom assieme ai quaranta amici che si erano collegati da varie parti del mondo!

Perché non abbiamo scelto un matrimonio civile a Londra?

Per me sposarsi online ha senso se, per qualche ragione, il matrimonio in comune nel vostro Paese di residenza o di origine non è possibile o pratico.

Nel nostro caso, avremmo speso di più cercando di sposarci a Londra, visto che il borough di Westminster prevede le cerimonie nel registry office solo il martedì da ottobre ad aprile, e tutte le altre location si sarebbero rivelate più costose. Inoltre, avremmo dovuto fare le pubblicazioni di persona almeno 29 giorni prima, e trovare due testimoni disposti a prendere ferie o a darci tempo in un fine settimana estivo. Senza contare che avevamo già una cerimonia da organizzare per l’anno successivo!

In un periodo già pieno di novità ed incastri, sposarci online ci ha permesso di concentrare le nostre energie su quello che per noi era importante. E di diventare marito e moglie sul nostro balcone con vista su Londra, con in mano una tazza di matcha freddo, e il costume ancora umido dalla nuotata nel lago.

Credo che resterà un ricordo bellissimo, anche dopo che avremo fatto la festa vera.

Elisa, Abu Dhabi

PS: Se vi siete persi il link nel post, noi ci siamo rivolti a Courtly e trovati benissimo!

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Author

Elisa, Abu Dhabi

Nata con i piedi nell’Adriatico e cresciuta sotto le Due Torri, una delle mie prime ricerche su Google è stata “come ci si trasferisce negli Stati Uniti”: i risultati mi hanno convinta dell’importanza fondamentale della libertà di movimento in Europa. Ho vissuto in Francia, a Londra, in Macedonia e ora faccio base ad Abu Dhabi. Mi occupo di sostenibilità, insegno yoga, sono ambasciatrice dello slang parigino di banlieue nei quartieri bene di Londra e della cucina vegana senza glutine in giro per il mondo.

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