Espatrio

Il bello e il brutto di vivere in Costa Azzurra.

Il bello e il brutto di vivere in Costa Azzurra
Written by Veronica Marocco

Eh sì, vivere in Costa Azzurra ha il suo bello…e il suo brutto. Come, banalmente, qualsiasi posto.

Siamo arrivati a Luglio 2020, ma avevamo già vissuto in zona anni fa, quando io e mio marito ci siamo conosciuti. I nostri genitori si sono stabiliti qui da tempo. Ne converrete, questa è praticamente casa nostra. Il nostro è stato un vero e proprio ritorno a casa.

Eppure… eppure continuiamo a seguire i telegiornali italiani, comprare i giornali, e per quanto riguarda gli argomenti di discussione… sono in gran parte relativi all’Italia.

Sarà che siamo così vicini che quando vivi qui ti sembra di non essertene mai andato, sarà che qui, per ovvie ragioni, la comunità è numerosissima, e su ogni citofono si leggono cognomi italiani.

Insomma, mi piace o no vivere qui? Al paesello al confine?

Vivere in Costa Azzurra, all’estremo sud della Francia, ha indubbiamente i suoi lati positivi.

Il clima, anzitutto: dopo anni passati in megalopoli spesso inquinate e un po’ grigie, mi ritrovo con trecento giorni di sole l’anno e inverni relativamente miti. Vivo a pochi passi dal mare, e anche d’inverno posso godere di splendide passeggiate. L’aria è finalmente pulita.

Il cibo, ovviamente. Anche il più piccolo supermercato ha un reparto formaggi da sogno, frutta e verdura sono di ottima qualità. Così come tutto il resto. Per non parlare del fatto che la cucina italiana e i suoi prodotti sono praticamente ovunque. E poi le boulangerie, la baguette, la tarte Tropezienne

Lo stile di vita è decisamente rilassato. Almeno in questa parte di costa, un po’ “anziana”, la vita scorre davvero tranquilla. Se si ha voglia di un po’ di glamour, basta prendere la macchina e andare a Monaco, o Cannes, o Saint Tropez.

I servizi ci sono, e sono di buona qualità. La vicinanza con Nizza assicura poi ospedali che lavorano davvero bene e un aeroporto ampiamente collegato col resto d’Europa e col Medio Oriente.

Siamo a pochi chilometri dall’Italia, e ci possiamo andare (Covid permettendo! ma questa è un’altra storia) quando ci va. Per la spesa, i giornali. Per un caffè al bar. Ma anche restando qui l’Italia è vicinissima: l’italiano è parlato quasi ovunque, ci sono bar italiani, ristoranti. Non ci si sente davvero lontani.

E poi a me la Francia è sempre piaciuta.

Detto questo, ovviamente non sempre tutto è facile. Proprio il fatto di arrivare da grandi città asiatiche, in cui si trova tutto, tutto è disponibile, ordinabile, ho faticato un po’ ad abituarmi.

Spesso sono costretta ad ordinare online una serie di cose che qui non trovo. E aspettare a volte anche una settimana prima di riceverle. L’antico dilemma fra grande città tentacolare e il paesello tranquillo ma noioso.

La vita, in generale, costa cara, e molte persone guadagnano però lo SMIC, cioè il salario minimo garantito, che è di circa 1230 euro per la Francia e circa 1500 per i lavoratori nel Principato di Monaco. Considerando che un appartamento di circa 65 metri può costare più di trecentomila euro (ovviamente è una stima di massima, dipende da zona, età del condominio e via così), potete presto fare i conti.

Il dramma parcheggio e traffico: soprattutto nella stagione estiva, circolare è lungo, noioso e faticoso. Il traffico è molto, e se non si ha un garage o posto macchina parcheggiare può diventare un’impresa. Un garage a Mentone può costare circa trentacinque mila euro. Il nervosismo alla guida è tangibile, i litigi ricorrenti, la pazienza poca. Per me, che sono una guidatrice imbranata e un po’ ansiosa, questo rappresenta un problema che sto risolvendo con una gran dose di coraggio (e, diciamolo pure, tappandomi le orecchie).

E poi…il clima. Sì, perchè a fronte di trecento giorni di sole l’anno, in quei mesi autunnali e invernali in cui piove, si ripresentano i problemi ben conosciuti da Liguri e Piemontesi: alluvioni, frane, disagi vari.

Come sempre, le facce della medaglia sono molteplici. Ma diciamo la verità…dopo dieci anni in giro, ma quanto mi piace il mio paesello noioso?

Veronica, Francia

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Veronica Marocco

Amante dei viaggi e dei libri, con la mia laurea in Lingue e il mio lavoro in hotel, quando pensavo alla possibilita' di partire dall"Italia la mia immaginazione si fermava a Londra...e invece dopo due anni in Francia, nel 2011 scendo dalla scaletta di un aereo che mi porta dritta a Hong Kong, per quasi quattro anni. Nel 2014 la seconda tappa del tour asiatico: Tokyo, immensa, calma e caotica al tempo stesso. Dopo due anni nella megalopoli giapponese, nuova destinazione è Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, che rimarrà nei nostri cuori: qui è nata Beatrice, la nostra bambina. Nel 2019 siamo arrivati a Shanghai, per poi tornare in Europa, in Francia, nell'estate del 2020. Per l'inizio del 2022, quando ormai credevo sarei rimasta europea, e dopo essere diventati quattro, accogliendo Francesco (nato a Nizza), un nuovo biglietto aereo diceva Doha, Qatar. Un bel giro del mondo del quale proverò a raccontare.

4 Comments

  • Ho vissuto in Costa Azzurra, ad Antibes-Juan Les Pins, dal 2009 al 2014 e proprio in quegli anni avevo scritto un’articolo per il mio blog dallo stesso esatto titolo “il bello e il brutto di vivere in Costa Azzurra”. In quegli anni, per la fatica del vivere in quella città, con i suoi pro e contro, avevamo pensato di spostarci verso Mentone, per avere ritmi più tranquilli, ma poi alla fine, stremati, abbiamo deciso di andare via, quel pezzo di mondo non faceva per noi o forse noi non eravamo adatti a lui. Io ammetto d’aver patito tantissimo l’inquinamento: molto spesso d’estate ad Antibes dovevano introdurre la circolazione a targhe alterne e uno dei miei figli soffrì tantissimo di asma causata proprio dall’aria irrespirabile ed ho sofferto tanto la maleducazione della gente e l’arroganza. Ricordo il panico alla guida, capisco il tuo feeling!!! Per fortuna ho ricordi bellissimi delle gite della domenica in Liguria e della bellezza di essere a poche ore di macchina dai nonni!
    Un caro saluto, Fabiana

    • Grazie Fabiana! Noi siamo forse in una zona meno modaiola ma molto frequentata della costa… nel nostro caso arrivando dalla Cina l’aria ci sembrava rarefatta al nostro arrivo ;-)))

  • Trasferirci in Costa Azzurra è stato un pensiero mai cancellato. Dove sei di preciso? Dalla firma capisco che hai vissuto come me in Cina, io sono stata a Shanghai per 6 anni; mi riconosco in alcune difficoltà che hai descritto. Il sud della Francia ci piace

    • Ciao Sabrina! Siamo a Mentone, proprio al confine con l’Italia, e devo dire abbiamo trovato una bella qualità della vita. Anche io ho vissuto circa due anni a Shanghai 😉

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