Viaggi

Pensavo (non) fosse slang, ovvero Inglese UK vs. Inglese USA

Vocabolari inglesi
Written by Elisa, Abu Dhabi

Immaginatemi, ventianniequalcosa, atterrare a Stansted una mattina di aprile con una giacca di pelle verde smeraldo, leggere Little White Lies sullo Stansted Express pregustandomi un brunch vegan e senza glutine da qualche parte a Dalston, sicura di mimetizzarmi alla perfezione con la gioventù rampante e hipster di East London.

Arrivando a Londra già fluente in inglese, ero convinta che lo shock linguistico sarebbe stato quasi inesistente. Ero consapevole che lo slang sarebbe stato diverso, ma non credevo che questo influisse particolarmente sulla comunicazione di tutti i giorni.

Invece ho scoperto che, essendo cresciuta a pane e Seventh Heaven, il mio vocabolario quotidiano era costituito prevalentemente da termini statunitensi. Da cui, peraltro, i britannici sono un po’ infastiditi, in quanto intrinsecamente convinti di essere i detentori di quello che (loro) chiamano proper English.

Ma insomma, quali sono i sinonimi che dovete avere in tasca se dagli USA andate in UK o viceversa? Questa è la mia lista base, che non vuole essere una lezione completa sulle differenze tra le due lingue ma solo un modo simpatico di elencare ciò che noto nella vita quotidiana. E sarei curiosa di sapere quali sono quelle che avete notato voi!

 

1. Restroom (US) vs. Washroom (UK)

La prima volta che sono arrivata a Liverpool Street ho fermato con un sorriso un membro del personale in divisa chiedendogli dove fosse il restroom più vicino. E questo che mi guarda, paralizzato come un coniglio dai fari di un camion sulla statale. Non sorride. “A washroom, you mean.”

A parte la tipica simpatia londinese, è vero che qui, quando scappa, scusarsi e chiedere indicazioni cambia a seconda del contesto. washroom è l’equivalente dello statunitense restroom, ovvero bagno pubblico. Bathroom è la stanza da bagno di casa -l’unica che in effetti ha una vasca da bagno. Toilet è il gabinetto, e anche se a me suona un po’ maleducato e diretto lo sento usare con abbastanza nonchalance, mentre WC sembra essere prettamente europeo. Loo è il nome informale che trovate anche spessissimo come indicazione nei ristoranti.

Ladies Room e Gents Room sono la versione posh, da usare al club o a una cena di lavoro. Insomma, con un where is the loo ve la cavate (quasi) sempre ed evitate le classiche battute (devi farti un bagno? vuoi fare un riposino?).

Comunque il mio aneddoto migliore a tema gabinetto resta quello in cui mi sono alzata dal tavolo di un ristorante fighetto proprio dopo l’ingresso di un addio al nubilato. Il cameriere mi viene incontro e mi chiede “Are you looking for the ladies?” e io, credendo mi avesse scambiata per una di loro, ho risposto “No, thanks“. Per poi ovviamente dirigermi verso la Ladies Room e capire immediatamente la mia gaffe.

2. Sidewalk (US) vs Pavement (UK)

Amici britannici, rassegnatevi: il pavement è l’asfalto, non il marciapiede, nonostante esso sia spesso fatto di pavement. Se gli fai notare questa metonimia, inizieranno a chiamarlo footpath. In ogni caso, sidewalk non lo digeriranno mai. Però forse accetteranno il compromesso.

3. Pants (US) vs Trousers (UK)

La parola pants in UK si riferisce solamente alla biancheria intima (quelle che io chiamerei undies). Tutto il resto, pure i pantaloni della tuta, sono trousers. Pena risatine tipo liceo, pure in ambienti lavorativi over 40.

4. Queue (UK) vs Line (US)

Quella della queue è un’arte prettamente britannica, che non padroneggerete finché non otterrete la cittadinanza. Prova ne sono i commenti sotto i baffi degli altri anglo parlanti: come on, it’s a damn line!

5. Underground (UK) vs Subway (US)

In Regno Unito, Subway è un fast food. Il concetto di metropolitana si esprime con Underground, se si parla di quella di Londra è semplicemente Tube.

6. Bill (UK) vs Check (US)

Ci ho messo mesi a rassegnarmi che qui il conto si chiami bill e non check. In US, bill è la banconota, check il conto e pure l’assegno. In UK, note è la banconota, bill il conto e l’assegno diventa un cheque.

7. Film (UK) vs Movie (US)

Per quanto a me suoni assolutamente cacofonico, in Regno Unito un film girato in pellicola è a film shot in film. Non si abbasseranno mai e poi mai a usare movie. Va da sé che a Londra si va to the cinema, non at the movies. Se sentite un britannico parlare di movie, sta probabilmente sfottendo un blockbuster dandogli dell’americanata: qualunque cosa con un minimo spessore culturale è per loro un film.

8. Autumn (UK) vs Fall (US)

Lo spiega bene Bill Bryson in Made In America, uno dei miei libri preferiti sulla storia della lingua inglese: fall è una forma arcaica che veniva usata in Regno Unito quattro secoli fa ed è poi caduta in disuso a favore di autumn. Ha invece continuato ad essere usata nelle colonie d’oltreoceano, pur suonando in UK come qualcosa che potrebbe dire una bisnonna un po’ tocca.

9. Sweater (US) vs Jumper (UK)

A Natale entrambi i Paesi sono invasi da orrendi maglioni natalizi, ma se in US si chiamano sweaters, in UK li trovate come jumpers. Volete ridere? In spagnolo castigliano il maglione si chiama jersey (che in inglese UK definisce un tipo particolare di maglione non a collo alto e attillato in lana non spessa) e in spagnolo messicano suéter. Ognuno dei due popoli ha preso in prestito dal suo vicino!

10. Torch (UK) vs Flashlight (US)

Torch in Regno Unito è usato per indicare la classica torcia tascabile, mentre negli Stati Uniti indica una specie di lanciafiamme. Io continuo infatti a preferire flashlight.

11. Bin (UK) vs Trash Can (US)

E qui una lancia va spezzata a favore dei britannici, che trash can nun se po’ senti’.

Oltre alle parole diverse, ci sono alcuni modi di pronunciare e scrivere che variano leggermente tra i due Paesi, pur essendo considerate corrette entrambe. Queste sono le mie preferite. Ma prima di iniziare, devo fare ammenda: ho sempre preso in giro gli italiani che chiamavano le scarpe Nike naik e non naiki.

Ecco, lo fanno anche in UK!

12. Take a bath (US), have a bath (UK)

In Regno Unito, i bagni e i pisolini si “hanno”, mentre negli Stati Uniti si “prendono”. Una interessante differenza semantica, se si pensa che gli inglesi britannici hanno sempre avuto la nobiltà, abituata ad avere privilegi e farsi servire, e invece gli  americani sembrerebbero prendersi quel che desiderano.

13. Center (US) vs Centre (UK)

Entrambi corretti, ma probabilmente la prima verrebbe corretta in una scuola britannica e viceversa. Stessa cosa con theater/theatre, fiber/fibre, liter/litre.

14. -ise e -our (UK) vs -ize e -or (US)

Un’altra differenza fondamentale è lo spelling di parole come organize, realize, apologize, che diventano organise, realise, apologise in UK. Stessa cosa con parole tipo neighbor, flavor e color che in Regno Unito diventano neighbour, flavour e colour.

15. Il Tomato

Che io ho sempre pronunciato to-may-to come negli Stati Uniti, e che invece qui si pronuncia to-mah-to. In entrambi i casi, il sapore non ha niente a che vedere con i pomodori italiani, greci o spagnoli!

16. L’Acqua

In Mindhunter i protagonisti riescono a localizzare l’origine di un serial killer grazie alla sua pronuncia bostoniana della parola acqua. Senza scendere tanto nel dettaglio, sappiate che quella che gli americani pronunciano waa-ter (con una t che è quasi una d) è qui woo-tah. E che mi ci sono voluti mesi per arrendermi a pronunciare la stazione della metropolitana Waterloo à la UK (woo-taloohh) invece che à la US (waa-delooo).

Et voilà, ora siete pronti per andare a Londra o New York e comprare acqua, pantaloni o scarpe, chiedere il conto e disquisire di film o mobilità essendo certi di sapervi scusare educatamente quando la conversazione prenderà una brutta piega e vorrete solo scappare in bagno a riprendervi.

PS: qualche mese fa sono tornata a New York, ritrovandomi alle due del mattino a Tribeca a cercare il mio hotel nel freddo polare artico dell’inverno della East Coast. Decisa a non usare Google Maps, fermo un tizio di passaggio chiedendogli in che direzione fosse uooootts Street. Lui mi guarda, paralizzato come un coniglio dai fari di un camion sulla statale. Però sorride. Poi l’illuminazione: “oh, you mean uaaaaatts Street!”.

E niente, mi sto britishizzando, indeed.

Elisa, Inghilterra

Ha collaborato con Amiche di Fuso da luglio 2017 a dicembre 2018

Loading...

Author

Elisa, Abu Dhabi

Nata con i piedi nell’Adriatico e cresciuta sotto le Due Torri, una delle mie prime ricerche su Google è stata “come ci si trasferisce negli Stati Uniti”: i risultati mi hanno convinta dell’importanza fondamentale della libertà di movimento in Europa. Ho vissuto in Francia, a Londra, in Macedonia e ora faccio base ad Abu Dhabi. Mi occupo di sostenibilità, insegno yoga, sono ambasciatrice dello slang parigino di banlieue nei quartieri bene di Londra e della cucina vegana senza glutine in giro per il mondo.

4 Comments

  • Mi viene immediatamente in mente *theater* (US) vs theatre (GB). Dico bene? Il linguaggio US mi è molto familiare, l’altro un po’ meno.
    Ciao

    • Esatto! Anche io sono ancora molto più famigliare con il linguaggio US, proprio oggi ho avuto una discussione con un collega che non si rassegna al fatto che chiami il booth… trunk!

  • Io vivo in Scozia ma ho vissuto in Inghilterra per quattro anni prima di trasferirmi. Inutile dire che ci sono differenze abissali a livello di lessico ed espressioni anche tra nord e sud del Vallo. Gli scozzesi hanno una loro parola per il bagno, “lavvy”, giusto per fare ancora piu’ confusione 🙂 La cosa curiosa e’ che la metropolitana di Glasgow si chiama Subway, proprio come quella americana.

  • Post interessantissimo! Io ho avuto un po’ di influenza sia dall’inglese British che da quello Americano e a volte mi rendo conto, a seconda degli ambiti e dei periodo, di mischiare termini e pronunce! Ahah.
    Più che altro mi sorgono dubbi amletici su “ma lo sto dicendo correttamente!?” e poi mi rendo conto che dipende dal continente, insomma.

Dicci cosa ne pensi!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.